Autore Topic: trittico per cefalea a grappolo?  (Letto 7010 volte)

davide21

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trittico per cefalea a grappolo?
« il: Luglio 14, 2009, 14:35:02 Mar »
buon giorno ciao tutti.

katiuscia oggi a chiamato il besta per farsi togliere il litio,il suo neurologo à acconsentito,in che maniera!:
dicendogli dopo tante storie... .. .
si va bene se lo tolga !.
katiuscia risponde:

si ma lo devo scalare di quantita per poi arrivare a toglierlo definitivamente?

neurologo:

no!! lo tolga e basta!

e prenda questo: come terapia si faccia prescrivere dal suo medico curante il TRITTICO che è un regolatore dell' umore e va bene per la cefalea ch,e in caso che non vadi poi passiamo ad un'altro trattamento.

dunque :
innanzi tutto il litio deve essere scalato(se non sbaglio) e bisogna eseguire dei esami di tutto e della litiemia,e della tiroide per star tranquilli che non subentrino situazioni strane come durante l'assunzione (che a gia avuto)

il trittico io non ne ho mai sentito parlare per la ch ,che rientra nelle fasce dei antidepressivi ,(o letto gli effetti collaterali e provoca cefalee,e altr cose ).

comunque stamane non ho ancora trovato indicazioni che dicano che il trittico facci effetto sulla ch ,ovviamente è soggettivo ,ma visto altri casi come il litio cerco informazioni.   
COME AL SOLITO:
non gli è stato detto di fare controlli e analisi durante il trattamento che invece sono da fare,specialmente per il cuore perche chi ha problemi al sistema cardiaco ne viene sconsigliato l'utilizzo.

Mà.:
è risaputo che non dicano di fare controlli.,
grazie a voi tutti.
poi scrivera katiuscia io ho anticipato il tutto.
ciao a voi tutti. ;) ;) ;) ;) ;) :) :)

romina

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Re: trittico per cefalea a grappolo?
« Risposta #1 il: Luglio 14, 2009, 19:47:38 Mar »
NON PRENDERE NESSUN TRATTAMENTO DI FONDO SENZA FARSI CONTROLLARE IL CUORE..

IO CON ISOPTIN L ANNO SCORSO STAVO PER ANDARE A CAMPOSANTO!

Skianta

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Re: trittico per cefalea a grappolo?
« Risposta #2 il: Luglio 14, 2009, 21:25:24 Mar »
Il TRITTICO è un antidepressivo.

Offline casper60

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Re: trittico per cefalea a grappolo?
« Risposta #3 il: Luglio 14, 2009, 21:53:54 Mar »
a me già il nome "trittico" mi mette i brividi...

casper ;)

Offline lunalafata

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Re: trittico per cefalea a grappolo?
« Risposta #4 il: Luglio 15, 2009, 00:06:29 Mer »
ciao Davide,
provo a darti un aiuto da infermiera:
*il trittico è un antidepressivo, non ha nessuna indicazione nella CH.
* il litio va scalato secondo uno schema ben definito e sotto stretto controllo medico.
*I medici non possono, per legge, prescrivere farmaci telefonicamente, nè interrompere terapie telefonicamente. Qualora lo facessero e tu non ne hai le prove, qualunque effetto collaterale dell'assunzione o interruzione del farmaco non sono imputabili a sua responsabilità ma alla deliberata scelta della persona in cura.
*Un paziente che chiede di interrompere un farmaco ha il diritto di farlo, anche con parere discordante del medico curante, il quale è OBBLIGATO, per legge, a seguire l'eventuale percorso di diminuzione del farmaco, secondo protocolli terapeutici definiti.
* In Italia il paziente ha il diritto di essere informato e seguito sulle terapie che gli vengono proposte e di SCEGLIERE SE SEGUIRLE O NO, DI INTERROMPERLE SECONDO PROPRIA DECISIONE E DI ESSERE ANCHE IN QUESTO SEGUITO CON TUTTA LA PROFESSIONALITA' MEDICA NECESSARIA, indipendentemente dal parere medico e dalla scelta medica che il medico avrebbe fatto.

