Un pò di tempo fa, erano settimane che Mario era devastato dalla cefalea e io come al solito dal senso di impotenza, mi son ritrovata a scrivere al "dolore", ho buttato giù alcune righe, dettate dalla frustrazione del sentirmi inutile, le voglio condividere con voi, voglio testimoniare i pensieri, i sentimenti che si vivono nello stare accanto a chi soffre così fortemente.
Finora questo piccolo scritto è stato letto solo da me e da Mario, che l'ha letto nel periodo in cui stava soffrendo, per dargli forza, infondergli coraggio, fargli capire che non è solo in questa lotta.
Non ti conosco, non ti ho mai percepito se non attraverso le descrizioni anche abbastanza dettagliate di Mario.
A volte ti ho visto impossessarti di lui, all’improvviso, fare sfoggio della tua potenza fino a procurargli un’insopportabile sofferenza.
Tu il suo dolore, il suo nemico.
Il mio dolore, il mio nemico.
Sì, perché voglio che tu sappia chiaramente che ora sei anche il mio nemico, laddove tu ti insinui io ci sarò.
Tu, che approfitti degli stati d’animo negativi, delle sue tensioni, dei suoi momenti di fragilità per impossessarti di lui, tu ora dovrai combattere con me che sarò lì ad infondere coraggio e lenire la tua opera devastante.
Laddove tu porterai dolore io porterò conforto, più sofferenza porterai, più io sarò presente per lenirla.
Tu entrerai in lui ma io sarò al suo fianco, e proverò con tutta me stessa far sì che lui abbia la forza di sopportarti e un giorno respingerti.
Credi di poterlo devastare a tuo piacimento come se fosse in tuo potere. Ma non sei più solo ora. Ci sono io che gli sto vicino. Io che all’inizio ho provato a mediare con te. Attraverso le forze del Reiki ho provato a convogliarti dentro di me. Ma non mi hai voluta, mi hai respinta, non mi hai neanche voluta sfiorare. Ma io non mi arrendo, se non sono riuscita a condividerti con lui ti assicuro che ti combatterò come finora ho fatto, regalandogli una serenità che tu temi, che tu aborri, che tu non vuoi per lui.
Il tuo terreno fertile è la sua emotività, la sua enorme sensibilità. Ma sai che c’è? Sarà proprio la sua sensibilità l’arma che io userò contro di te. Attraverso la sua sensibilità lui percepirà tutta la mia forza, tutto il mio sostegno, tutto il mio odio per te. E io continuerò ad essere per lui gioia, allegria, spensieratezza, affetto, eccitazione, e tu potrai solo provare ad insinuarti ancora, ma presto arriverà il momento in cui sarai solo un ricordo, lontano, passato, spento, senza alcun potere su di lui.
Non sei il suo nemico, sei il mio ora. Ed io ho la lucidità e la fermezza per non stancarmi, perché io ti distruggerò non con la forza dell’odio ma con le forze del bene che attraverso me fluiranno in lui, e lì sarai bloccato, sarai per sempre relegato ad essere un ricordo di come il bene e la forza della volontà possono sconfiggere il male.