Autore Topic: ch e psilocibina. La mia sperimentazione.  (Letto 14555 volte)

Offline Barbara BG

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Re:ch e psilocibina. La mia sperimentazione.
« Risposta #15 il: Aprile 04, 2007, 09:17:12 Mer »
Grazie mille Lucius!

Sei mancato un pochino in questo periodo, ma ora che sei "tornato" hai ricaricato un po il forum di buonumore e di informazioni preziose.....sei grande!!!!!! :)

Barbara Maffeis
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Offline Ombry79

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Re:ch e psilocibina. La mia sperimentazione.
« Risposta #16 il: Aprile 04, 2007, 09:28:21 Mer »
GRAZIE LUCIUS DELLE INDICAZIONI PER LA TRADUZIONE... CONOSCO L'INGLESE SOLO PER COSE ESTREMAMENTE ELEMENTARI!!!

cOSI' ANDRà MOLTO MEGLIO!

kISS :-*
Ombry
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luca1

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Re:ch e psilocibina. La mia sperimentazione.
« Risposta #17 il: Aprile 07, 2007, 18:23:58 Sab »
Anch'io ho assunto funghi allucinogeni ma solo a scopo ludico lo scorso anno a gennaio...la mia bestia nn è molto regolare xò di solito si sveglia intorno a febbraio.invece l'anno scorso solo qualche dolorino che assomigliva piu a ombra che ad attacco...fatto è che nella mia storia di ch questo intervallato dai funghi è stato il periodo di remissione piu lungo: 2anni e2mesi!

cmq condivido a pieno il p.s. di stek soprattutto xi punti 2e3...io stesso ho avuto una brutta esperienza anche xchè l'ho fatto con gente che nn conoscevo bene e...la mente è strana!!!
« Ultima modifica: Aprile 07, 2007, 18:26:46 Sab da luca1 »

Offline Lucius

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Re:ch e psilocibina. La mia sperimentazione.
« Risposta #18 il: Aprile 07, 2007, 20:37:51 Sab »
Grazie luca x aver aggiunto la tua testimonianza sull'efficacia di questa terapia.
Speriamo di riuscire a far partire uno studio anche in Italia al più presto...

Luciano Patrucco
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Offline dino

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Re:ch e psilocibina. La mia sperimentazione.
« Risposta #19 il: Aprile 07, 2007, 20:44:26 Sab »
ciao ale, sei accesa? ti mando un bacio!

Offline Ale dejan

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Re:ch e psilocibina. La mia sperimentazione.
« Risposta #20 il: Aprile 11, 2007, 09:53:19 Mer »
 kiss)

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Offline lussi

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Re:ch e psilocibina. La mia sperimentazione.
« Risposta #21 il: Agosto 10, 2008, 06:21:25 Dom »



NON RIESCO A TRADURRE

HELP
Decisamente da considerare un approfondimento...
 visti i risultati. L'ergotamina, l'Imigran, il Sansert, il Deseril agiscono in maniera simile sulla serotonina (o sui recettori di quest'ultima). Questi farmaci sono legali (non tutti), la psilocibina in Italia NON lo è. Questo non può e non deve escludere che si possa proporre lo studio di questa molecola sui sofferenti di CH. Ci devono essere tutti i "CRISMI" del caso però, evitare il fai da te.
Per qualsiasi informazione e/ o approfondimento visitate

www.clusterbusters.com

è in Inglese, volevo tradurre tutto, ma mi sono reso conto che è un'impresa più grande di me (il sito è enorme e contiene un "vangelo" di informazioni) non troverò mai il tempo di farlo.... ma se non conoscete l'inglese e vi accontentate di avere un'idea del lavorone che è stato fatto a riguardo.... ecco una piccola tip (consiglio):

1) andate su: http://babelfish.altavista.com

2) scrivete  http://www.clusterbusters.com nel SECONDO box di testo

3) selezionate la lingua "English to Italian" e cliccate su "Translate" per ottenere la traduzione dell'intero sito (certo non è proprio un'Italiano perfetto, ma qualcosa, con un po' di fantasia, si riesce a decifrare)
 ;)
Lussi

Skianta

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Re:ch e psilocibina. La mia sperimentazione.
« Risposta #22 il: Agosto 10, 2008, 11:05:36 Dom »
Da quello cbhe sono riuscito a leggere per lo psilocibe, ci sono diversi dosaggi definiti su tre livelli di approccio.

Un approccio medio forte è di tre grammi secchi.

Per LSD non lo so, tenterei con mezza dose "ricreativa".

Però mentre l'LSD nel mercato nero è trovabile, lo psilocibe decisamente è difficile.

