Riflessi di un immagine indegna feriscono i miei occhi, allo specchio.
La mia immagine deforme rispecchia la mia anima
e i miei pensieri.
Rabbia, disgusto, senso della dannazione si affollano
nello spazio ormai inutile di una mente minata,
corrodono il cuore.
Vorrei gridare ma non ho più voce,
vorrei scappare ma non ho più gambe
ma, soprattutto, non avrei meta.
La bomba è innescata,
il timer procede inesorabile il suo conto alla rovescia,
i nervi si tendono,
lo sguardo si spegne,
le tenebre incombono mute come l'incomprensione
e il mondo si lacera...
Ma io morirò in piedi.