Autore Topic: Considerazioni flash (per tirarsi su di morale?)  (Letto 1296 volte)

M7317

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Considerazioni flash (per tirarsi su di morale?)
« il: Giugno 01, 2007, 17:17:50 Ven »
-Considerazioni all'alba

Freddo non è la parola esatta. Gelo, sarebbe forse più appropriata.
Gelo e commiserazione della condizione umana.
E' dentro o fuori di me?
Bisogna lottare, sempre. E per cosa? Il premio ricevuto è la sofferenza e il conseguente annullamento, l'oblio dei tuoi simili, l'inutilità della tua esistenza a qualsiasi scopo ragionevolmente immaginabile.
Tra le 3 e le 6 del mattino.
La città è vuota, come se nessuno fosse mai esistito.
Gli uccelli cantano da magnolie distanti secoli, i caprimulghi aggiungono una sfumatura ancora più triste alle arie di questo mondo.
Motori solitari viaggiano nella nebbia, ingranaggi guidati da entità astratte, irrealtà da sbarco nel nuovo scenario della pantomima dell'ennesimo giorno.

Difficile capire se sia la speranza o l'assenza di essa.


-Ibernauta

...come la stella ibernata nella parete di ghiaccio, come l'infinito cielo invernale.


-Nessun messaggio nuovo

Nessun messaggio nuovo.
L'apatico software si propone come mio asettico amico personale, e mangiloquente confidente.
Nessun messaggio nuovo.
Non cambia niente.
I suoi gustosi messaggi subliminali mi tirano sempre su di morale.
Non c'è niente da fare.
E' andata male.
Ritirati.
Nessun messaggio nuovo.
Non mi resta che constatare il mio fallimento.
Di tutto ciò che ho seminato ho raccolto solo un mucchio di polvere negli occhi.
Non gliene frega un ca@@o a nessuno.
Nessun messaggio nuovo.
Non c'è più niente da fare.
Comincio a non distinguere più quello che mi vuole dire da quello che penso io. Sempre che io pensi ancora.
Nessun messaggio nuovo.
Nessun messaggio nuovo.
Nessun messaggio nuovo.
Nessun messaggio nuovo.
Nessun messaggio nuovo.


-Prospettive?

Vuoi ammazzarmi? ammazzami.
Non c'è salvezza nè via d'uscita.
Non c'è prospettiva.
Ho perso la passione, vagabonderò come un relitto inaffondabile.
Oppure mi ucciderai tu.
E' lo stesso.
Abbozzerò un tentativo di difesa con una mal celata assenza di interesse.
E' la morte della mente, pura e vetrificata.


-L’uomo con gli occhiali da sole

L’uomo con gli occhiali da sole stazionava saldato al marciapiede.
Il tintinnio della moneta da 2 $oldi riecheggiò grottescamente nella feritoia sotto il suo impermeabile:
“Sono l’uomo con gli occhiali da sole, ascolto i tuoi problemi senza contraddirti, ammicco e confermo.
Puoi usarmi anche come capro espiatorio.
Sono l’uomo da 2 $oldi.???
L’utente cominciò un monologo pacato, lamentevole. La folla passeggiante intenta in inutili commissioni, conversazioni con persone mai presenti o addirittura inesistenti e shopping invasivo, passava accanto a loro incurante e assuefatta.
“…stavo pensando di farmi il piercing all’occhio, ma la mia mamma poi non mi permette di fare il satanista ribelle…???
L’uomo con gli occhiali ammiccava compassionevole. Di tanto in tanto dispensava anche qualche pacca consolatoria dietro alla schiena del cliente.
“mh-mh…oooh…eh, sì…già-già…???
I sorrisi meccanici, quei dolci e caldi suoni umani precedentemente registrati e rimodulati ad arte, fornivano un avvolgente senso di intimo tepore alla sempre più vasta e disperata clientela di persone inascoltate: il mercato della disperazione, la strategic business unit statale delle miserie umane.
L’utente, spesso (dopo uno stretto abbraccio ricolmo di empatia), lasciava a malincuore l’uomo con gli occhiali da sole, avviandosi verso direzioni non consentite ai terminali androidi con la testa girata a 180 gradi.
Capace solo di volere, senza intendere.
Lo sguardo liquido e grato.
“…la mia impresa di spedizioni funebri è in bancarotta, la gente non vuole più morire…sono costretto a soffocare le vecchie nelle corsie dell’ospedale per potere recapitare i souvenir ai parenti….dove andremo a finire????
“…eh già…???
“…stavo accarezzando l’idea del piercing al senso di colpa… lei cosa ne pensa, mi donerebbe????
“…oooh, sì…???
“…il mio tostapane climatizzato non vuole fare i compiti! E’ un ribelle!???
“…mh-mh…???
“…l’altro giorno ho comprato 1000 $oldi e li ho pagati 2000 $oldi…ho fatto un affare????
“…pat-pat…???
“…cos’è successo domani????
“…ehhh…ahhh…???
“…e quindi mi hanno dato appuntamento per l’altro ieri. Come faccio a presentarmi con questi capelli????
“…eh, infatti…???
Dapprima parlò dei suoi problemi, tranquillamente, professionalmente.
Poi cominciò ad animarsi,
In seguito passò all’indignazione.
Ma l’uomo con gli occhiali da sole osservava e consolava sempre con lo stesso sguardo vitreo, il sorriso a mezz’asta e senza denti, la guance ripiegate e comprensive.
Cominciò a strepitare, ma quel sorriso cementificato sfidava impunemente.
Quelle carezze instancabili non conoscevano la parola “fine???.
Volarono schiaffi, calci, ginocchiate… ma l’uomo con gli occhiali da sole invitava alla rassegnazione e alla consenzienza.
Alla fine, distrutto, l’utente abbandonò il terminale, ancora sorridente e beneaugurate.

Una maratona di sorridori da primato gli sfilò accanto.