Se riesci a fare un salto ad Amsterdam tutto è più facile, anche dal punto di vista dei rischi con la polizia.

Per provare lo psilocibe, non porti grossi problemi, è abbastanza blando, mentre per l'LSD devi assicurarti di avere una persona sana insieme a te. Gli effetti allucinogeni sono molto forti e durano molto tempo. Se lo fai in casa dai il bambino ai suoceri, non farlo in sua presenza, perchè le reazioni potrebbero essere da nulle (vivi tutto nella tua mente senza esternare le cose) a molto traumatizzanti per chi ti osserva.


Per usare queste sostanze è importante stare lontano dai triptani per almeno tre giorni; non so per quale motivo, ma fallo; il motivo potrebbe essere duplice, o che non funziona o che si sommano e creano danni.




NON RIESCO A TRADURRE

HELP
Decisamente da considerare un approfondimento...
 visti i risultati. L'ergotamina, l'Imigran, il Sansert, il Deseril agiscono in maniera simile sulla serotonina (o sui recettori di quest'ultima). Questi farmaci sono legali (non tutti), la psilocibina in Italia NON lo è. Questo non può e non deve escludere che si possa proporre lo studio di questa molecola sui sofferenti di CH. Ci devono essere tutti i "CRISMI" del caso però, evitare il fai da te.
Per qualsiasi informazione e/ o approfondimento visitate

www.clusterbusters.com

è in Inglese, volevo tradurre tutto, ma mi sono reso conto che è un'impresa più grande di me (il sito è enorme e contiene un "vangelo" di informazioni) non troverò mai il tempo di farlo.... ma se non conoscete l'inglese e vi accontentate di avere un'idea del lavorone che è stato fatto a riguardo.... ecco una piccola tip (consiglio):

1) andate su: http://babelfish.altavista.com

2) scrivete  http://www.clusterbusters.com nel SECONDO box di testo

3) selezionate la lingua "English to Italian" e cliccate su "Translate" per ottenere la traduzione dell'intero sito (certo non è proprio un'Italiano perfetto, ma qualcosa, con un po' di fantasia, si riesce a decifrare)
 ;)
« Ultima modifica: Agosto 10, 2008, 11:07:47 Dom da Skianta »

Skianta

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Re: ch e psilocibina. La mia sperimentazione.
« Risposta #23 il: Agosto 10, 2008, 15:30:57 Dom »
L'UOMO DELL'LSD:
ALBERT HOFMANN   

di Pierangelo Garzia
(Milano, Italia) Centro Studi e Ricerche sulla Psicofisiologia degli Stati di Coscienza
Tratto da ALTROVE # 1 (Annuario della Società Italiana per lo Studio degli Stati di Coscienza)
Editore NAUTILUS (TO - Italia)

LSD

 


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 Perché Albert Hofmann, lo scopritore delle proprietà psichedeliche dell'LSD, ha fatto tanto parlare di sé? Qual è il motivo per cui c'è un rinnovato interesse per questa sostanza che, nella storia e nella mitologia delle droghe occupa un posto del tutto particolare?
Hofmann è un personaggio che riunisce in sé varie caratteristiche che lo rendono affascinante e carismatico. E' uno scienziato dalle solidi basi in campo chimico e farmaceutico. E' un amante della cultura umanistica. E' un grande vecchio, saggio e dallo sguardo penetrante. E, naturalmente, è stato il primo uomo della nostra cultura e della nostra epoca a mettere piede sul pianeta interiore grazie a una sostanza sintetizzata in laboratorio, le cui origini nel mondo vegetale sono però conosciute dalla notte dei tempi. E' forse questa la ragione del rinnovato successo del personaggio Hofmann e del suo lavoro: egli rappresenta un punto di svolta per la nostra cultura, il simbolo vivente del fatto che l'uomo, in qualsiasi contesto si trovi, naturale o negli spazi di un asettico laboratorio chimico è comunque spinto ad andare oltre i confini del conosciuto, altrove, appunto, dal risaputo e dal codificato.
Fino a quel giorno di mezzo secolo fa (proprio quest'anno si è celebrata la ricorrenza della scoperta degli effetti dell'LSD) l'alterazione dello stato di coscienza era qualcosa che aveva a che fare con il retroterra magico-religioso, con il mondo dell'irrazionale, banditi, apparentemente in modo definitivo, dal mondo della scienza e della ricerca. Ecco, forse, uno degli elementi mitopoietici, direbbe Mircea Eliade, che hanno fatto della scoperta dell'LSD e della famosa pedalata in bicicletta durante la quale Hofmann iniziò a percepire i perturbanti effetti dell'allucinogeno, un mito dei nostri tempi. E' già una ideale scena da film, che un giorno verrà sicuramente realizzato.



