Dopo cinque anni di conoscenza della cefalea a grappolo cronica, anni passati a stretto contatto con il dolore, a pormi tante domande, a credere che prima o poi dovesse finire, mi rendo conto di quanto la bestia m’abbia cambiato.
Il metro con cui misuravo il dolore un tempo, s’è grandemente modificato, il Roger ante-CH, ha lasciato il posto ad una persona rinnovata.
Sempre la stessa voglia di socializzare, di sfogarmi, d’amare, d’essere positivo ma a differenza di prima, tanti momenti fatti di silenzi, di riflessioni profonde e di solitudine.
Non so quale dei due Roger sia il migliore, so solo che LEI è stata in grado di fare questo.
Ogni volta che un attacco passa, m’asciugo il sudore e mi fumo una sigaretta. M’è capitato di piangere perché non ce la facevo più, non mi vergogno a dirlo; ma ogni volta, passata la tempesta, ho sempre la sensazione d’aver vinto una battaglia e penso ad altri che, magari non provano il mio stesso dolore, ma che sono sicuramente meno fortunati perché devono lottare per vivere.
Oggi ho una grande consolazione in più, quella di poter parlare con voi che sapete bene quello che provo, che sapete ascoltare con piacere e che, armati d’ottimismo e d’uno spirito di comunione, affrontate “di petto�? la bestia.
Per questo motivo ed altri ancora,
vi ringrazio, siete delle belle personcine.
Roger