Autore Topic: Una Storia...  (Letto 2758 volte)

Offline Sten

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Una Storia...
« il: Maggio 13, 2005, 09:50:06 Ven »
Un giorno, ero un ragazzino delle superiori, vidi un ragazzo della mia
classe che stava tornando a casa da scuola.
Il suo nome era Arturo e sembrava stesse portando tutti i suoi libri.
Dissi tra me e me: perché mai uno dovrebbe portarsi a casa tutti i libri
di venerdì? Deve essere un ragazzo strano.
Io avevo il mio week end pianificato (feste e una partita di pallone con i
miei amici), così ho scrollato le spalle e mi sono incamminato.
Mentre stavo camminando vidi un gruppo di ragazzini che correvano incontro
ad Arturo.. Gli arrivarono addosso facendo cadere tutti i suoi libri e lo
spinsero facendolo cadere nel fango. I suoi occhiali volarono via, e li
vidi cadere nell'erba un paio di metri più in là .
Lui guardò in su e vidi una terribile tristezza nei suoi occhi. Mi rapì il
cuore! Così mi incamminai verso di lui mentre stava cercando i suoi
occhiali e vidi una lacrima nei suoi occhi.
Raccolsi gli occhiali e glieli diedi dicendogli: "quei ragazzi sono
proprio dei selvaggi, dovrebbero imparare a vivere."
Arturo mi guardò e disse: "grazie!" C'era un grosso sorriso sul suo viso,
era uno di quei sorrisi che mostrano vera gratitudine.
Lo aiutai a raccogliere i libri e gli chiesi dove viveva.
Scoprii che viveva vicino a me così gli chiesi come mai non lo mai visto
prima.
Parlammo per tutta la strada e io lo aiutai a portare alcuni libri.
Mi sembrò un ragazzo molto carino ed educato così gli chiesi se gli andava
di giocare a calcio con i miei amici e lui disse di si.
Stemmo in giro tutto il week end e più lo conoscevo più Arturo mi piaceva
così come piaceva ai miei amici.
Arrivò il lunedì mattina ed ecco Arturo con tutta la pila dei libri
ancora.
Lo fermai e gli dissi: "ragazzo finirà  che ti costruirai dei
muscoli incredibili con questa pila di libri ogni giorno!"
Egli rise e mi diede metà  dei libri. Nei successivi quattro anni io e
Arturo diventammo amici per la pelle.
Una volta adolescenti cominciammo a pensare all'università , Arturo decise
per Roma ed io per un altra città . Sapevo che saremmo sempre stati amici e
che la distanza non sarebbe stata un problema per noi.
Arturo sarebbe diventato un medico mentre io mi sarei occupato di cause e
litigi.
Arturo era il primo della nostra classe e io l'ho sempre preso in giro per
essere un secchione. Arturo doveva preparare un discorso per
il diploma. Io fui molto felice di non essere al suo posto sul podio a
parlare.
Il giorno dei diplomi, vidi Arturo, aveva un ottimo aspetto.
Lui era uno di quei ragazzi che aveva veramente trovato se stesso durante
le scuole superiori. Si era un po' riempito nell'aspetto e stava molto
bene con gli occhiali.
Aveva qualcosa in più e tutte le ragazze lo amavano.
Ragazzi qualche volta ero un po' geloso!
Oggi era uno di quei giorni, potevo vedere che era un po' nervoso per il
discorso che doveva fare, così gli diedi una pacca sulla spalla e gli
dissi: "giovane te la caverai alla grande!"
Mi guardò con uno di quegli sguardi (quelli pieni di gratitudine) sorrise
e mi disse: "grazie".
Iniziò il suo discorso schiarendosi la voce: "nel giorno del diploma si
usa ringraziare coloro che ci hanno aiutato a farcela in questi anni duri.
I genitori, gli insegnanti, ma più di tutti i tuoi amici. Sono qui per
dire a tutti voi che essere amico di qualcuno è il più bel regalo che voi
potete fare. Voglio raccontarvi una storia: "Guardai il mio amico Arturo
incredulo non appena cominciò a raccontare il giorno del nostro incontro.
Lui aveva pianificato di suicidarsi durante il week end.
Egli raccontò di come aveva pulito il suo armadietto a scuola, così che la
madre non avesse dovuto farlo dopo, e di come si stesse portando a casa
tutte le sue cose.
Arturo mi guardò intensamente e fece un piccolo sorriso. "Ringraziando il
cielo fui salvato,il mio amico mi salvò dal fare quel terribile gesto"
Udii un brusio tra la gente a queste rivelazioni.
ll ragazzo più popolare ci aveva appena raccontato il suo momento più
debole.
Vidi sua madre e suo padre che mi guardavano e mi sorridevano, lo stesso
sorriso pieno di gratitudine.Non avevo mai realizzato la profondità  di
quel sorriso fino a quel momento.
Non sottovalutate mai il potere delle vostre azioni, con un piccolo gesto
potete cambiare la vita di una persona, in meglio o in peggio.

Dio fa incrociare le nostre vite perché ne possiamo beneficiare in qualche
modo. Cercate il buono negli altri.
Stefano Capurro
Socio Fondatore OUCH Italia (onlus)
Cell. +39 373 866 0245
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Offline Barbara BG

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Re:Una Storia...
« Risposta #1 il: Maggio 13, 2005, 11:44:00 Ven »
Sten mi ero resa conto che eri una persona dolce e sensibile...ma non fino a questo punto.....
Wow che bella "storia" ci hai  raccontato........grazie

L'amicizia riempie il cuore veramente.....gli amici sono la famiglia che sciegliamo per noi stessi....

Felice di esserti amica Sten....
Un bacio :-*
Barbara Maffeis
OUCH Italia (onlus)
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Offline Enry

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Re:Una Storia...
« Risposta #2 il: Maggio 13, 2005, 19:07:49 Ven »
ei grazie mille lupetto  dolce....e bellissima...

e bello avere amici come te...
 davvero........... e come tutti voi
lo sempre detto io ......che  SEI /SIETE PERSONE MOLTO SPECIALI...
E SEMPRE LO DIRò!!!
 
kiss2) kiss2) kiss2) kiss2) kiss2


                 TVBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBBB

                                     kiss)
« Ultima modifica: Maggio 13, 2005, 19:08:58 Ven da Enry »
ENRY
 *** Il segreto di un esistenza piena e felice. sta nell'imparare a distinguere tra i tesori Veri e quelli Falsi. Vivere la Vita fino in fondo cercando di realizzare i nostri sogni, portandoti sempre felicità e saggezza ***

Offline Lucius

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Re:Una Storia...
« Risposta #3 il: Maggio 16, 2005, 14:54:42 Lun »
Grazie Sten  clap kiss2)

Luciano Patrucco
O.U.C.H. Italia
Referente I.C.H.A. (International Cluster Headache Alliance)

Skianta

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Re:Una Storia...
« Risposta #4 il: Maggio 16, 2005, 21:01:06 Lun »
Gulp

volevo farlo anch'io da piccolo, ma nessuno mi ha fermato.
Ci ho rinunciato io mentre ero a penzoloni dall'11 piano non ho avuto il coraggio di mollare la presa.