Continua a crescere la mia convinzione che la Bestia tragga buona parte del suo nutrimento dai nostri stati emotivi.
Mi spiego meglio (a scanso di equivoci), la Bestia c'è, esiste ed è concreta come il Massiccio del Gran Sasso nelle sue radici Fisiologiche ma si risveglia, si modifica, gode nel torturarci sulla base di variazioni (anch'esse chemio-fisiologiche) legate alla nostra psiche, che ovviamente non può non essere influenzata dalla Bestia stessa in una malefica danza sabbatica senza fine.