ora invece mi lascio andare alle opinioni personali:
*il medico in questione per quanto mi riguarda non merita di possedere tale titolo, per tanto d'ora in poi lo chiamerò "quel simpatico tizio".
*fossi in voi lascerei perdere le simpatiche indicazioni telefoniche di quel simpatico tizio e mi rivolgerei al medico curante di Katiuscia e/o a un altro medico;
*chiedi al medico curante COME scalare il litio, fallo di persona, andando nel suo studio. In alternativa presentatevi al centro cefalee di persona e chiedete di essere visti da un medico ADESSO.
*manifestate la vostra decisione di interrompere il litio e chiedete di avere un protocollo di riduzione e interruzione IN FORMA SCRITTA, comprensivo delle richieste necessarie per gli esami da svolgere, con date e tempistica di tutti i passi del percorso.
* in alternativa a un neurologo anche un medico di base è obbligato a seguire questa interruzione.
*in sostanza qualunque medico può farlo, assumendosi la responsabilità delle sue indicazioni.

E ora il mio intimo e semplice sfogo:
* non mi piace quello che accade. Che un medico tratti in questo modo una persona che sta soffrendo e chiede aiuto. Non mi piace la strafottenza di chi ha fatto la scelta di aiutare chi soffe e non lo fa, nessuno gliel'ha chisto, è una scelta SUA.
*Non mi piace che le persone debbano sentirsi impotenti di fronte al presunto potere di chi crede di avere in mano il nostro benessere. Un medico ha un dovere. Ce l'ha un centro cefalee. Ce l'ha un medico di base. Ce l'ho anch'io che sono una banale infermiera. Essere umani e sbagliare è concesso, ma non è concessa la presunzione, nè la becera incompetenza travestita da sufficienza.
*Non mi piace che un medico di fronte a un caso che non riesce a curare non chieda semplicemente a qualcuno più competente di supportarlo fregandosene di quanto costino a qualcun'altro i suoi errori.

Detto questo Davide, alzate la testa. Ci sono milioni di medici bravi e competenti, cercatene uno che vi ascolti e che riuscite a comprendere quando vi parla, che risponde alle vostre domande, che non si stanca di spiegarvi quando non capite.
Qui ve ne possono consigliare alcuni di comprovata saggezza.
E assolutamente NON prendete il trittico.


Pallosa e lunga ma mi sentivo così.

Miao

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Skianta

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Re: trittico per cefalea a grappolo?
« Risposta #5 il: Luglio 15, 2009, 00:24:43 Mer »
Davide condivido Luna al 95%.

Il litio non levarlo di colpo. Scala non più di 300 mg inizialmente e  150 come secondo step prima di eliminarlo. Ogni volta che scali mantieni la dose per almeno 7/10gg.

Gli antidepressivi non sono strettamente indicati per la CH, non sono farmaci appartenenti ai protocolliu terapeutici per la Ch, ma possono comunque essere utili, sia per il ruolo che hanno con la serotonina, sia per l'aiuto che possono dare sul tono dell'umore e sia perchè la Ch spesso genera una depressione reattiva.  Certo che io valuterei antidepressivi di ultima generazione.

Sulla base di quanto argomentato telefonicamente richiama il dottore dicendo che non hai capito, fatti ripetere le stesse cose e registralo su nastro magnetico.


Luna, evita di sottovalutarti "Banale infermiera". Le infermiere sono quelle che mandano avanti i reparti e spesso sono più vicine ai pazienti che ai mdei medici; per lo più oggigiono sono sovraccaricate di lavoro in maniera esasperante, perchè questo fa spendere meno l'ospedale che così realizza più quattrini.

