Autore Topic: Se qualcuno ha ancora dei dubbi sulla sua cefalea (è abbastanza lungo)  (Letto 4345 volte)

Offline Giuseppe Marrocco

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Cefalea a grappolo: sintomi, cura e prevenzione
Ultimo Aggiornamento: 463 giorni

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•   Introduzione
•   Cause
•   Sintomi
•   Quando chiamare il medico
•   Diagnosi
•   Cura
•   Prevenzione

Introduzione
La cefalea a grappolo è uno dei tipi di cefalea più dolorosi. Una delle particolarità della cefalea a grappolo è il fatto che gli attacchi si ripetono ciclicamente seguendo sempre lo stesso schema, dando luogo ai cosiddetti “grappoli” (in inglese “cluster”).
I grappoli, cioè i periodi in cui gli attacchi sono più frequenti e intensi, di solito hanno una durata che può variare da alcune settimane ad alcuni mesi ed in genere sono seguiti da periodi di remissione, in cui gli attacchi di mal di testacessano completamente. Lo schema degli attacchi varia da persona a persona, ma la maggior parte dei pazienti riferisce che i grappoli si verificano una o due volte all’anno. Durante i periodi di remissione non si verifica alcun attacco di emicrania per mesi o a volte addirittura per anni.
Fortunatamente la cefalea a grappolo è rara e non mette in pericolo la vita del paziente. Le terapie sono in grado di diminuire la durata degli attacchi e di renderli meno gravi, inoltre le terapie preventive possono ridurre il numero di attacchi di mal di testa.
Cause
La causa della cefalea a grappolo non è nota con certezza, ma probabilmente il malfunzionamento dell’ipotalamo può giocare un ruolo importante. Gli attacchi di solito si verificano con estrema regolarità nell’arco delle 24 ore e il ciclo dei grappoli normalmente è stagionale. Queste ricorrenze suggeriscono che potrebbe essere coinvolto l’orologio biologico del nostro organismo. Negli esseri umani l’orologio biologico ha sede proprio nell’ipotalamo, che si trova dentro il cervello, al centro della testa. Il malfunzionamento dell’ipotalamo potrebbe spiegare la natura ricorrente e ciclica della cefalea a grappolo. Le ricerche hanno dimostrato che durante gli episodi di cefalea a grappolo l’attività dell’ipotalamo è maggiore del solito.
Tra gli altri fattori che potrebbero essere connessi con l’insorgenza della cefalea a grappolo ricordiamo:
•   Fattori ormonali. Durante i grappoli, nei pazienti colpiti si verifica un aumento dei livelli di alcuni ormoni, come la melatonina e il cortisolo.
•   Squilibri dei neurotrasmettitori. I cambiamenti dei livelli di alcuni neurotrasmettitori (le sostanze chimiche che, come la serotonina, trasportano gli impulsi nervosi) potrebbero essere connessi alla comparsa della cefalea a grappolo.
Diversamente dall’emicrania e dalla cefalea tensiva, la cefalea a grappolo in genere non è collegata a fattori scatenanti come l’alimentazione, gli squilibri ormonali o lo stress. Però, una volta che il grappolo inizia, il consumo di alcool, anche in piccole quantità, può scatenare quasi immediatamente un mal di testa acuto. Proprio per questo, molte persone affette da cefalea a grappolo preferiscono evitare l’alcool per l’intera durata del grappolo. Tra gli altri fattori scatenanti ricordiamo l’uso di determinati farmaci come la nitroglicerina, usata nella terapia delle patologie cardiache.
Fattori di rischio
Tra i fattori di rischio per la cefalea a grappolo, ricordiamo:
•   Il sesso. L’incidenza della cefalea a grappolo è maggiore tra gli uomini.
•   L’età. La maggior parte delle persone che soffrono di cefalea a grappolo, sperimenta per la prima volta il disturbo poco prima dei trent’anni, ma questo tipo di mal di testa può fare la sua comparsa a qualsiasi età.
•   Il fumo. Tra i pazienti che soffrono di cefalea a grappolo molti sono fumatori.