Hofmann a 81 anni nel giardino della sua casa di Basilea (foto Christian Ratsch)
L'incontro tra la scienza e la magia, tra la fredda ragione e l'irrompere del mondo interiore. E tutto ciò per una sostanza penetrata accidentalmente, racconterà Hofmann, attraverso una lesione cutanea. Se il cervello e la coscienza potevano reagire in modo così rapido e sconvolgente sotto l'effetto di una sostanza entrata in circolo, era evidente che molte acquisizioni e molti concetti che fino a quel momento si erano accumulati sulla natura umana e sulle funzioni cerebrali, dovevano, in un certo senso, essere rivoluzionate. Ma le "rivoluzioni", specie quelle riguardanti gli stati di coscienza, nella nostra epoca che ha assunto lo stato di veglia come termine assoluto di riferimento, non possono essere qualcosa di indolore e che non assuma una connotazione ideologica.


E' stata definita la "rivoluzione psichedelica" quella innescata negli anni Sessanta dall'LSD: il suo uso divenne un fatto di massa, coincidente con i movimenti giovanili e studenteschi dei figli dei fiori, della controcultura. Chi oggi è intorno ai quarant'anni e ha respirato l'atmosfera della controcultura sa quale spinta al rinnovamento abbia rappresentato. Da una parte era il recupero di tutte quelle cose che la cultura ufficiale aveva bandito: il rapporto diretto con la natura, l'importanza dei sentimenti e delle emozioni, il vivere seguendo i ritmi naturali e non quelli della produttività industriale, l'uso di sostanze, come l'acido, in grado di portare altrove. Dall'altra era il creare arte, musica, scrittura, modi di vivere, che si differenziassero da quelli imposti dall'urbanizzazione e dalle leggi di mercato. L'LSD è entrato nella rivoluzione culturale degli anni Sessanta come la pasticca che poteva cortocircuitare i neuroni. E quindi dare una percezione diversa di se stessi e del mondo circostante, premessa per comportamenti e realizzazioni diversi dall'ordinario. Come a dire: da sempre l'uomo ha grosse difficoltà a cambiare la propria interiorità, il proprio agire, se non è aiutato da qualcosa, o addirittura "spinto" da qualcosa. Ma se è la sostanza, se è la pasticca anziché il sacerdote, il guru o lo psicoterapeuta a determinare diversi indirizzi nel pensiero e nell'azione dell'uomo, tutto ciò è qualcosa di duraturo o rappresenta soltanto una moda temporanea?



La molecola dell'LSD
La domanda è legittima e, del resto, Hofmann si è sempre dichiarato contrario ad un uso indiscriminato, di massa, dell'LSD. La ricerca richiede impegno, preparazione, maturità e dedizione, a maggior ragione la ricerca interiore. Quando affronta questo argomento Hofmann assume toni moralistici, ma il suo invito alla prudenza, al non gettare le perle ai porci, a non mettere in mano a chicchessia una sostanza così potente, non può non essere ascoltato. L'uso di massa dell'LSD ha del resto fatto sì che tale sostanza non potesse più rendersi disponibile neppure per i veri ricercatori, per gente come Grof ad esempio, che avevano da anni imparato ad impiegarla efficacemente in ambito psichiatrico e psicoterapeutico. E' dal 1968 che il Bureau of Narcotics and Dangerous Drugs ha classificato l'LSD come di nessuna utilità nel campo medico, e di conseguenza rendendolo illegale. Tutte le ricerche intraprese anche nell'ambito del processo creativo vennero interrotte drasticamente. Eppure qualcosa di fortemente interessante stava cominciando ad emergere, soprattutto dalle testimonianze di molti scrittori, pensatori, attori, artisti che avevano intrapreso una sperimentazione dell'LSD su se stessi. Nel 1986 lo psichiatra americano Oscar Janiger organizzò una mostra grafica di produzioni artistiche ottenute sotto l'effetto dell'LSD, in una sperimentazione condotta dal 1954 al 1962, e in quella occasione dichiarò: "Abbiamo solo graffiato la superficie dell'effetto degli stati di alterazione nel processo creativo. Sono studi che vanno ripresi perché di grande utilità medica e sociale, oltre che conoscitiva. Ora, dopo l'isteria degli anni Sessanta, il veto governativo e l'ostilità pubblica, è tempo di ricominciare seriamente. Senza scandali e senza sensazionalismi, perché il processo creativo è una delle più grandi funzioni dell'uomo". Senza fare l'apologia dell'LSD, sono in molti oggi a ritenere che questa ricerca, con le dovute cautele e i necessari controlli per qualsiasi ricerca di carattere psicofarmacologico, meriti di essere ripresa. Proprio perché c'è la profonda convinzione che dallo studio degli stati alterati e del loro rapporto con il processo creativo possano emergere importanti elementi ai fini del mantenimento o della riacquisizione della salute mentale. Se il cervello ha una attività per cui ogni notte trascorriamo almeno due ore in quello stato di alterazione della coscienza che chiamiamo sogno, evi-dentemente tali stati hanno una importante ragione di essere dal punto di vista biologico e evolutivo.



