Incurante
Incurante dei Rovi, dei Ragni,
osservi l’incurvarsi della Sera all’Orizzonte…
Mare,
immobile, frigido d’Acqua salmastra e Pesci,
stupidamente salato.
… e io guardo,
null’altro che questo…
Sento scorrere dentro Ricordi…
Si affollano sbiaditi affreschi di Ricordi e Sogni…
Sento le mie Mani,
le “MIE�? Mani:
QUALI LIMITI ANCORA M’IMPONGONO QUESTE MIE MANI

Oh Dio!
Perché non ascolti la Voce di questo “TUO�? Figlio?
Perché non giacciamo su morbida Seta?
Perché questo letto di Chiodi?
PERCHE’???
Poi,
quando la fredda Acqua d’Inverno diventa pur essa notte,
sentiamo lontane gridare le Coste dell’Africa.