•   Il consumo di alcool. L’alcool può scatenare un attacco se già siete a rischio per quanto riguarda la cefalea a grappolo.
•   La famigliarità. Se un genitore o un fratello hanno sofferto in passato di cefalea a grappolo, avete maggiori probabilità di soffrire dello stesso disturbo.
Sintomi
La cefalea a grappolo compare all’improvviso, di solito senza alcun segno premonitore. Tra i sintomi tipici ricordiamo:
•   Dolore lancinante: normalmente colpisce l’occhio o la zona circostante, ma si può irradiare a diverse parti del volto, della testa, del collo e delle spalle.
•   Dolore unilaterale.
•   Irrequietezza.
•   Lacrimazione copiosa.
•   Rossore dell’occhio dal lato colpito.
•   Naso chiuso o che cola, solo dalla narice dal lato colpito.
•   Pallore o sudorazione in viso.
•   Gonfiore intorno all’occhio del lato colpito.
•   Diminuzione del diametro della pupilla.
•   Edema palpebrale.
Il mal di testa causato dalla cefalea a grappolo spesso è descritto come penetrante o acuto, oppure come un forte bruciore. Chi è affetto da questo disturbo afferma che il dolore assomiglia a una pugnalata rovente nell’occhio ed è come se l’occhio venisse strappato via dall’orbita. Durante un attacco di cefalea a grappolo il paziente è irrequieto: preferisce camminare o stare a dondolarsi sulla sedia tentando di alleviare il dolore. Diversamente dai pazienti affetti da emicrania chi è colpito dalla cefalea a grappolo di solito evita di sdraiarsi durante l’attacco, perché in questa posizione il dolore sembra maggiore.
La cefalea a grappolo può anche provocare sintomi simili a quelli dell’emicrania, come la nausea, la sensibilità alla luce e ai rumori e l’aura.
Caratteristiche dei grappoli
I grappoli normalmente durano da una settimana a 12 settimane. La data d’inizio e la durata di ciascun grappolo possono essere costanti nel tempo: ad esempio i grappoli possono avere cadenza stagionale e verificarsi ogni primavera oppure ogni autunno.
Nella maggior parte delle persone la cefalea a grappolo è episodica, cioè gli attacchi si verificano per un periodo variabile da una settimana a un anno, seguiti da un periodo di remissione che può durare fino a sei, dodici mesi, prima che inizi il grappolo successivo. Gli attacchi diventano cronici, invece, se si protraggono per più di un anno o se il periodo di remissione è inferiore al mese.
Durante i grappoli:
•   Il mal di testa di solito compare tutti i giorni, in alcuni casi anche diverse volte al giorno.
•   Il singolo attacco può durare da 15 minuti a tre ore.
•   Gli attacchi spesso iniziano in un momento ben preciso nell’arco delle 24 ore.
•   La maggior parte degli attacchi si verifica tra le nove del mattino e le nove di sera
•   Il dolore normalmente sparisce improvvisamente com’è iniziato e la sua intensità diminuisce rapidamente. Dopo gli attacchi la maggior parte delle persone non avverte più alcun dolore, ma si sente esausta.
Quando chiamare il medico
Se avete iniziato a soffrire di cefalea a grappolo solo di recente, andate immediatamente dal medico per escludere la presenza di altre patologie e scoprire qual è la terapia più efficace nel vostro caso. Il mal di testa, anche quando è molto intenso, di solito non è un sintomo di un altro disturbo, ma in alcuni casi può indicare una grave patologia nascosta, come un tumore al cervello o la rottura di un vaso sanguigno già indebolito (aneurisma). Inoltre vi consigliamo di consultare il vostro medico se avete sofferto di mal di testa in passato, ma i sintomi sono cambiati oppure se lo schema degli attacchi si modifica all’improvviso.
