Tiziana,
quando avvengono fatti come questo non ci possono essere parole...
Devono però essere di spunto per profonde riflessioni sul significato della vita in generale.
I fatti di questo ultimo periodo, l'incomprensibile incidente ferroviario che ha visto coinvolto il tuo povero amico, il maremoto nel sud-est asiatico, rinnovano in me un sentimento che già da qualche anno alberga nel mio cuore e che può essere tradotto e banalizzato con "oggi ci siamo, domani chissà ..."
Ma non in modo fatalistico o nichilista anzi, in senso fortemente vitalistico e positivo: ogni giorno è un'occasione unica e irripetibile per vivere la ns esistenza esattamente qui e ora, indipendentemente dalla qualità del ns esistere, dal ns dolore o dalla ns gioia.
In ogni minuto dobbiamo essere presenti a noi stessi e esercitare tutto il coraggio e la forza di cui siamo capaci, senza sobbarcarci l'inutile Zaino del dolore di ieri senza fantasticare di improbabili futuri.
Qui e ora, con tutti i f.ottutissimi limiti del ns essere e tutte la capacità di cui disponiamo.
La vita NON è una passeggiata (e noi lo sappiamo benissimo) come ci propongono i mitomani della pubblicità .
NON ci sono città "da bere" (ricordate la Milano di Tangentopoli?), NON ci sono uomini e donne "Vogue" (se non i rarissimi casi, per i quali io non farei cambio), ci sono solo persone vere, Uomini e Donne Normali, con il loro carico di fatica, sudore, lavoro e dolore, che di questa normalità fanno quotidiano atto eroico.
Tutto quello che abbiamo è il ns carattere, il ns coraggio, il ns ingegno e se anche la vita NON è altro che manifestare al mondo quell'infinitesimo barlume della scintilla divina di cui siamo i temporanei portatori ebbene si, vale la pena di lottare !!!