LA BALLATA DEL GRAPPOLATO
SON QUI SEDUTA E LA MIA VITA VA A P.UTTANA,
OGNI DUE PASSI INCIAMPO, C’E’ SEMPRE UNA GRANA,
MI RIALZO SEMPRE E DICO “ KAZZO, ANDIAMO AVANTI “,
MA NON C’E’ UNA VOLTA CHE NON CI LASCI I DENTI.
MAREMMA HANE QUESTA VITA E’ GIA’ DI M.ERDA,
NON PASSA UN GIORNO CHE SCOMMETTA E CHE POI PERDA,
RIALZO IL CAPO PERCHE’ VOGLIO IL MIO FUTURO,
E INVECE VADO DRITTA A PRENDERLO NEL KULO.
LA GENTE STOLTA CHE MI GUARDA ALLUCINATA
MENTRE MI BUCO DENTRO UN BAR DA DISPERATA,
PRETENDEREBBE DI INSEGNARMI A NON STAR MALE,
CON ARIA FRITTA FATTA DI TROPPE PAROLE.
CONTINUO A SBATTERE LA TESTA DAL DOLORE,
SPERANDO CHE FARMI DEL MALE SIA MIGLIORE,
E INVECE MI RITROVO A TERRA SENZA FIATO
CON LA MIA FITTA ALL’OCCHIO E UN BOZZO SOPRA IL CAPO.
CONTINUO A REGGERE MA GIORNO DOPO GIORNO,
IO MI CONVINCO CHE QUI ORMAI NON C’E RITORNO,
TALVOLTA VEDO UN PO DI LUCE IN FONDO AL VIALE,
GLI VADO INCONTRO MA POI ARRIVA IL TEMPORALE.
MI SON STANCATA DI SEMBRARE UNA FRITTATA,
LA FACCIA SFATTA DEL COLORE DELLA FETA,
FORATA D’IMIGRAN E RIPIENA UN PO DI TUTTO,
CON IL MORALE SOTTO I PIEDI E IL CUORE IN LUTTO.
NON E’ SOLO UNA GUERRA QUESTA, CARI BELLI
E’ UNA CATASTROFE CHE SPAPPOLA I CERVELLI,
LA BOMBA ATOMICA INNESCATA NELLA TESTA,
E LA SPERANZA ORMAI RIDOTTA A CARTA PESTA.
ANDIAMO AVANTI E COMBATTIAMO COME EROI,
CHE STO DOLORE LO CAPIAMO SOLO NOI,
CHE SFONDEREMO DI CRANIATE ANCHE STO MURO,
E CI ALZEREMO SU DI NUOVO E VAFFANKULO!
Letizia Gambassi 25/02/04