Andate subito dal medico o al pronto soccorso se avvertite uno di questi sintomi:
•   Mal di testa intenso e improvviso, che si presenta come un fulmine a ciel sereno;
•   Mal di testa accompagnato da febbre, torcicollo, confusione mentale,convulsioni, intorpidimento e difficoltà di parola: può essere sintomo di problemi di diversa natura come infarto, meningite, encefalite o tumore al cervello
•   Mal di testa dopo un colpo alla testa, soprattutto se va peggiorando;
•   Mal di testa improvviso e molto intenso, diverso da quello a cui siete abituati o di cui avete sofferto in passato
Diagnosi
Il primo dottore che vi visiterà probabilmente sarà il vostro medico di famiglia, se lo ritiene necessario potrà indirizzarvi presso un neurologo, un medico specializzato nei disturbi del sistema nervoso come il mal di testa.
Le visite possono essere brevi e spesso gli argomenti da affrontare sono molti, quindi vi consigliamo di prepararvi in anticipo per la visita. Ecco alcune informazioni che vi aiuteranno a prepararvi e vi daranno un’idea delle domande che il medico potrà rivolgervi.
Che cosa fare
Scrivete tutti i sintomi di cui soffrite, inclusi quelli che apparentemente non hanno nulla a che vedere con il motivo della visita. Cercate di tenere nota dei momenti in cui soffrite di mal di testa, della durata degli attacchi e di che cosa state facendo nel momento in cui l’attacco inizia.
Scrivete tutte le informazioni personali più importanti, come ad esempio i motivi di stress principali o i cambiamenti recenti nella vostra vita.
Fate un elenco di tutti i farmaci e di tutti gli integratori e farmaci erboristici che state assumendo e presentatelo al medico.
Preparate un elenco di domande da porre al medico.
Il tempo della visita è limitato, quindi preparare in anticipo un elenco di domande vi aiuterà a sfruttare al meglio il tempo disponibile. Elencatele dalla più importante alla meno importante, nel caso il tempo non fosse sufficiente. Per la cefalea a grappolo, tra le domande fondamentali da porre al medico troviamo:
1.   Qual è la causa più probabile dei miei sintomi?
2.   Ci sono altre cause possibili?
3.   A quali esami mi devo sottoporre? Servono per escludere qualche altra patologia?
4.   Il mio disturbo è temporaneo o cronico?
5.   Come posso curarmi? Quale terapia mi consiglia?
6.   Quali sono le alternative all’approccio che lei mi consiglia?
7.   Ho questi altri problemi di salute. Qual è il modo migliore per gestirli se soffro anche di mal di testa?
8.   Devo seguire regole o restrizioni particolari?
9.   Devo farmi visitare da uno specialista?
10.   C’è un’alternativa generica al farmaco che mi ha prescritto?
11.   Quali sono gli effetti collaterali più frequenti del farmaco che mi ha prescritto?
12.   Ha dei depliant o del materiale in consultazione? Quali siti web mi consiglia di consultare?
Oltre alle domande che vi siete preparati, non esitate a porne altre durante la visita quando non qualcosa non vi è chiaro.
Che cosa farà il medico
Probabilmente il medico vi porrà molte domande. Rispondere potrà occupare il tempo che avevate pensato di dedicare a punti per voi più importanti. Il medico potrà chiedervi:
1.   Quando sono comparsi i sintomi?
2.   I suoi sintomi sono cronici o si presentano di tanto in tanto?
3.   I sintomi tendono a ripresentarsi sempre nello stesso orario? Si verificano sempre nella stessa stagione?
4.   L’alcool sembra in qualche modo provocare il mal di testa?
5.   Il mal di testa è intenso o sopportabile?
6.   C’è qualcosa in grado di alleviare i sintomi?
7.   C’è qualcosa in grado di peggiorare i sintomi?
Esami e diagnosi
La cefalea a grappolo è riconoscibile dal tipo di dolore dallo schema di attacchi. La diagnosi dipende dalla vostra descrizione degli attacchi, soprattutto dal tipo di dolore che descrivete, dalla zona colpita e dalla gravità del mal di testa e dei sintomi collegati. Anche la frequenza e la durata del mal di testa sono fattori importanti.
Se soffrite di mal di testa cronico o ricorrente, il vostro medico cercherà di determinare il tipo e la causa del disturbo usando questi approcci diagnostici:
•   Esame neurologico. L’esame neurologico può aiutare il vostro medico a scoprire se la cefalea a grappolo provoca sintomi fisici. In alcuni casi la pupilla può avere diametro minore del normale, oppure si può verificare un edema palpebrale, anche tra un attacco e l’altro.
