Ciao ragazzi, quello che sto per dirvi mi auguro possa segnare almeno per alcuni, l'inizio di un nuovo percorso di approccio al dolore ed alla malattia che ci affligge e ci rende la vita a volte impossibile. La mia è un'esperienza (in itinere) e non vuole essere intesa come la scoperta di chissà quale panacea.. prendetela come spunto se volete e lasciatevi incuriosire quanto basta per andare a sbirciare sul sito per saperne di più... mi sento di potervi dire che ne vale la pena!
Questa estate ho avuto la fortuna di imbattermi in un libro a dir poco fantastico scritto dalla dottoressa Claudia Rainville di Montreal Quebec, il libro si intitola "Ogni sintomo è un messaggio" edito da Amrita (in libreria l'ho pagato 20 euro) e tratta di METAMEDICINA, la medicina che non prescrive farmaci per alleviare il dolore momentaneamente, ma che si rivolge alle cause che lo determinano, per scioglierne i nodi in cui si annida, magari da anni, senza apparenti soluzioni di guarigione e benessere.
Cercherò di essere riassuntiva: ognuno di noi fa esperienze e vive situazioni che lo portano a reagire in determinati modi. Le esperienze sono a volte positive a volte no, a volte tragiche a volte molto forti. Qualche volta ne abbiamo vissute alcune di cui non ci ricordiamo più, mentre in altri casi diamo poco valore ad altre che invece, senza essercene resi conto, ci hanno segnato profondamente. Queste esperienze, che la Rainville chiama "emozionali", hanno fatto sì che il nostro corpo (attraverso gli impulsi del nostro cervello a tutti gli organi) reagisse in modi particolari (questo accade ad ognuno di noi) ad es: secernendo ormoni, oppure aumentando la frequenza del battito cardiaco, bloccando la produzione di altre sostanze e via di seguito.
In qualche modo l'organismo perde il suo equilibrio a scapito del corretto funzionamento di ogni sua parte. Nel mio caso di emicrania ad esempio il rapporto con le aspettative che da sempre ho avuto nel rapporto affettivo con mia madre (in fondo un rapporto di come ce ne sono tanti) ha innescato delle reazioni fisiche (circolazione sanguigna problematica, tensioni muscolari, blocco della digestione per farvi solo alcuni esempi) che a lungo andare (attorno agli 8 anni di età) mi hanno portata ad avere dei mal di testa atroci... (e da adulta giù imigran!!)
La metamedicina va allora a recuperare, attraverso un rapporto di tipo terapeutico/psicoanalitico con il paziente, quell'esperienza che ci ha in qualche modo segnati e segue, in un percorso di profonda autoanalisi, il caso fino alla regressione della conseguenza (il dolore appunto)... in molti casi definitiva.
Quello che mi ha davvero stupito è che la metamedicina si occupa non solo delle cefalee o dei mal di pancia, ma anche di disturbi gravissimi come il Parkinson o le sclerosi...
Intanto vi dò il sito:
www.metamedicina.it in cui potrete trovare qualche notizia interessante, le esperienze, i seminari a cui partecipare in tutta Italia. Personalmente andrò a quello sulla liberazione emozionale che si terrà a Roma a fine novembre...
In questi ultimi due mesi non ho usato Imigran una sola volta (non che la metamedicina sia contraria all'uso dei farmaci), un caso? Il mal di testa l'ho avuto comunque, ma sono riuscita, come spiegano, a farlo regredire... forse un caso, forse no... quello che in modo un pò dispregiativo chiamiamo suggestione, altro non è che un potere della nostra mente che, se usato nel giusto modo, per noi e per gli altri, può dare risultati sorprendenti... ci sarebbe da parlare ancora tantissimo.
Purtroppo non sono un medico, tantomeno una psicologa, anche se nella mia vita ho condotto alcuni studi e fatto qualche esperienza.
Se volete saperne di più visitate il sito o provate a leggere alcune pagine del libro (ce ne sono comunque diversi sempre della Rainville sullo stesso argomento, analizzato sotto diverse angolazioni). Un'ultima considerazione nasce dal fatto che non si tratti della scoperta dell'acqua calda, in molte discipline orientali così come in alcune scuole tedesche, od europee si trattano questi argomenti in modo del tutto simile, sicuramente molti do voi ne sanno più di me!... il mio approccio a questo tipo di concezione della malattia, del dolore e della cura, è partito da qui... è solo la mia esperinza ed è solo un mio modestissimo pensiero che avevo davvero voglia di condividere con voi... ad ognuno la libertà di crederci o meno, di pensarci su... o di ignorare queste righe!
Comunque vada un grande abbraccio a tutti... e che il benessere perduto possa tornare presto nelle nostre vite!
