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Skianta

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« il: Aprile 26, 2005, 11:56:26 Mar »
Cluster Club Italia
 Cluster club meeting
Roma, 12 settembre 2003

La cefalea a grappolo è una patologia rara, ma estremamente interessante per la particolarità  della presentazione clinica e per i risvolti fisiopatologici che questo comporta.

Il Cluster Club è nato nel 1979 con la denominazione "International Cluster Headache Study Group" per iniziativa di alcuni ricercatori "appassionati" di cefalea a grappolo come occasione di confronto, discussione e approfondimento scientifico sui molteplici aspetti che caratterizzano questa forma di mal di testa. Dopo quasi 25 anni dalla sua creazione, si è tenuto a Roma, come evento parallelo al XI Congresso della International Headache Society, l'International Meeting organizzato dalla Sezione Italiana del Cluster Club ad opera del Prof. Giuseppe Nappi e del Prof. Gian Camillo Manzoni.

L'incontro ha occupato un intero pomeriggio e il Prof. Nappi ha aperto i lavori ricordando i momenti fondamentali della storia del Club e ha sottolineato l'intento degli organizzatori di realizzare un momento di scambio di alto livello scientifico grazie a relazioni preordinate e ampio spazio lasciato alla discussione. L'introduzione è stata affidata a Karl Ekbom e in pochi minuti il ricercatore svedese è riuscito a sintetizzare le più importanti conquiste in materia di epidemiologia, aspetti clinici, patogenesi e terapia degli ultimi decenni. Peter Goadsby (UK) ha illustrato le novità  nell'ambito della seconda edizione della classificazione internazionale delle cefalee che, per quanto concerne il gruppo 3, riguardano l'inserimento della forma episodica dell'emicrania parossistica e l'ingresso di una nuova forma, la SUNCT, acronimo di short-lasting unilateral neuralgiform headache with conjunctival injection and taering.

A questo proposito è già  presente nell'appendice della classificazione la proposta di modificare l'acronimo SUNCT in SUNA (short-lasting unilateral neuralgiform headache attacks with cranial autonomic symptoms) e di prevedere un sottotipo episodico e cronico analogamente alla cefalea a grappolo e all'emicrania parossistica; questo aspetto è stato puntualizzato da Pareja nella sessione "Discussants". Importanti novità  a proposito dell'epidemiologia della cefalea a grappolo sono state illustrate da Gian Camillo Manzoni. La prevalenza della cefalea a grappolo, ad oggi stimata in soli due studi condotti nella popolazione generale, è pari a 0.06-0.07%. Una recente indagine eseguita a Parma tra il 2002 e il 2003 in un campione rappresentativo della popolazione generale ha invece evidenziato una prevalenza circa quattro volte superiore pari a 0.28%, 0.23% per le donne e 0.34% per gli uomini, con un rapporto maschi:femmine di 1.3:1 indice di una sempre minor predominanza del sesso maschie in linea con quanto descritto in alcune casistiche cliniche.

I complessi meccanismi patogenetici che sottendono la cefalea a grappolo sono stati efficacemente illustrati da Giorgio Sandrini (Italia) che ha descritto la genesi del dolore, dei sintomi neurovegetativi associati e le recenti osservazioni sulla funzione dell'ipotalamo quale elemento chiave nel determinismo della presentazione periodica degli episodi di cefalea. In questo ambito, nella sezione "Discussants", Gabriella Buzzi (Italia), utilizzando soprattutto i dati sperimentali di Moskowitz, ha precisato il ruolo del sistema trigemino-vascolare nella cefalea a grappolo. Elisabet Waldenlind (Svezia) ha illustrato lo stato dell'arte per quanto riguarda la genetica della cefalea a grappolo.

Il contributo di Gennaro Bussone (Italia), in merito all'esperienza del gruppo milanese dell'Istituto Besta sulla "deep brain stimulation" in 7 pazienti con cefalea a grappolo cronica resistente ai trattamenti farmacologici, rappresenta un interessante testimonianza a favore del coinvolgimento ipotalamico in questa forma di cefalea. La sessione plenaria è stata chiusa da Ninan Mathew (USA) che ha riportato le comuni strategie terapeutiche sintomatiche e preventive e ha discusso alcune recenti segnalazioni, quali la presunta efficacia del topiramato nella prevenzione della cefalea a grappolo, che sicuramente richiedono ulteriori conferme mediante l'esecuzione di studi metodologicamente accurati. La giornata si è conclusa con le brevi relazioni scientifiche di alcuni giovani ricercatori emergenti (K. Ravishankar, P. Torelli, F. Antonaci, M. Vandenheede) sulla validazione di un questionario per le indagini epidemiologhe nella popolazione generale sulle correlazioni tra emicrania e cefalea a grappolo, sull'uso dei corticosteroidi endovena nel trattamento della cefalea a grappolo e sull'esperienza (di cautela e ancora contraddittoria) dei belgi sulla stimolazione ipotalamica nei soggetti con forma cronica e intrattabile. In particolare Antonaci et al. hanno valutato, in uno studio in aperto condotto in un campione di 12 pazienti con CG episodica, gli effetti dell'infusione e.v. di 2 g di metilprednisolone senza evidenziare alcun effetto positivo. Al termine sono stati presentati i rappresentanti delle associazioni nazionali e internazionali dei pazienti con cefalea a grappolo (OUCH) che già  collaborano a vari livelli con i gruppi di ricerca.

L'incontro, che ha permesso di rimarcare conoscenze acquisite e di illustrare dati nuovi e all'avanguardia, sarà  seguito, nei prossimi anni, da meeting, ne siamo certi, altrettanto interessanti. Attenta e fortemente interattiva la qualificata platea di numerosi esperti e pazienti provenienti da vari paesi del mondo.

Paola Torelli
 

Offline Sten

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Re:info
« Risposta #1 il: Aprile 27, 2005, 20:20:15 Mer »
Beh...

In quell'occasione, ci siamo pure divertiti !!!

Grazie Skianta, mi hai fatto tornare in mente un bel momento.

 ;)
Stefano Capurro
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