Ci sono persone che non riuscirò mai a capire cosa possano aver fatto in una vita precedente per meritarne una così irta di ostacoli adesso. Ma sò per certo che saranno felici nella prossima.
Anche se non ti conosco di persona ti sono vicino in questa tua ennesima battaglia.
Cristian.
Non volermene, Cristian, il tuo è un pensiero profondo, ma io rimarrei più terra-terra: Davide deve essere felice e sano adesso, in questa di vita.
Evi
... è quello che penso anche io! Non credo certo nella reincarnazione. La mia è stata una figura retorica che tra le righe intendeva proprio questo.
Un bacio a te ed un grosso in bocca al lupo a Davide, che sta combattendo la più dura delle sue numerose battaglie.
Grazie Cristian, e non volermene.
Tutti noi esseri umani più o meno consapevolmente prendiamo in considerazione che in qualche modo le "sfighe" ( perdona il linguaggio, ma non trovo parole più dolci e auliche) possano avere una "ragione", che chi le subisce abbia in qualche modo e misura "sbagliato" qualcosa...e non lo facciamo con cattiveria o per mancanza di comprensione per il dolore dell'altro: lo facciamo perchè l'idea che certe cose possano ACCADERE, E BASTA è orrenda, terrorizzante, per tutti, che lo si ammetta o no.
Più rassicurante pensare che " stando attenti", facendo "bene", "le cose giuste", possiamo avere la possibilità, la "garanzia", persino, di esserne risparmiati. Da ciò la frase che tanto spesso dicono le persone che scoprono di essere state colpite dalla sfi@a più nera: "perchè
proprio a
me?"
Ma una ragione non c'è. Purtroppo non c'è.
Ci fosse, Davide sarebbe tra le persone più sane e meno sfi@ate dell'universo. Perchè è intelligente, profondo, buono, a dispetto delle incazzature, sensibile al dolore altrui, generoso. Ha fatto molto bene agli altri ed ancora ne farà.
So che la tua era solo un'immagine retorica, un modo per dire "madonnina che cosa enorme, nessuno può meritare una cosa così".
Non volermene, ripeto: quando vedo associati i concetti di "merito" e "sfi@a", quale che sia il vero senso del discorso, io vedo rosso, come un toro cieco e furioso...come un toro di fronte ad un male incomprensibile.
Ti abbraccio Cristian, e zero per sempre a te!!!!

Evi