Oggi, dopo l'incazzatura, lo sdegno, per l'episodio vergognoso occorsomi alla visita fiscale e dopo la lettera mitica di RICCARDO da cui attendiamo risposta, mi sento di fare alcune considerazioni:
io faccio una professione in cui ho visto di tutto e di più, che mi ha portato ad avere una scorza durissima e a volte disincantata, e ciò mi ha dato ancor più la consapevolezza che questa associazione è qualcosa di grande, perchè io e mio figlio ci siamo sentiti subito a nostro agio, come in una famiglia in cui si discute e si cerca di agire per il meglio per il bene comune;
e poi ragazzi quando hovisto mio marito commuoversi leggendo lal lettera che Riccardo ha preparato per spedire alla medicina legale, ho letto nei suoi occhi il ripercorrere il calvario di sette anni di ricoveri, speranze, disillusioni, incredulità e compatimento da parte degli ignoranti.
Ho letto nei suoi occhi lo smarrimento quando mio figlio Lorenzo di 10 anni ha chiesto "Papà ma anch'io mi ammalerò come la mamma e Federico?
La consapevolezza di non essere sola isolata, a combattere questa battaglia per una vita il più possibile normale mi fà credere ancora in un domani sereno e se questo prelievo sarà l'ennesima goccia nel mare, non importa ne butteremo delle altre.
Baci Tiziana