•   Tecniche di imaging. Se gli attacchi di mal di testa sono insoliti o più complicati del normale, il medico può prescrivervi degli esami volti a escludere le cause più gravi del mal di testa, come il tumore o l’aneurisma. Le due tecniche di imaging più usate sono la tomografia computerizzata (TAC) e la risonanza magnetica (MRI). La tomografia computerizzata usa una serie di raggi X diretti dal computer per elaborare un’immagine globale del cervello. La risonanza magnetica, invece, non usa i raggi X, ma una combinazione di campo magnetico, onde radio e tecnologie computerizzate che produce immagini molto nitide.
Il diario del mal di testa
Una delle cose più utili che possiate fare è tenere un diario del mal di testa per almeno due mesi: di ogni attacco annotate le informazioni seguenti:
1.   Descrizione del dolore,
2.   Gravità del dolore,
3.   Zona in cui si manifesta,
4.   Durata dell’attacco,
5.   Farmaci che state assumendo,
6.   Ora,
7.   Che cosa stavate facendo quando l’attacco è iniziato,
8.   Che cosa avete mangiato o bevuto prima dell’attacco.
Il diario del mal di testa può offrirvi indizi importanti che aiuteranno il vostro medico a diagnosticare il tipo di mal di testa e a scoprirne i possibili fattori scatenanti.
Cura e terapia
Non esiste alcuna cura per la cefalea a grappolo, lo scopo della terapia è quello di cercare di diminuire la gravità del dolore e la durata dei grappoli di mal di testa.
Il dolore provocato dalla cefalea a grappolo si manifesta all’improvviso e può scomparire in brevissimo tempo, quindi gli analgesici da banco come l’aspirina o l’ibuprofene (Moment®, Antalgil®, …) raramente sono efficaci, perchè il mal di testa normalmente scompare prima che il farmaco faccia effetto. Fortunatamente altri tipi di terapia sintomatica possono alleviare in qualche modo il dolore, la terapia della cefalea a grappolo si concentra soprattutto sulla prevenzione e la gamma di opzioni terapeutiche in questo senso è molto ampia.
Terapia sintomatica
Tra i farmaci ad azione rapida che il vostro medico vi potrà prescrivere ricordiamo:
•   Ossigeno. Inalare per breve tempo una piccola quantità di ossigeno puro attraverso una maschera, alla velocità di 7, 10 litri al minuto, si rivela davvero efficace per la maggior parte dei pazienti. Gli effetti di questa terapia, sicura e poco costosa, possono essere avvertiti già dopo 15 minuti. Lo svantaggio principale dell’ossigeno è il fatto che dovete sempre portare con voi la bombola e la valvola, e questo rende la terapia scomoda e a volte impossibile da seguire. Sono in commercio bombolette portatili, più piccole, ma alcuni pazienti le trovano comunque poco pratiche. A volte l’ossigeno non è in grado di impedire l’attacco, e si limita a rinviarlo: il mal di testa, quindi, potrebbe ripresentarsi.
•   Triptani. La forma iniettabile del sumatriptan (Imigran®), usata di solito per curare l’emicrania, può anche essere efficace come terapia sintomatica per la cefalea a grappolo. Alcuni pazienti possono vedere alleviati i loro sintomi anche usando lo spray nasale, ma nella maggior parte delle persone l’iniezione si rivela più efficace. Il sumatriptan non è consigliato se soffrite di ipertensione non curata o di ischemia cardiaca. Anche un altro farmaco a base di triptano, lo zolmitriptan (Zomig®), può essere assunto sotto forma di spray nasale per alleviare la cefalea a grappolo. Questo farmaco può essere utile se non riuscite a tollerare le terapie sintomatiche di altro genere.
•   Diidroergotamina. Questo farmaco derivato è in commercio sotto forma di fiale iniettabili per endovena oppure come spray nasale. La diidroergotamina (Diidergot®, Seglor®) è un antidolorifico efficace per alcuni pazienti affetti da cefalea a grappolo. Se vi verrà somministrato per endovena, dovrete andare in ospedale o in ambulatorio per farvi fare la flebo. La forma inalatoria di questo farmaco fa effetto più lentamente.