Hofmann ai tempi della scoperta dell'LSD
Hofmann ha definito l'LSD "il mio bambino difficile": è difficile, in effetti, far crescere la ricerca con una sostanza che, al suo apparire sulla scena del mondo occidentale, ha avuto così tali e tante implicazioni sociali. Bisognerebbe azzerare tutto e avere la maturità per ricominciare. Ed è ancora Hofmann l'uomo che dall'alto dei suoi quasi novant'anni è ancora pronto a riprendere le fila di questo discorso: per lui è come una seconda nascita scientifica e culturale. Com'è visto e interrogato oggi?
Albert Hofmann non ha nulla dell'attempato signore ottantasettenne che dovrebbe essere. Lo sguardo è fiero e diretto. Un sorriso enigmatico si accompagna ogni tanto ad un lampo degli occhi, come di chi ha più volte avuto accesso a visioni negate ai comuni mortali. Ha un timbro di voce deciso, profondo. Ascolta e risponde a domande che gli sono state fatte infinite volte con fare a volte bonario, a volte severo. Deve difendere la sua creatura, l'LSD, dalle semplificazioni, ma anche da chi vorrebbe farla diventare oggetto di volgare consumo, anziché l'equivalente sintetico delle "sostanze sacre" utilizzate dagli sciamani per accedere a dimensioni della conoscenza diverse dall'ordinario.
Hofmann è entrato nel dominio degli allucinogeni per caso e, in un certo senso, paradossalmente. Dal luogo più asettico che si possa immaginare - un laboratorio dell'industria farmaceutica Sandoz di Basilea - nel 1943 si è trovato incidentalmente a spiccare il volo verso quelle latitudini che fino a quel momento erano state dominio degli sciamani e degli uomini di magia, a seguito di una goccia di LSD cadutagli sul dito e assorbita attraverso la pelle.
"Improvvisamente mi sentii preso da uno strano stato di ebbrezza", scriveva Hofmann nei suoi appunti di laboratorio. "Il mondo esterno mi appariva come un sogno. Gli oggetti sembravano crescere di rilievo e assumere delle insolite dimensioni; e anche i colori si facevano più brillanti. Perfino l'autopercezione e il senso del tempo risultavano modificati".
Era l'inizio di una nuova avventura. Un'avventura scientifica e culturale che, probabilmente, al di là dei risvolti sociali dei decenni trascorsi, non siamo ancora in grado di valutare pienamente.


Basilea, 11 gennaio 2006: centesimo compleanno del Prof. Albert Hofmann (foto Erowid.org)
D. Prof. Hofmann, quale era l'obiettivo che si proponeva studiando l'LSD?

R. Avevo sintetizzato l'LSD alla ricerca di una sostanza che stimolasse il sistema circolatorio, in analogia con un'altra sostanza, la coramina, che è la dietilammide dell'acido nicotinico.

D. Il fatto di avere scoperto le proprietà allucinogene dell'LSD, che svolta ha comportato nei suoi studi?

R. Quindici anni dopo aver individuato le proprietà dell'LSD ho scoperto una sostanza in una pianta messicana che produceva effetti simili all'LSD, quindi la mia ricerca è proseguita nel campo di queste piante messicane. Ho trasferito le mie conoscenze, dallo studio della dietilammide dell'acido lisergico, alla ricerca sui principi attivi di queste piante messicane. Constatai che quanto avevo sintetizzato in laboratorio corrispondeva a ciò che esisteva già in natura, e che era stato utilizzato dai tempi più remoti a scopi magico-religiosi.

D. Come ha scoperto gli effetti psichedelici dell'LSD?

R. L'LSD era nelle mani dei farmacologi già da cinque anni, ma non si erano accorti delle sue proprietà sulla coscienza. lo stavo lavorando alla seconda sintesi di questa sostanza, a stretto contatto di essa. E' stato allora che una goccia mi è caduta su un dito e probabilmente è penetrata attraverso un taglio che mi ero fatto in precedenza. Così mi sono accorto degli straordinari effetti psichici di questa sostanza. È avvenuto per caso.

D. Come la scoperta della penicillina...

R. Sì, per caso, anche se la cosa poi non è stata così immediata. Maneggiavo numerose sostanze, per cui ho dovuto pianificare una ricerca sistematica per individuare esattamente quale di esse mi avesse procurato quell'effetto.