Essendo nel campo mi stupisce che tu resti stupita di questi medici. Spesso il medico è più imprenditore che medico e si muove per far rendere di più alle casse del suo reparto ospedaliero piuttosto che aiutare davvero il paziente. Questo cambiamento è cominciato da quando le USL sono diventate ASL e dobbiamo ringraziare la splendida politica italiana. >:(

Offline lunalafata

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Re: trittico per cefalea a grappolo?
« Risposta #6 il: Luglio 15, 2009, 01:43:02 Mer »
Skianta mi piace quello che dici.

E' verissimo che un antidepressivo può essere utile come supporto; ma qui è evidente che il medico l'ha prescritto perchè non gli andava di dedicarsi a un caso che chiede di dedicarsi più dei cinque minuti che aveva a disposizione o che voleva mettere a disposizione. Un antidepressivo è una scelta grande, anche grave e che certamente merita di essere affrontata con chi lo dovrebbe assumere. In particolare quando l'eventuale stato depressivo non è primario ma secondario a uno stato che lo giustifica, come il non trovare rimedio a un grave dolore invalidante. Non si prescrive in cinque minuti di telefonata.
La 'depressione' va curata come tale quando è una condizione umorale non legata a fattori esterni, o quando il motivo esterno che la genera non ha rimedio. E anche in questo caso in una giovane donna esistono altri rimedi, ben meno invasivi di un farmaco, come giustissimamente sottolinei, di vecchia generazione, obsoleto, e a sua volta con effetti collaterali invalidanti.

Per quanto riguarda l'essere infermiera, in realtà è una scelta che di recente ho ulteriormente rivalutato, e che certamente mi appartiene, nonostante la realtà che svilisce ogni romanticismo. Per questo stupirmi fa parte di questa scelta, di fronte a chi non la persegue per quello che è. Il nostro sistema amministrativo crea una sanità potenzialmente superficiale e distratta, dove la cura reale è affidata alla soggettività delle persone che ci lavorano, medici, infermieri o altri tecnici del caso. Così che se soffri oggi ti va bene domani male, dipende chi incontri in turno quel giorno. E' una specie di giungla dove una persona che sta male a volte non sa più da che parte girarsi, e stando male non ha nemmeno dalla sua la concentrazione e l'obiettività di reagire di fronte a ciò che non gli quadra o non comprende. Come non bastasse la salute è diventata un businnes, e questo fa male anche a ambiti di molto meno valore.

Tuttavia:
Grazie a tutti gli dei del mondo esistono però luoghi come questo :), persone come voi :-*, che sostengono, informano, aiutano, abbracciano. Grazie a tutte le stelle dell'universo le persone reagiscono e lottano e vincono.
E io sono fiera di essere qui e di avevri conosciuto, anche per questo.

miao

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Offline casper60

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Re: trittico per cefalea a grappolo?
« Risposta #7 il: Luglio 15, 2009, 07:42:09 Mer »
ciao Davide,
provo a darti un aiuto da infermiera:
*il trittico è un antidepressivo, non ha nessuna indicazione nella CH.
* il litio va scalato secondo uno schema ben definito e sotto stretto controllo medico.
*I medici non possono, per legge, prescrivere farmaci telefonicamente, nè interrompere terapie telefonicamente. Qualora lo facessero e tu non ne hai le prove, qualunque effetto collaterale dell'assunzione o interruzione del farmaco non sono imputabili a sua responsabilità ma alla deliberata scelta della persona in cura.
*Un paziente che chiede di interrompere un farmaco ha il diritto di farlo, anche con parere discordante del medico curante, il quale è OBBLIGATO, per legge, a seguire l'eventuale percorso di diminuzione del farmaco, secondo protocolli terapeutici definiti.
* In Italia il paziente ha il diritto di essere informato e seguito sulle terapie che gli vengono proposte e di SCEGLIERE SE SEGUIRLE O NO, DI INTERROMPERLE SECONDO PROPRIA DECISIONE E DI ESSERE ANCHE IN QUESTO SEGUITO CON TUTTA LA PROFESSIONALITA' MEDICA NECESSARIA, indipendentemente dal parere medico e dalla scelta medica che il medico avrebbe fatto.

