“NON riesco a credere alle notizie oggi. NON posso chiudere gli occhi e allontarle...”(
U2 - Sunday Bloody Sunday - http://www.youtube.com/watch?v=LQZLPV6xcHI )
Mi alzo lento, pesante.
Il cuoio capelluto brulicante dello scalpiccìo di milioni di formiche intente in operose quanto insondabili attività e un alveare di api ronzanti nella testa.
Quanto avrò dormito?
2 ore?
Forse 3?
Il mio piccolo mondo domestico ruota impazzito intorno a me mentre mi dirigo in cucina armato dell'unico conforto del coro di bestemmie di una nutrita coorte di camalli genovesi in sciopero che s'intona nei miei pensieri.
Un bicchiere d'acqua e le consuete pillole calano fluttuanti giù per il mio esofago strozzato da mani invisibili.
Sollevo le tapparelle.
Le immagini di un mondo rarefatto immerso nella spettrale nebbia padana quasi feriscono i miei occhi ancora incispati dalla copiosa lacrimazione notturna. Per lo meno il Divino Architetto mi ha evitato l'angoscia di una bella giornata che non avrei saputo né potuto godere.
Di fuori un gruppetto di mammine azzimate nei loro abitini della festa procede a passo lesto verso la chiesa circondato da una nidiata di bimbi trotterellanti, anelanti più alle stringhe di liquirizia del chiosco che non alle salvifiche parole dell'omelia del parroco.
“...com'è diverso e uguale il loro mondo dal mio...”(
Franco Battiato - Giubbe rosse - http://www.youtube.com/watch?v=V2lO8KarXF8 )
Sorrido fra me in un misto di invidia e compassione per le loro vite piene di certezze, per i loro cuori inariditi dal ripetersi di gesti sempre uguali, pervasi da quella confortante mancanza di significati profondi nella loro ripetitività di riflessi condizionati pavloviani; se suona la sveglia ci si alza per andare al lavoro, se suonano le campane ci si prepara per andare a messa, se il principale alza la voce ci si scusa col capo chino, se lo dice la televisione allora é vero...
Accendo il dispensatore di verità supreme e osservo il viso del telegiornalista comparire sullo schermo mentre il vecchio tubo catodico si riscalda. Sì, lo confesso, sono del tutto immune al senso d'urgenza dell'acquisto di un moderno schermo ultrapiatto a LCD-PLASMA-Quant'altro-Salkazzo.
Quando il mio vecchio MIVAR, frutto del lavoro dei miei concittadini nello stabilimento al di là della Statale 494, tirerà le cuoia allora verrà sostituito con ciò che il portafogli e la tecnologia del momento mi consentiranno.
Lo speaker dalla faccia un po' paonazza intanto presenta i servizi della giornata; i soliti pirati della strada, i soliti politici di strada, le solite Donne di Strada che “confessano” i propri rapporti “intimi” (ma diciamo SESSUALI daì) con questo o quel VIP, il tutto condito da un ricco commentario di interviste alla Gente della Strada che non perde l'opportunità di trasformarsi in accorata “opinionista” per un minuto...
Mi vedo la scena:
“Gina... Gina... Sono io, la Guenda... Sono ANDATA IN TELEVISIONE... Mi ha intervistato il TIGGI'... Sì... Sì... Mi hanno chiesto che cosa ne pensavo di quel Politico (Sì quello SPOSATO) che andava a letto con la “Stellina” del Reality Show... Sì, quella SGALLETTATA COL c@lo DI FUORI... Che Porco! Sì... Sì... VADO IN ONDA nel notiziario delle 2...”
Intanto là fuori, lontano nel mondo vero, le urla strazianti delle vittime della fame, della guerra, della furia della natura, dell'avida ingordigia di potenti senza scrupoli si spengono in pochi secondi di notizia e nella donazione di 1 euro via SMS, diventano terreno di coltura per nuove speculazioni.
“... Lo spettacolo deve continuare... Dentro mi si spezza il cuore, la mia maschera si sgretola ma il mio sorriso rimane... Lo spettacolo DEVE continuare...”(
Queen -The Show Must Go On - http://www.youtube.com/watch?v=4ADh8Fs3YdU )
La solita donnina scosciata e tettuta, la solita famigliola perfetta, il solito superfigo della pubblicità ci spiegano che non possiamo andare sicuri per il mondo senza l'assorbente CON LE ALI, che i nostri figli diventeranno dei tossicodipendenti se non li farciamo dei premiati biscottini con le GOCCIOLINE DI CIOCCOLATO, che le donne non ce la daranno se non ci cospargeremo la faccia con il loro GEL DOPOBARBA, che non possiamo conoscere la vera felicità se non siamo mai stati in CROCIERA sulla super-motonave-extralusso (magari indebitandoci per il prossimo decennio)...
Il turbinio di questo mondo “bidimensionale” (nell'aspetto e nei contenuti) mi giunge come il ronzio di una mosca, fastidioso ma innocuo, mentre il pulsare della mia tempia destra mi dice che ci siamo di nuovo, che la mia Bestia nella Testa pretende tutta la mia attenzione, che è ora di finirla con le baggianate di quel mondo di spettatori assuefatti e consumatori robotizzati.
E' ora di ritornare alla spietata concretezza del dolore.
Con il fiato che si accorcia allungo la mano verso il Pen-Kit, verifico che le siringhe al suo interno siano ancora pregne del salvifico fluido e mi dirigo al divano nell'attesa che il dolore prevalga sul mio stoicismo... e sul mio disgusto.
Meno male che ho la CH.
“... Tiro su i piedi e scalcio la mia letargia, giù al cancello, con il mio solito umore.
Esco e inseguo la piccola immortalità nata nell'istante del mio prossimo ritorno...”(
Jethro Tull - Black Sunday - http://www.youtube.com/watch?v=lR8mJlcZKAg )