•   Octreotide (Sandostatin®). Questo farmaco, una forma iniettabile dell’ormone somatostatina ottenuta per sintesi, è una terapia efficace per la cefalea a grappolo: non è controindicato in caso di ipertensione e di ischemia cardiaca.
•   Anestetici locali. L’effetto anestetico dei farmaci come la lidocaina (Xylocaina®), può rivelarsi efficace contro il dolore causato dalla cefalea a grappolo, se i farmaci vengono usati sotto forma di gocce nasali.
Soluzioni chirurgiche
L’intervento chirurgico è consigliabile solo in alcuni casi, cioè per le persone affette da cefalea a grappolo cronica che non risponde alle terapie aggressive o per quei pazienti che non tollerano i farmaci o gli effetti collaterali. I candidati all’intervento devono soffrire di mal di testa solo da un lato del capo, perché l’intervento chirurgico deve essere eseguito tutto in una volta.
Per curare la cefalea a grappolo è possibile usare diverse tecniche chirurgiche. Gli interventi cercano di danneggiare i nervi ritenuti responsabili della propagazione e del trasporto del dolore. Tuttavia è possibile che dopo l’intervento i muscoli della mascella risultino indeboliti e che diminuisca la sensibilità in determinate zone del viso e del capo. Tra le tecniche chirurgiche più usate ricordiamo:
•   Intervento chirurgico convenzionale. L’intervento chirurgico convenzionale è la tecnica più invasiva: il chirurgo recide parte del nervo trigemino (il nervo che serve la zona posteriore dell’occhio e quella intorno all’occhio) con il bisturi, oppure provoca minuscole bruciature per distruggere parte del nervo. Questo tipo di intervento può alleviare il dolore, ma è molto rischioso per l’occhio. Ormai da molto tempo non è più la tecnica preferita dai chirurghi.
•   Iniezioni di glicerolo. Un’iniezione di glicerolo nei nervi facciali può alleviare immediatamente i sintomi, con meno rischi rispetto alle altre tecniche chirurgiche.
Terapie all’avanguardia
Man mano che la ricerca sulla cefalea a grappolo fa progressi, i chirurghi possono inventare terapie più mirate. Uno sviluppo molto promettente consiste nell’uso di uno speciale apparecchio che stimola il nervo occipitale, che a sua volta influenza il nervo trigemino. Per curare i pazienti affetti da cefalea a grappolo ricorrente i ricercatori stanno testando un apparecchio stimolatore delle dimensioni di un pacemaker: quest’apparecchio che invia gli impulsi mediante gli elettrodi, è impiantato nel nervo occipitale. Diverse ricerche collaterali riguardanti gli stimolatori del nervo occipitale hanno scoperto che gli apparecchi di questo tipo sono in grado di diminuire il dolore causato dal mal di testa cronico in alcuni pazienti: i dispositivi sono ben tollerati e sembrano molto sicuri.
Sono in fase di studio anche altre ricerche simili, che usano uno stimolatore impiantato nell’ipotalamo, la zona del cervello connessa alla ricorrenza dei grappoli. La stimolazione cerebrale profonda dell’ipotalamo è in grado di alleviare il dolore nelle persone affette da cefalea a grappolo molto intensa e cronica.
Terapie preventive
Se il grappolo è già cominciato probabilmente per prima cosa assumerete un farmaco per la terapia a lungo termine, spesso accompagnato anche da una qualche forma di terapia sintomatica. Quando sarete riusciti a tenere sotto controllo il mal di testa probabilmente interromperete la terapia sintomatica, ma continuerete comunque ad assumere il farmaco o i farmaci per la terapia sul lungo periodo.
I farmaci per la terapia sintomatica possono contribuire alla prevenzione degli attacchi di mal di testa in attesa che i farmaci per la terapia sul lungo periodo facciano effetto.
