è abbandonare il tenativo di controllo e lasciare che il dolore superi la barriera, direi rinunciare completamente al controllo;
Sei più avanti di quell'avanti che già avevo capito che tu eri....
Da quando adotto questa tecnica (circa un anno) ho avuto i seguenti risultati:
- Durata degli attacchi inferiore
- Percezione differente del dolore (in un certo senso fa meno male)
- Minor stanchezza dopo l'attacco e conseguente ripresa più rapida e migliore alla quotidianità
Ottimo luna, se ce la fai, sono convinto che sia l'atteggiamento migliore in assoluto da tenere durante l'attacco... io l'ho sempre chiamato 'farsi attraversare dal dolore'...
Ora non sono in grappolo, ma ricordo che negli ultimi attacchi che ho avuto stavo lavorando sulla "trans-percezione del dolore" che, con allenamento e molta pratica può arrivare a trasformare la percezione del dolore estremo in piacere... (roba da masochisti perversi, ma tant'è...)
grazie Lu per l'incoraggiamento
a dire il vero forse lo chiamerei quasi
perdersi. Un po' proprio come perdere la strada, concedersi per un attimo di non sapere dove sto andando, o meglio fregarsene del fatto di andare da qualche parte o meno.
Sto provando e forse posso quasi dire di riuscirci un pochino. Per alcuni attimi, fatico a restare in questa cosa, basta veramente un nonnulla a sgretolarla di colpo e devo ricominciare da capo, dove iniziare è proprio il momento più difficile perchè è come attraversare un confine.
Il
perdersi di cui sopra è quell'attimo lì in cui il piede fa il passo che non sa dove ti porta.
Che poi nella vita in generale anche è per me un ingrediente fondamentale, l'equilibrio che si trasforma con quel confine, ma qui ora vi trascinerei veramente in un viaggio...