D. Potrebbe descrivere le prime sensazioni che ebbe nel venire a contatto diretto con l'LSD?

R. Si ha un diverso contatto con la realtà. Ma è difficile da descrivere. Così come se si tentasse di spiegare a un cieco com'è il rosso o come sono fatti i colori. Bisogna averlo vissuto. Le sensazioni tattili , visive, del gusto, dell'udito o dell'odorato hanno un altro contatto con la realtà. Tutti i sensi sono stimolati. Si ha un'altra coscienza del proprio io.

D. L'LSD ha avuto un grosso impatto sulla società. Come ha vissuto questo risvolto della sua scoperta?

R. Ho provato due sentimenti contrastanti. Da un lato c'era la soddisfazione di aver scoperto una sostanza rivelatasi utile come strumento terapeutico in campo psichiatrico. Dall'altro sono invece rimasto deluso e amareggiato dall'uso che è stato fatto dell'LSD da parte di persone fuori dall'ambito medico psichiatrico. Ho provato amarezza riflettendo soprattutto su come venivano utilizzate le piante allucinogene dagli sciamani. Era lo sciamano, l'uomo di sapienza, che poteva utilizzare la pianta delle visioni, e non la persona comune. Mentre da noi sono state le persone meno sapienti ad avere avuto accesso alla sostanza, finendo per usarla male o addirittura abusarne, invece di lasciarne l'impiego limitato allo psichiatra, che è lo "sciamano" della nostra società. Ne è conseguito che dalla fine degli anni Sessanta l'impiego dell'LSD è vietato anche in medicina, proprio a causa dell'abuso che è stato fatto da persone non competenti.


(foto Erowid.org)
D. Da un punto di vista farmacologico, quali sono gli effetti indesiderati dell'LSD?

R. L'LSD non provoca dipendenza e non ha effetti collaterali di tipo tossico. Bisogna prestare attenzione al fatto che provoca una esperienza psichica molto profonda, cosa che può disturbare l'equilibrio psichico di una persona psicotica o prepsicotica.

D. Ciò che è accaduto all'LSD mi sembra tipico della nostra società: un consumo per la ricerca del piacere e non per investigare altre modalità di conoscenza.

R. L'LSD appartiene al gruppo delle sostanze "sacre" utilizzate dagli indigeni per scopi spirituali. Queste sostanze vengono utilizzate per motivi religiosi, all'interno di gruppi rituali. Anche dal punto di vista chimico l'LSD è imparentato con l'ololiuqui, la pianta magica degli Aztechi. L'uso di massa che se ne è fatto, è l'esatto contrario della dimensione in cui si dovrebbe collocare.

D. Lei ha definito l'LSD "il mio bambino difficile". Perché?

R. È la stessa cosa che si verifica con un bambino molto dotato: la sua intelligenza può essere usata bene o male. L'LSD è come un bambino intelligente, ma va seguito, va tenuto d'occhio. Affinché non procuri danni anziché benefici. Come per tutte le doti di un certo livello, si possono realizzare cose magnifiche o cose terribili. Tutto sta all'uso che se ne fa.

D. Perché tanti scrittori, artisti e scienziati sono stati attratti dall'esperienza con l'LSD?

R. È il desiderio di ogni uomo, in particolare dei più dotati, quello di poter vivere un'esperienza diversa. Di poter uscire dalla propria realtà almeno una volta.

D. Qualcuno ha sostenuto che l'LSD può far compiere delle esperienze di tipo "paranormale". Lei cosa ne pensa?

R. Può far compiere delle esperienze oniroidi, simili al sogno, ma non paranormali. L'LSD tira fuori quello che uno ha già dentro di sé. Niente di ciò che si può esperire è "paranormale".

D. In definitiva, professor Hofmann, oltre che nel campo psichiatrico, lei giustifica l'uso dell'LSD nell'innescare il processo creativo, nella ricerca interiore?

R. L'uso controllato. Ripeto: è uno psicofarmaco, una sostanza molto potente, e quindi bisogna fare molta attenzione.

 

di Pierangelo Garzia (Milano, Italia) Centro Studi e Ricerche sulla Psicofisiologia degli Stati di Coscienza

 

Articolo tratto da ALTROVE # 1 (Annuario della Società Italiana per lo Studio degli Stati di Coscienza)
Editore NAUTILUS (TO - Italia)
 

Skianta

  • Visitatore
Re: ch e psilocibina. La mia sperimentazione.
« Risposta #24 il: Agosto 10, 2008, 15:43:18 Dom »
Dosi riportate sul sito clusterbusters

