Guarda,
Intorno a te l'universo intero muta, evolve in ogni momento,
E tu, miserabile, infinitesimo brandello di una divinitá incompresa e incomprensibile,
Trascini la tua scorza nelle in numerevoli vicissitudini del vivere umano,
In fondo inconsapevole.
Contempla,
Il dolore tuo e degli altri,
Il pianto di madri e padri, giá vessati dalle proprie tare,
Nell'intento di crescere, pascere, proteggere la propria prole
in una natura sostanzialmente avara ed apparentemente iniqua.
Osserva,
L'incessante susseguirsi di soli, stagioni ed epoche,
Dove i valori di ieri sono l'inutile di oggi e le dannazioni di domani
E il sangue versato dai predoni,
La loro gloria imperitura.
... ... ...
Cosí io mi ritrovo,
Nelle insonni notti di luna piena,
Quando l'innato Lupo ancenstrale m'impone il richiamo di riti dimenticati,
Quando né il dolore né gli umani timori piú nulla contano
Intono all'astro fluttuante nel cosmo il mio pianto d'amore.