ora invece mi lascio andare alle opinioni personali:
*il medico in questione per quanto mi riguarda non merita di possedere tale titolo, per tanto d'ora in poi lo chiamerò "quel simpatico tizio".
*fossi in voi lascerei perdere le simpatiche indicazioni telefoniche di quel simpatico tizio e mi rivolgerei al medico curante di Katiuscia e/o a un altro medico;
*chiedi al medico curante COME scalare il litio, fallo di persona, andando nel suo studio. In alternativa presentatevi al centro cefalee di persona e chiedete di essere visti da un medico ADESSO.
*manifestate la vostra decisione di interrompere il litio e chiedete di avere un protocollo di riduzione e interruzione IN FORMA SCRITTA, comprensivo delle richieste necessarie per gli esami da svolgere, con date e tempistica di tutti i passi del percorso.
* in alternativa a un neurologo anche un medico di base è obbligato a seguire questa interruzione.
*in sostanza qualunque medico può farlo, assumendosi la responsabilità delle sue indicazioni.

E ora il mio intimo e semplice sfogo:
* non mi piace quello che accade. Che un medico tratti in questo modo una persona che sta soffrendo e chiede aiuto. Non mi piace la strafottenza di chi ha fatto la scelta di aiutare chi soffe e non lo fa, nessuno gliel'ha chisto, è una scelta SUA.
*Non mi piace che le persone debbano sentirsi impotenti di fronte al presunto potere di chi crede di avere in mano il nostro benessere. Un medico ha un dovere. Ce l'ha un centro cefalee. Ce l'ha un medico di base. Ce l'ho anch'io che sono una banale infermiera. Essere umani e sbagliare è concesso, ma non è concessa la presunzione, nè la becera incompetenza travestita da sufficienza.
*Non mi piace che un medico di fronte a un caso che non riesce a curare non chieda semplicemente a qualcuno più competente di supportarlo fregandosene di quanto costino a qualcun'altro i suoi errori.

Detto questo Davide, alzate la testa. Ci sono milioni di medici bravi e competenti, cercatene uno che vi ascolti e che riuscite a comprendere quando vi parla, che risponde alle vostre domande, che non si stanca di spiegarvi quando non capite.
Qui ve ne possono consigliare alcuni di comprovata saggezza.
E assolutamente NON prendete il trittico.


Pallosa e lunga ma mi sentivo così.

Miao

non fa una piega

casper ;)

Offline jude

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Re: trittico per cefalea a grappolo?
« Risposta #8 il: Luglio 15, 2009, 09:57:37 Mer »
Io ho preso tanti di quegli antidepressivi che potrei scrivere un libro! Skianta ha ragione: non è per depressione in sè che vengono prescritti, ma perchè influiscono sulla serotonina. Ho notato delle differenze macroscopiche tra uno e l'altro, e devo dire, che in quel periodo, mi hanno nettamente aiutato. Sicuramente avevo una situazione di serotonina molto complessa: del resto avevo 20 attacchi al giorno tra ch e cph, quindi oltre alle malattie primarie, anche l'umore era andato a farsi friggere.
Nel caso di Kati, io consiglierei vivamente di sentire un secondo parere, magari da Frediani che non è lontanissimo. 

romina

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Re: trittico per cefalea a grappolo?
« Risposta #9 il: Luglio 15, 2009, 10:57:33 Mer »
ciao Davide,
provo a darti un aiuto da infermiera:
*il trittico è un antidepressivo, non ha nessuna indicazione nella CH.
* il litio va scalato secondo uno schema ben definito e sotto stretto controllo medico.
*I medici non possono, per legge, prescrivere farmaci telefonicamente, nè interrompere terapie telefonicamente. Qualora lo facessero e tu non ne hai le prove, qualunque effetto collaterale dell'assunzione o interruzione del farmaco non sono imputabili a sua responsabilità ma alla deliberata scelta della persona in cura.
*Un paziente che chiede di interrompere un farmaco ha il diritto di farlo, anche con parere discordante del medico curante, il quale è OBBLIGATO, per legge, a seguire l'eventuale percorso di diminuzione del farmaco, secondo protocolli terapeutici definiti.
* In Italia il paziente ha il diritto di essere informato e seguito sulle terapie che gli vengono proposte e di SCEGLIERE SE SEGUIRLE O NO, DI INTERROMPERLE SECONDO PROPRIA DECISIONE E DI ESSERE ANCHE IN QUESTO SEGUITO CON TUTTA LA PROFESSIONALITA' MEDICA NECESSARIA, indipendentemente dal parere medico e dalla scelta medica che il medico avrebbe fatto.