Oral LSD Dosages
Threshold 20 ug
Light 25 - 75 ug
Common 50 - 150 ug
Strong 150 - 400 ug
Heavy 400 + ug
LD50 (Lethal Dose*) 12,000 ug

Skianta

  • Visitatore
Re: ch e psilocibina. La mia sperimentazione.
« Risposta #25 il: Agosto 10, 2008, 15:44:43 Dom »
Dosi riportate sul sito clusterbusters


Oral P. cubensis Dosages
Threshold .25 g 1/100 oz
Light .25 - 1 g 1/100 - 1/28oz
Common 1 - 2.5 g 1/28 - 1/10oz
Strong 2.5 - 5 g 1/10 - 1/6oz
Heavy 5 + g 1/4oz +

Skianta

  • Visitatore
Re: ch e psilocibina. La mia sperimentazione.
« Risposta #26 il: Agosto 10, 2008, 16:06:29 Dom »
a cura del dott. Claudio Italiano, ex dirigente medico del SER.T.

Sotto questo termine vanno inserite sostanze che determinano alterazioni sensorie della vista, dell’udito e della percezione della persona in genere, con la differenza che, rispetto alle allucinazioni ed illusioni sensoriali del soggetto schizofrenico, il tossicodipendente correla queste sensazioni alla droga e le apprezza. Si definiscono sostanze allucinogene quelle droghe che danno sinestesia (dal greco siun estesis= sensazione di sommazione), overflow, cioè sensazione palpabile, vivida; vi rientrano droghe diverse, dalla formula chimica più disparata: LSD o dietilamide dell’acido lisergico, DMT o dimetil triptamina, fenciclidina o "polvere degli angeli", MDMA o metilen diammino metamfetamina, mescalina, perfino la marijuana. Il soggetto che assume allucinogeno avrà, perciò, sinestesia, la musica sarà avvertita con maggiore intensità, i suoni sono palpabili, vi sarà "after imagine", immagine residua, cioè rimane sulla retina una immagine fissa, come nello stop di un videoregistratore; tuttavia se LSD aumenta la capacità introspettiva ed è una droga mistica, fenciclidina ha un’azione euforizzante, porta ad un aumento dell’eccitabilità del paziente, cosicchè il soggetto va incontro a crisi maniacali; chi usa LSD? LSD ha una storia antica, era alla base dei riti degli antichi Eleusiniani e del fuoco di S.Antonio nel Medio Evo o malattia nota come "ergotismo". Infatti l’ingestione di grano o di farinacei ammuffiti era causa della malattia nel pellegrino che si cibava di farinacei infestati dalla claviceps purpurea, una sorta di muffa che parassitava i cereali e conferiva l’aspetto corneo. Dalla Claviceps purpurea nel 1943, Hoffman, un chimico tedesco riuscì ad isolare diverse sostanze farmacologicamente attive: istamina, Acetilcolina, alcaloide della belladonna, la nichetamide o coramina, la dietilamide dell’acido lisergico o LSD. Hoffman cercava farmaci analettici e sperimentò gli effetti psichedelici dell’LSD il 16.4.43. Egli scrive: "Mentre mi trovavo in laboratorio, fui colto da una sensazione particolare di vertigine e di irrequitezza. Gli oggetti, così cominciarono ad apparirmi otticamente distorti....mi trovavo in una stato onirico (di sogno) ...la luce era intensa (overflow)....ad occhi chiusi percepivo visioni di straordinaria plasticità e colore che mi venivano incontro come in un caleidoscopio...." .

LSD non dà dipendenza, ma può dare tolleranza; l’uso è intermittente e l’effetto è breve; l’unico problema è il "bad trip", o cattivo viaggio; "Lucy in the sky with diamonds (Beatles, 68), luci nel cielo di diamante, "Shine on your crazy diamond", Pink Floid, droghe da discoteca. Negli ultimi tempi c’è stato un aumento nel sequestro tra il 1994 e 95 del 25%; è stata nel passato la droga degli anni ‘60 dei "teen agers", droga dell’introspezione, oggi non è più accettata perchè i ragazzi vanno alla ricerca della miglior performance. Il consumatore di LSD ha un’età di 25-35 anni ed appartiene a gruppi socio-economici molto elevati. Ha un interesse per le variazioni percettive, è interessato per ragioni mistiche, per la profondità delle sensazioni. LSD è la droga meno adulterata, gli adulteranti sono zucchero e caffeina, stricnina, fenciclidina, cocaina. E’ inodore, insapore e incolore e si presenta sotto forma di polvere, gocce evaporate su filtri, capsule, compresse, tavolette di gelatina, cubi di zucchero; nomi da strada--> gocce blu, "bestia", "sunshine", fantasma, falco. E’ stata utilizzata sperimentalmente nell’alcolismo, autismo, neurosi, disfunzioni della sfera sessuale, dolore dei pazienti terminali. Non è stata però dimostrata alcuna efficacia in nessuna di queste patologie.

