Autore Topic: La cefalea secondaria a malformazione di Arnold Chiari 1  (Letto 8194 volte)

Offline Evi II

  • Nuovo utente
  • *
  • Post: 21
Re:La cefalea secondaria a malformazione di Arnold Chiari 1
« Risposta #15 il: Aprile 25, 2016, 14:40:11 Lun »
Ciao Maria  :)
Sì, percorso complesso per molti pazienti. Io ero incredula e mi lamentavo del mio ma in seguito ho visto cose...
Ad ogni modo penso di sì, che la risposta più adeguata sia quella chirurgica e da mettere in atto il prima possibile. La mia personalissima idea di paziente è che l'ideale sia intervenire non appena diventati sintomatici, perché quando diventi sintomatico la sindrome progredisce fatalmente, con ritmi molto diversi, talvolta molto lenti, ma progredisce ed i sintomi presenti da molto tempo sono quelli che più facilmente permangono anche dopo gli interventi. 
Nutro però la speranza che anche i farmaci possano essere di grande aiuto ai pazienti sintomatici per i quali la chirurgia ha dato risultati parziali o nessun risultato (può accadere anche questo, i percorsi sono molto variabili, alcuni pazienti sono più sfortunati di altri). Io ad esempio già molti anni prima di operarmi presentavo una marcata rigidità che è diminuita fin quasi a scomparire con una terapia farmacologica. Questo ha migliorato la mia qualità di vita e preservato il mio sistema articolare dall'invecchiamento precoce.

Grande piacere conoscerti!