ora invece mi lascio andare alle opinioni personali:
*il medico in questione per quanto mi riguarda non merita di possedere tale titolo, per tanto d'ora in poi lo chiamerò "quel simpatico tizio".
*fossi in voi lascerei perdere le simpatiche indicazioni telefoniche di quel simpatico tizio e mi rivolgerei al medico curante di Katiuscia e/o a un altro medico;
*chiedi al medico curante COME scalare il litio, fallo di persona, andando nel suo studio. In alternativa presentatevi al centro cefalee di persona e chiedete di essere visti da un medico ADESSO.
*manifestate la vostra decisione di interrompere il litio e chiedete di avere un protocollo di riduzione e interruzione IN FORMA SCRITTA, comprensivo delle richieste necessarie per gli esami da svolgere, con date e tempistica di tutti i passi del percorso.
* in alternativa a un neurologo anche un medico di base è obbligato a seguire questa interruzione.
*in sostanza qualunque medico può farlo, assumendosi la responsabilità delle sue indicazioni.

E ora il mio intimo e semplice sfogo:
* non mi piace quello che accade. Che un medico tratti in questo modo una persona che sta soffrendo e chiede aiuto. Non mi piace la strafottenza di chi ha fatto la scelta di aiutare chi soffe e non lo fa, nessuno gliel'ha chisto, è una scelta SUA.
*Non mi piace che le persone debbano sentirsi impotenti di fronte al presunto potere di chi crede di avere in mano il nostro benessere. Un medico ha un dovere. Ce l'ha un centro cefalee. Ce l'ha un medico di base. Ce l'ho anch'io che sono una banale infermiera. Essere umani e sbagliare è concesso, ma non è concessa la presunzione, nè la becera incompetenza travestita da sufficienza.
*Non mi piace che un medico di fronte a un caso che non riesce a curare non chieda semplicemente a qualcuno più competente di supportarlo fregandosene di quanto costino a qualcun'altro i suoi errori.

Detto questo Davide, alzate la testa. Ci sono milioni di medici bravi e competenti, cercatene uno che vi ascolti e che riuscite a comprendere quando vi parla, che risponde alle vostre domande, che non si stanca di spiegarvi quando non capite.
Qui ve ne possono consigliare alcuni di comprovata saggezza.
E assolutamente NON prendete il trittico.


Pallosa e lunga ma mi sentivo così.

Miao

Purtroppo non è cosi .... ultimamente anche a me un centro cefaleo ha dato una cura al telfono di cortisone.. per fortuna non l ho presa (anche sul consiglio del mio medico curante). A noi ci servono ascolto e accertamenti...

davide21

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Re: trittico per cefalea a grappolo?
« Risposta #10 il: Luglio 15, 2009, 12:27:03 Mer »
ciao buon giorno a tutti .
vi ringrazio dell' aiuto che ci date.
concordo con tutti voi ,oggi katiuscia deve sentire la sua prima dottoressa che l'aveva seguita che gli è rimasta a cuore ,e kati gli chiedera tutto il sistema per scalare il litio,come gia gli aveva detto una settimana fa di passare a 150,e chiederà anche per il trittico, poi per quelli di milano noi stiamo cercando di avere le prescrizioni per la detossicazione da farmaci per poterla fare qui nelle vicinanze,che gli serve sempre,che  quelli di milano stentano ad farsi convincere il suo medico curante sa gia tutto e aspetta una prescrizione da loro.lui e daccordo per scalare il litio ed è stato lui il primo a dire di toglierlo,oggi vedra anche lui .il suo medico curante prima non era a conoscenza di tante cose riguardo la ch ma si è messo a studiare il caso per kati ,.
adesso cercheremo di adottare i sistemi migliori. e i vostri consigli che sono sempre i migliori a riguardo,e che concordiamo.