Caratteristiche dell’abuso.

-LSD è somministrata per via orale. Le vie nasali, polmonari ed endovenosa sono usate raramente. L’uso intermittente piuttosto che intenso e continuo, dà il fenomeno della tolleranza per desensibilizzazione del recettore (fenomeno della down regulation recettoriale);

-Assenza di segni fisici dovuti a s. da astinenza;

-LSD può essere lo stimolo per altri abusi

Farmacocinetica.

Assorbimento : ottimo per via orale, buono per via nasale, snorting. Azione dopo 5-10 minuti; effetti psichedelici dopo 15-20 minuti; Livelli di picco dopo 1-3 ore; si ritrova nel S.Limbico, reticolare, area visiva, polmonare; è idrolizzata nel fegato in 2 oxy-LSD e coniugata con ac. glucuronico; è escreta con le urine per il 20% e per l’80% con le feci. Tossicità: dose minima efficace 25 mcg; dose psichedelica 100-700 mcg, dose da strada 50-100 mcg. Dosi maggiori a 30 mcg /Kg peso possono dare bud trip (cattivo viaggio), depersonalizzazione della percezione del reale, flash bck e bad trip possono aversi con dosaggi uguali di LSD.

Mecc. azione-----> Vie serotoninergiche centrali implicate nel meccanismo d’azione; esse originano nei nuclei del rafe e vanno al talamo, striato ecc e vanno alla corteccia visiva. Le vie serotoninergiche sono coinvolte nei meccanismi dell’ansietà e del panico, il "bad trip" in sostanza è un attacco di panico, dovuto al fatto che il sistema avversivo della paura funziona col stimolazione serotoninergica.. I recettori del s. serotoninergico sono da 8 a 10 tipi, divisi in pre e post-sinaptici 5HT1, 5HT3, 5HT4 ecc. Si ipotizza che LSD possa antagonizzare i recettori 5HT2; oggi sappiamo che si tratta di un agonista parziale e da risposta parziale, anche sui recettori 5HT1 A e sui 5HT2 sottotipo A. Per es. può dare attacco di panico perchè agisce sul recettore 5HT1, la cui neurotrasmissione è data dalla serotonina. Si attivano i recettori 5HT1 C e 5HT1A del nucleo dorsale del rafe e inibizione del release di 5HT e 5HT2. Si avrà globalmente una inibizione del tono serotoninenrgico del SNC; Si avrà ancora midriasi con aumento di temperatura corporea, normale P.A., piloerezione, contrazione uterina, contrazione della muscolatura liscia bronchiale, salivazione, lacrimazione, nausea e vomito.

 
LSD (effetti psicomimetici, alterazioni percettive, erronea rappresentazione degli stimoli sensoriali; prolungamento delle immagini residue: le superfici piane appaiono ondulate e profonde; Illusioni visive non allucinazioni, i colori sono "uditi" e viceversa i suoni. Effetti psicomimetici: alterazione dell’immagine corporea, incapacità di esprimere pensieri concreti, i soggetti sono calmi, passivi, presentano labilità del tono dell’umore: euforia o depressione, ridotta attività sessuale, catatonia Attivazione della via dopaminomimetica, non c’è sindrome di astinenza ma ci può essere tolleranza per blocco dei sistemi di trasduzione del messaggio ad opera della G protein.

*Problema del bad trip, o cattivo viaggio: attacco acuto di panico, specie nei bimbi, tachicardia, tachipnea, illusioni,visive, ansia, tremori, terrore, disturbi del pensiero, distorsioni percettive. La risoluzione della crisi si ottiene in 6-12 ore.Altro problema è il flashback, ossia la ricomparsa degli effetti psicologici al di là dell’abuso. Complicanze: spasmi delle arterie cerebrali, del sifone carotideo, insuff. renale, morte, coma, alterazioni del sangue. In caso di sovradosaggio: impiego di carbone attivo nello stomaco per decontaminazione gastrica, diazepam i.v. fino a 20 mg, aloperidolo,in caso di psicosi acuta, fenotiazine, sali di litio, inibitori delle MAO, ritanserina. Terapia dei flashback: psicoterapia, benzodiazepine, aloperidolo, fenitoina, evitare stress e fattori precipitanti.

Sul pensiero* si riduce la capacità di associazione, incapacità ad esprime pensieri coerenti, tests mentali di intelligenza alterati; sul comportamento avremo variazioni del comportamento, il paziente si controlla bene, è calmo, passivo e concentrato; può aversi ostilità, labilità del tono dell’umore, riduzione dell’impulso sessuale.

