Grappolaiuto.it
Discussioni => Principale => Topic aperto da: tiziana - Gennaio 08, 2005, 16:20:12 Sab
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Ragazzi, ho appena ricevuto una di quelle telefonate che nella vita non vorresti mai ricevere, mi è stato detto che un mio caro amico di 43 anni, è morto ieri nell'incidente ferroviario di bologna era il macchinista del treno merci. Aveva due figli di 7 e 13 anni e da 7 anni cantavano nel coro dove mio figlio di 12 anni canta anche lui da sette anni, l'altre sera siamo amdati alla festa dei carabinieri a monza il concerto è finito tardi non avevamo cenato e lui mi ha detto" tiziana andiamo a mangiarci una pizza "io gli ho risposto "Ciro stò male ho il grappolo mi sono imbottita di sinflex preferiamo andare a casa e mi butto nel letto," mio marito gli a detto" ci vediamo sabato," dopo dodici ore un treno passeggeri gli è piombato addosso e la moglie lo dovrà riconoscere dagli effetti personali.
Io da l'altra sera sono in crisi di grappolo galoppante , come un'orologio svizzero da 10 anni sempre a gennaio in questi giorni, stò da cane, a mezzogiorno ho detto a mio marito " ma che vita di M...!!!!!!!! non mi cambierà mai nulla" e poi è arrivata quella telefonata e ho capito che la vità in un'attimo può essere bella o atroce e nulla sarà più come prima e che è forse un'insulto a quel poco di normalità che ci è consentito vivere che noi grappolati dobbiamo lottare, anche se è una strada a cui non vedi mai la fine, e speri , speri, e ti chiedi "perchè a me?, ma c'è chi non se lo può più chiedere come il mio amico Ciro e allora vale la pena lottare.
un'abbraccio Tiziana
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che dire...è terribile...... se queste sono le premesse, che anno ci aspetta? Coraggio Tiziana
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Mi spiace mi spiace tanto Tiziana
:( :( :(
non ci sono parole per tutto questo
kiss2)
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Si Tiz, vale la pena di lottare, nonostante tutto.
Un bacione fraterno, ti sono vicino.
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Tiziana,
quando avvengono fatti come questo non ci possono essere parole...
Devono però essere di spunto per profonde riflessioni sul significato della vita in generale.
I fatti di questo ultimo periodo, l'incomprensibile incidente ferroviario che ha visto coinvolto il tuo povero amico, il maremoto nel sud-est asiatico, rinnovano in me un sentimento che già da qualche anno alberga nel mio cuore e che può essere tradotto e banalizzato con "oggi ci siamo, domani chissà ..."
Ma non in modo fatalistico o nichilista anzi, in senso fortemente vitalistico e positivo: ogni giorno è un'occasione unica e irripetibile per vivere la ns esistenza esattamente qui e ora, indipendentemente dalla qualità del ns esistere, dal ns dolore o dalla ns gioia.
In ogni minuto dobbiamo essere presenti a noi stessi e esercitare tutto il coraggio e la forza di cui siamo capaci, senza sobbarcarci l'inutile Zaino del dolore di ieri senza fantasticare di improbabili futuri.
Qui e ora, con tutti i f.ottutissimi limiti del ns essere e tutte la capacità di cui disponiamo.
La vita NON è una passeggiata (e noi lo sappiamo benissimo) come ci propongono i mitomani della pubblicità .
NON ci sono città "da bere" (ricordate la Milano di Tangentopoli?), NON ci sono uomini e donne "Vogue" (se non i rarissimi casi, per i quali io non farei cambio), ci sono solo persone vere, Uomini e Donne Normali, con il loro carico di fatica, sudore, lavoro e dolore, che di questa normalità fanno quotidiano atto eroico.
Tutto quello che abbiamo è il ns carattere, il ns coraggio, il ns ingegno e se anche la vita NON è altro che manifestare al mondo quell'infinitesimo barlume della scintilla divina di cui siamo i temporanei portatori ebbene si, vale la pena di lottare !!!
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Cara Tizi, che dire???
Certo, mai smettere di lottare, di fronte a certe notizie, io penso sempre a quando magari mi lmaento e non mi rendo conto che comunque non sono sfortunata....
Tieni duro per il grappolo, mi raccomando non mollare mai.