quelli di milano si comportano cosi perche loro sono abituati con pazienti che si lasciano fare di tutto senza prendere nessuna informazione e controbattere in nessun caso quello che gli viene detto.

loro dal primo ricovero di kati hanno visto la mia presenza molto forte ,e le conoscenze di kati che lavorava in ambito sanitario,per loro queste due cose sono subito apparse come un ostacolo alle loro decisioni., e dopo un caso
da loro creato su
 kati ,che vi spiego :

durante il ricovero kati a avuto un grosso attacco ,io stavo arrivando da lei che soggiornavo in albergo nelle vicinanze.,arrivato nella sua stanza la vedo e pensavo che dormisse ,visto la posizione rannicchiata che aveva,ma la mia senzazione era strana,gli vado vicino e gli do un bacio sulla fronte, la sua reazione è stata questa:  apre gli occhi mi guarda e mi dice :CON TONO ALTO TU CHI CAZ SEI COSA VUOI CHE SEI NON TI CONOSCO ,.iniziando a piangere poi le dico sono davide che dici kati che ti hanno fatto ,la tengo abbracciata a me e la calmo ,pochi minuti e mi dice scusa non so non capisco niente non riesco a riconoscere in momenti diversi ,aiutami toglimi quello che mi hanno dato.
era come uno zombi .la prendo la metto sulla carrozella e inizio a chiamare tutti gli infermieri e medici di reparto dicendo e gridando cosa gli avete fatto ora voi chiamate il primario perche io ora faccio un casino allucinante.
mi rispondono che il primario si trova al terzo piano e se vogliamo possiamo salire li.
detto fatto terzo piano mi trovo davanti il primario e il medoco che la seguiva  (immaginate le mie parole) gli dico che prima non era cosi e adesso non miriconosce piu esigo sapere cosa gli avete dato ed esigo che la riettiate come io lo lasciata. o faccio casino.
mi rispondono che se noi non accettiamo le cure siamo liberi di andarcene e che non siamo obbligati a rimanere dicendomi se io ero un medico laureato per poter parlare cosi ,e che poi kati andandosene rischiava una insufficienza renale per avere interrotto la cura detossicativa.,ma il fatto non era la cura era il farmaco dato che la rese in quelle condizioni.
dopo di che scesi in reparto e in stanza si presenta l'infermiera con una flebo pronta da inserire ,gli chiediamo cosa fosse e ci risponde che era per far passare quel effetto che ha avuto prima, e che dopo dormira per un po.
detto e fatto cosi è stato.
da quel momento è partito il tutto si ritrovarono davanti persone diverse da tutti.,al secondo ricovero le cose cambiarono leggermente ma la mia presenza dava sempre fastidio ,e dicevano a kati che non serviva che io rimanessi tutto il giorno in reparto con lei. e gli infermieri con noi giravano con il prontuario in tasca ,sapevano che dovevano rispondere alle nostre domande,e sapevano che non potevano sbgliare ,e vedevano che io avevo il pc sepre acceso ,e che poi io ero collegato con un mio amico pronto a fare ricerca istantania, e davo fastidio a tutti .come quando gli hanno prescritto il litio che io ero contrario da subito,e visto i risultati avevo ragione ma giustamente ha voluto provare.
scusate il poema era per spiegare meglio il comportamento classico di milano .
grazie di nuovo a tutti.

davide21

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Re: trittico per cefalea a grappolo?
« Risposta #11 il: Luglio 15, 2009, 15:44:05 Mer »
ciao .
ciao tutti ,.
grazie judi sei sempre grande con le tue informazioni che ci dai ,come tutti voi. kati ha scritto oggi e se riesce rispondera forse piu tardi.ciao dinuovo grazie.