•   Corticosteroidi. I farmaci antinfiammatori steroidei, detti cortisonici (ad esempio il prednisone) sono una forma di terapia preventiva che agisce molto velocemente. Appartengono alla famiglia di farmaci chiamati steroidi. Il medico può prescrivervi i corticosteroidi se la vostra cefalea a grappolo è comparsa solo di recente oppure se lo schema degli attacchi è composto da diversi episodi brevi seguiti da lunghi periodi di remissione. I corticosteroidi sono una terapia sintomatica molto efficace, ma non è consigliabile usarli sul lungo periodo, per via dei gravi effetti collaterali.
•   Ergotamina. L’ergotamina può essere assunta prima di dormire per prevenire gli attacchi notturni. I farmaci a base di ergotamina sono efficaci, ma non devono essere assunti insieme ai triptani.
•   Blocco dei nervi. Iniettando una sostanza anestetica e un corticosteroide nella zona intorno al nervo occipitale, che si trova nella nuca, si può impedire agli impulsi dolorosi di attraversare quel percorso nervoso. Il nervo occipitale si unisce al nervo trigemino, che connette tutte le strutture dello scheletro sensibili al dolore. Il blocco del nervo occipitale può essere utile per ottenere un sollievo temporaneo, in attesa che i farmaci sul lungo periodo facciano effetto.
I farmaci per la terapia sul lungo periodo devono essere assunti per tutta la durata del grappolo. Alcuni pazienti affetti da cefalea a grappolo cronica possono trovarsi nella necessità di assumere due o più di questi farmaci contemporaneamente.
•   Calcio-antagonisti. Il verapamil, un calcio-antagonista, (Isoptin®), spesso è il primo farmaco a cui si ricorre per la prevenzione della cefalea a grappolo. In alcuni casi, quando il grappolo termina, l’uso di questo farmaco viene diminuito gradualmente e poi interrotto sotto la supervisione del medico. Solo in rari casi, quando si tratta di gestire la cefalea a grappolo cronica, è necessario farne un uso prolungato. Tra gli effetti collaterali frequenti di questo farmaco ricordiamo: costipazione, vertigini, nausea, affaticamento, gonfiore delle caviglie e ipotensione (pressione bassa).
•   Carbonato di litio. Il litio (Carbolithium®), usato nella terapia del disturbo bipolare, è anche efficace per prevenire la cefalea a grappolo cronica. Tra gli effetti collaterali ricordiamo: tremore, aumento della minzione e diarrea. Il medico può adeguare il dosaggio per minimizzare gli effetti collaterali. Durante la terapia, dovrete eseguire esami del sangue a cadenza regolare per escludere altri effetti collaterali più gravi, come l’insufficienza renale.
Tra gli altri farmaci usati nella terapia preventiva della cefalea a grappolo ricordiamo gli anticonvulsivanti, come il divalproex e il topiramato (Topamax®).
Stile di vita e rimedi fai da te
Durante i grappoli potete seguire questi consigli che vi aiuteranno a evitare gli attacchi di mal di testa:
1.   Seguite un ritmo sonno-veglia regolare. I grappoli possono presentarsi quando modificate il ciclo sonno-veglia. Durante i grappoli, cercate di seguire il vostro ritmo normale.
2.   Non bevete alcoolici. Il consumo di alcool, ad esempio di birra e vino, con ottime probabilità può scatenare un attacco di mal di testa durante un grappolo. L’effetto dell’alcool è rapidissimo: l’attacco può iniziare ancor prima che abbiate terminato il primo bicchiere.
3.   Limitate l’esposizione alle sostanze volatili. L’esposizione prolungata alle sostanze volatili, come i solventi, la benzina e le vernic, può scatenare un attacco.
4.   Fate attenzione all’altitudine. Durante i grappoli, la scarsità di ossigeno dovuta all’altitudine può scatenare il mal di testa.
5.   Evitate il tabacco. La nicotina è in grado di provocare il mal di testa durante i grappoli. Se già siete soggetti alla cefalea a grappolo, vi consigliamo di smettere di fumare e di evitare il tabacco in qualsiasi forma.