Sullo schema del drug-seeking-behavour di cui alla lezione sui modelli animali, LSD non dà effetti di rinforzo positivi, cosa che invece avviene per cocaina, fenciclidina, eroina, come abbiamo visto nello studio del "place preference" (vedi lezione precedente). Invece ha un effetto discriminante positivo che si studia col paradigma della ricompensa, con l’animale che quando vede la luce assume il cibo.

BAD TRIP: attacco acuto di panico, specie nei bambini che assumono la droga per errore (stelline di Natale!) con tachicardia, tachipnea, diaforesi, illusioni visive, ansietà acuta, terrore profondo (avversive, brain sistem), disturbi del pensiero, distorsione percettiva, irrigidimento muscolare, tremore. LSD può produrre psicosi tossica, allucinazioni visive indistinguibili dalle immagini reali, alterazioni delle funzioni intellettive, disfunzione cerebrale organica.

 
FLASH BACK, ossia ricomparsa (15-71% dei casi) degli effetti psicologici del farmaco che compaiono dopo un periodo di normalità, con alterazioni visive e modificazione dello schema corporeo, per stimolazione del nucleo genicolato laterale e della corteccia visiva, entrambi implicati nella percezione delle immagini.

Terapia: nell’intossicazione acuta, Neurolettici, aloperidolo, fenotiazine, litio, inibitori delle MAO, 5HTP, ritanserina.

Differenza con fenciclidina o polvere degli angeli; essa è stata usata nella anestesia dissociativa; al risveglio però il paziente ha alterazioni psicotiche e comportamentali. La fenciclidina ha caratteristiche diverse rispetto ad LSD; mentre chi assume LSD è self controlled, chi prende fenciclidina è euforico ed eccitato, maniacale fino a divetare francaneìmente psicotico (omicidi). Inoltre fenciclidina agisce sui recettori per il glutamato, recettori eccitatori dell’apprendimento.

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Re: ch e psilocibina. La mia sperimentazione.
« Risposta #27 il: Settembre 08, 2008, 22:10:40 Lun »
ci si fa sempre condizionare da quello che si legge o si ha davanti e non vorrei trarre nessuna conclusione affrettata, tra l'altro non sono ancora certo di essere grappolè, ma mi vine da pensare.. insomma a "pata verta":  io le prime avvisaglie di questa cosa le ho avute intorno ai 16/17 anni e pensando fosse legato al mal di denti da chi vado? da un dentista che mi ottura un dente, il male continua e, ora non posso ricordare come foserro gli attacchi, ma dopo un po' di tempo mi spunta qualcosa sulla gengiva .. torno dal dentista mi riapre pulisce.. stura, ma non si giunge ad una soluzione.. l'infermiera mi parla di possibile infiammazione del trigemio di cui soffre anche lei.. ah ! dico io.. nei circa 23 anni succesivi, durante i quali ho ancora avuto dei periodi in cui mi si "infiammava il trigemio" ma in maniera decisamente blanda rispetto agli ultimi due possibili grappoli, tra le tante schifezze prese per innumerevoli vie (me mancavano solo le supposte.. ghgh ), ho sicuramente preso tutti gli anni più volte l'anno delle dosi di estratto delle muffe della segale cornuta leggi lsd... 5 / 6 anni fa scopro di avere un epatice c che mi portavo dietro da una vita.. mollo tutto il ricreativo che continuavo ad usare (le cacca veramente tossica l'avevo già mollata da una 20anni)  mi curo con le punture di interferone associate a ribavirina..una mazzata di cura con scompensi anche psichici .. verso la fine della terapia ultradebilitato e  depresso..BANG !! arriva il grappolo vero stavolta .. è andato avanti un mesetto, credo, non ho tenuto nessun 'diario' pensando che la debilitazione fosse dovuta alla cura e al solito trigemio che si infiammava in maniera molto più violenta.. (ricordo anche di essere capitato sul vostro forum).. ma una volta terminata la terapia, scomparso il dolore della danza del dannato notturno, e visto soprattutto che ero riuscito ad annullare la presenza del virus dell epa c già con il primo ciclo di punture e pasticche (180 intramuscuscolari e quasi un etto di ribavirina .. azz !!).. ho messo tutti i ricordi nel cestino.. ora dopo 3 anni circa.. al ritono da un viagio di due mesi con uno s-fuso orario di 5 ore e una tosse cattiva che mi ha accompagnato nell'ultima parte del viaggio fino al rientro, e forse anche un problema di pressurizzazione sull'aereo.. mi ritrovo devastato da questo possibile grappolo..