Il Bruco
Come puo’ un piccolo grasso bruco verde sentirsi brutto e strano rispetto agli altri bruchi suoi pari?
Non si immagina neanche, lui, cosa diverra’ un giorno, eppure vive con grande dignita’
Girando di foglia in foglia e guardando il mondo dal basso.
Lui si addormenta la sera e non si aspetta un bel niente!
Si addormenta con la pancia piena beandosi della sua vita nel prato.
/>Certo sa’ che corre dei pericoli, come ad esempio il becco di qualche vecchio merlo in cerca di cibo per i piccoli; qualche strano bipede gigante che lo distoglie dalla quiete rischiando di schiacciarlo!
La notte, prima di coricarsi, probabilmente non ha da ringraziare nessuno per essere ancora un piccolo bruco verde vivo!
La notte lui si addormenta e non pensa. Non pensa a niente. Il bruco fa’ la sua parte di vita ogni giorno e non pensa ne a ieri ne a domani, vive “ l’adesso??? e se ne bea.
Un giorno, al piccolo grasso bruco verde, viene l’istinto di chiudersi in un bozzolo.
Lui non si chiede perche’ gli e’ venuta questa strana voglia, ma dato che in quel momento non sente fame, fa’ cio’ che l’istinto gli suggerisce.
Trova un bel ramoscello fresco dalle foglie verdissime e sbavando, sbavando si tesse un bel bozzolo addosso.
Dentro al bozzolo il piccolo grasso bruco verde sta’ molto bene!
Dentro a quel cappottino di filo di bava c’e’ un bel calduccio.
Il piccolo grasso bruco verde non si chiede cosa accadra’ d’ora innanzi, ma si gode tranquillo il dondolio di quel suo bozzolo al vento e dorme.
Vive una vita parallela in un altro stato di coscienza, (non sapendo cosa e’ un sogno, non ha bisogno di concretizzarlo in strane teorie) cioe’ sogna non sapendo di sognare.
Ad un certo punto il suo stato di coscienza cambia ancora.
Il nostro piccolo grasso bruco verde non si meraviglia, accetta tutto cio’ che gli capita perche’ non si aspetta niente di niente e non capisce neanche la parola futuro.
Egli non coniuga i verbi, no.
A prescidere dal fatto che non parla, lui non coniuga neanche col pensiero.
Sente il bisogno di uscire da quel bozzolo anche se ci stava benino.
Sente che deve premere con forza in alto e spinge.
Sente che deve lacerare il suo bozzolo e lacera.
Sente che deve uscire e, passato un po di tempo e di fatica ci riesce.
Il piccolo grasso bruco verde non e’ piu’ un piccolo grasso bruco verde!
Si sente diverso dentro e fuori e non si raccapezza un accidente.
Il suo piccolo cervellino inizia a sforzarsi come non era mai dovuto succedere.
Il piccolo grasso bruco verde inizia allora a fare paragoni: ed impara la differenza tra il prima ed il dopo e giudica quale dei due tempi della sua vita e’ piu’ positivo. Ebbene si…comincia a coniugare.
Si sente ingombrante ed allo stesso tempo leggero, con una gran voglia di togliersi quella bava secca di dosso per non impiastricciarsi.
China la testa e vede un corpo alto, esile e nero incorniciato da due ali multicolori e strafichissime!
E’ indolenzito e pieno di grinze, cosi’ che cerca di stirarsi e di lisciare quelle splendide ali che sono un capolavoro.
Mentre fa stretching con balzellini molto aggraziati, scopre con gioiosa meraviglia che puo’ volare.
Inizia allora a provare rabbia per cio’ che non aveva potuto fare prima e con agile slancio spicca il suo primo volo.
Rimugina su cio’ che era stato prima e s’incazza di brutto!
Non capisce come puo’ essere successo che un piccolo grasso bruco verde, possa aver dato origine ad una esile, agile, bellissima cosa che puo’ addirittura volare.
L’ex piccolo grasso bruco verde, vede passare un altro ex piccolo grasso bruco verde che gli vola vicino.
Pensa di essere molto piu’ bello di lui cosi’ che inizia a volteggiare nell’aria per mostrarsi e far schiattare d’invidia l’altro.
L’altro, a sua volta, scende in picchiata verso il prato ed accarezza l’erba con un’ala riprendendo quota.
L’ex piccolo grasso bruco verde si posa sopra una margherita per riprendere fiato e guarda stizzito l’altro che gli fa un triplo carpiato con avvitamento e non ha nemmeno il fiatone.
Triste ma non ancora sconfitto si iscrive in palestra per potenziare la muscolatura, fa molto jogging, si mette a dieta ed inizia a vedere tutti i film di Mario Bava!
Passano 2 giorni ed il nostro ex piccolo grasso bruco verde e’ gia’ talmente depresso e stressato che si staccherebbe le ali a morsi.
Si posa sopra un ramo di pesco e srotolando la spiritromba si succhia un bel succo di frutta.
Mentre e’ li che succhia, il suo rivale si posa vicino e lo guarda, apre le ali e gli fa notare la meraviglia dei suoi colori.
Ecco che esplode una rissa senza eguali, in bilico sul ramo di pesco: l’ex piccolo grasso bruco verde N° 1 strappa un pezzo d’ala a l’ex piccolo grasso bruco verde N°2 che a sua volta gli rompe una zampa.
Dopo due ore di lotta i due esausti sono a brandelli sdraiati sul ramo.
Un vecchio merlo in cerca cibo si posa sul ramo di pesco di fronte ai due ex piccoli grassi bruchi verdi e guardandoli dice loro :< Da quanti giorni siete diventati farfalle?>
E i due si guardano stupiti, scoprendo solo in quel momento di chiamarsi tali.
< Da due giorni > risponde il N° 1 < Da tre giorni > risponde spavaldo il N° 2
< bah! > dice il merlo < con voi non mi ci spreco nemmeno! >
< e perche’?> chiedono i due in coro.
< Perche’ vi rimane si e no 1 giorno o 2 di vita e non mi va di infierire…. E poi, in queste condizioni mi avete tolto l’appetito! > cosi’ dicendo il merlo volo’ via.
L’ex N° 1, ovvero la nostra farfallina spelacchiata si lascio’ cadere sul prato.
Non aveva ne’ la forza ne’ la speranza di volare conciata a quel modo.
Si incammino’ verso il luogo dove sarebbe morta di li a poco e ripenso’ a quanto fosse stata stupida nella sua breve vita di farfalla.
Vide passare un piccolo grasso bruco verde davanti a lei e pianse, e rimpiangendo cio’ che era stata penso’ che avrebbe ceduto volentieri tutta la bellezza, la grazia e la leggerezza di farfalla per rivivere anche per un solo giorno da bruco: inconsapevolmente, semplicemente, tranquillamente……..sognando non sapendo di sognare.
Letizia Gambassi
10 Maggio 2006