6.   Evitate i nitrati. In determinati casi i nitrati possono provocare il mal di testa durante i grappoli. Tra i cibi che contengono nitrati ricordiamo le carni affumicate e conservate. Anche alcuni farmaci, come la nitroglicerina, possono contenere nitrati.
Terapie alternative
La cefalea a grappolo può essere molto dolorosa, quindi ad alcuni pazienti può venire in mente di provare le terapie alternative o complementari per diminuire il dolore. Tuttavia, una ricerca recente effettuata su un campione di persone affette da cefalea a grappolo che ha provato diverse terapie alternative (agopuntura, agopressione, digitopressione, chiropratica e omeopatia) ha rilevato che meno del 10 percento ha tratto benefici.
Per diminuire il dolore provocato dalla cefalea a grappolo alcune persone ricorrono agli integratori alimentari, in commercio in qualsiasi farmacia senza obbligo di ricetta. Tra di essi ricordiamo la melatonina: si è scoperto che i livelli di questa sostanza sono inferiori nelle persone affette da cefalea a grappolo. Tuttavia la terapia con la melatonina non si è dimostrata efficace per evitare i mal di testa molto dolorosi. Prima di provare un qualsiasi integratore, chiedete consiglio al vostro medico, perché queste sostanze potrebbero interagire con gli altri farmaci che vi sono stati prescritti.
Convivere con la cefalea a grappolo: come farsi aiutare
Convivere con la cefalea a grappolo può essere molto difficile. Gli attacchi di cefalea a grappolo possono spaventare voi, la vostra famiglia e i vostri amici. Gli attacchi possono rivelarsi insopportabili, anche perché sono debilitanti. Oltre ai sintomi fisici, il dolore cronico che spesso accompagna la cefalea a grappolo può scatenare l’ansia o la depressione. In definitiva, può compromettere le interazioni con la famiglia e gli amici, la produttività sul posto di lavoro e la qualità della vita in generale.
Per imparare a convivere con le conseguenze della cefalea a grappolo è possibile rivolgersi a uno psicoterapeuta oppure trovare comprensione e incoraggiamento in un gruppo di aiuto. I gruppi di aiuto non sono indicati per tutti, però possono essere una buona fonte di informazioni. I membri del gruppo spesso sono più informati sulle terapie all’avanguardia e tendono a condividere le proprie esperienze. Se l’argomento vi interessa, chiedete al vostro medico di consigliarvi un gruppo nella vostra zona.
Prevenzione
La causa della cefalea a grappolo non è nota, quindi è impossibile prevenire il disturbo. Tuttavia è fondamentale elaborare una strategia preventiva per la gestione della cefalea a grappolo, perché cercare di curarla soltanto con una terapia sintomatica non porta ad alcun risultato. La prevenzione può diminuire la frequenza e la gravità degli attacchi, come pure il rischio di episodi di rebound. La terapia preventiva è anche in grado di aumentare l’efficacia di quella sintomatica.
Inoltre è possibile diminuire la probabilità di ulteriori attacchi evitando l’alcool e la nicotina, che spesso aggravano gli episodi di cefalea a grappolo o ne favoriscono la comparsa.
Traduzione ed integrazione a cura di Elisa Bruno


Offline tina

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Re:Se qualcuno ha ancora dei dubbi sulla sua cefalea (è abbastanza lungo)
« Risposta #1 il: Marzo 27, 2013, 17:20:43 Mer »
molto interessante, grazie :)
Tina

Offline ALEXGIUA

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Re:Se qualcuno ha ancora dei dubbi sulla sua cefalea (è abbastanza lungo)
« Risposta #2 il: Marzo 28, 2013, 11:04:27 Gio »
Interessante, ma sul forum trovi questo e molto molto di più !!!!!!!!!!!!!
Alessandro Giua
Vice Presidente O.U.C.H. Italia ONLUS
cell.335-5465545 e-mail alessandro.g@ouchitalia.net
 

Offline Giuseppe Marrocco

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Re:Se qualcuno ha ancora dei dubbi sulla sua cefalea (è abbastanza lungo)
« Risposta #3 il: Marzo 28, 2013, 19:36:01 Gio »
lo so ma ho voluto inserire una mia piccola unità  ;D