Autore Topic: Domanda per tutti: quanto e in quale misura la CH può condizionare la vita?  (Letto 13110 volte)

Offline Gabriele85

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Questa è una bella domanda. Personalmente trovo molto difficile spiegare e argomentare una patologia come la CH alla gente che mi sta intorno e per gente che mi sta intorno intendo conoscenti, amici, amiche, colleghi, compagni, parenti ecc ecc. questo perchè capisco l'idea che quello che sta "dall'altra parte" si può fare di una cosa del genere. Tuttavia sono del parere che una corretta informazione è alla base di tutto e, cosa importantissima, evita inutile fraintendimenti e non è poco...
« Ultima modifica: Febbraio 20, 2008, 14:39:27 Mer da Gabriele85 »

Offline Barbara BG

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Re: Domanda per tutti: quanto e in quale misura la CH può condizionare la vita?
« Risposta #1 il: Febbraio 20, 2008, 15:07:25 Mer »
Gabry, certamente che la CH influenza le nostre vite...e tanto anche...non ti posso dire in quale misura perchè sai benissimo che la cosa puo variare da grappolato a grappolato, a seconda se si è episodici o cronici...

Comunque ti posso dire che anche io per anni ho evitato di parlarne perchè ero sicura che gli altri non capissero. Trovando l'ouch ho capito che la CH è una vera e propria malattia, che non ce la siamo scelta noi (kazzarola) e ho imparato ad aprirmi un po di più. Ora mi sento più sicura dentro e ho tante informazioni in più da fornire a chi mi chiede qualcosa o a chi mi sta vicino come la mia famiglia e i miei amici più cari.

Riguardo alla gente...al parere di chi non capisce o non vuole capire...ti dico che non me ne importa proprio nulla, non ho bisogno di spiegare niente a chi non sa ascoltare!

Sii forte Gabriele, rimani con noi ;)
Barbara Maffeis
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Offline Lucius

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Re: Domanda per tutti: quanto e in quale misura la CH può condizionare la vita?
« Risposta #2 il: Febbraio 20, 2008, 15:54:43 Mer »
Bella domanda!
Difficile la riposta.... :)

...credo che il range vada da un 2% a un 100%, dipende da troppi fattori.

Per fattori intendo sia le caratteristiche della CH stessa (episodica/cronica, frequenza attacchi, risposta ai rimedi/farmaci) sia come ognuno la vive (atteggiamento).

Un bell'obbiettivo che un grappolato può porsi è quello di ridurre (per quanto possibile) questa percentuale!

Per quanto riguarda il rapporto con gli altri, beh oggi le informazioni corrette non mancano di certo.... io mi comporto in base a chi ho di fronte e alla situazione: ad alcuni ho spiegato scientificamente la cosa, ad altri ho fatto vedere il video di Chuck, ad altri ancora ho detto di avere una rara patologia neurologica, ad alcuni ho detto di soffrire di MAL DI TESTA... alla maggior parte non dico nulla...
 ;)

Luciano Patrucco
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Offline Gabriele85

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Re: Domanda per tutti: quanto e in quale misura la CH può condizionare la vita?
« Risposta #3 il: Febbraio 20, 2008, 15:56:36 Mer »
Trovando l'ouch ho capito che la CH è una vera e propria malattia, che non ce la siamo scelta noi (kazzarola) e ho imparato ad aprirmi un po di più. Ora mi sento più sicura dentro e ho tante informazioni in più da fornire a chi mi chiede qualcosa o a chi mi sta vicino come la mia famiglia e i miei amici più cari.


Infatti hai proprio detto bene... se non avessi trovato questo sito, questo forum e VOI tutti veramente non so dove sarei adesso. Il supporto psicologico che si può ottenere parlando con gente che manifesta i tuoi stessi problemi (seppur nella varietà dei casi) secondo me non ha prezzo...

Offline Lucius

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Re: Domanda per tutti: quanto e in quale misura la CH può condizionare la vita?
« Risposta #4 il: Febbraio 20, 2008, 16:07:42 Mer »
Il supporto psicologico che si può ottenere parlando con gente che manifesta i tuoi stessi problemi (seppur nella varietà dei casi) secondo me non ha prezzo...


.... per tutto il resto c'è MasterCard!!! :D :D

(scusami Gabry... è che me l'hai servita su un piatto d'argento! ::) ;D ;))

Seriamente: la tua affermazione è SACRA!!!

Ma di un po'... un saltino a Roma l'8-9 MArzo è una mission impossible o sarebbe per te fattibile? CREDIMI e FIDATI quando ti dico che un Meeting OUCH CAMBIA LA VITA di un grappolato!! ;)

Luciano Patrucco
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Offline Betty

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Re: Domanda per tutti: quanto e in quale misura la CH può condizionare la vita?
« Risposta #5 il: Febbraio 20, 2008, 16:41:49 Mer »
Io non essendo una grappolata ma solo la moglie di un grappolato, oramai diventato cronico, e non sapendo veramente cosa significa soffrire di CH ma soffrire nel vedere la persona che amo stare MALE, tante volte mi ARRABBIO o meglio mi INKAZZO nel trovare tanta gente ignorante malgrado l'argomento sia stato spiegato e rispiegato in mille modi. Quello che mi fa più rabbia è che tante persone che non capiscono fino in fondo la vostra sofferenza sono proprio quelle che magari ruotano intorno alla famiglia, lavoro, etc... Quando mi dicono "oggi ho un mal di testa" vorrei rispondere "perchè tu non hai visto quello di questa notte di Luca". Oppure in un'occasione mi è stato detto "Ma cosa ci andate a fare ai meeting sulla CH, così vi piangete addosso l'uno all'altro" da quel giorno quella persona non mi ha più vista. Ripeto io non soffro di CH, ma quando Luca sta male in un qualche modo sto male anch'io, ho come un peso sullo stomaco, quando capisco che l'attacco sta finendo, ricomincio a "respirare" meglio anch'io. La CH l'abbiamo affrontata sempre insieme dal momento che quando ha iniziato gli attacchi stavamo insieme già da un bel pezzo. A volte è stata un calvario, come ad esempio il periodo appena passato, ma da quando abbiamo scoperto l'OUCH la situazione è nettamente migliorata sia dal punto di vista psicologico che dal punto di vista informativo. Questo vale per tutti e due.
Vi voglio bene
BETTY

Offline Gabriele85

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Re: Domanda per tutti: quanto e in quale misura la CH può condizionare la vita?
« Risposta #6 il: Febbraio 20, 2008, 17:08:48 Mer »
Il supporto psicologico che si può ottenere parlando con gente che manifesta i tuoi stessi problemi (seppur nella varietà dei casi) secondo me non ha prezzo...


.... per tutto il resto c'è MasterCard!!! :D :D


 :D :D :D

Offline Gabriele85

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Re: Domanda per tutti: quanto e in quale misura la CH può condizionare la vita?
« Risposta #7 il: Febbraio 20, 2008, 17:13:11 Mer »

Ma di un po'... un saltino a Roma l'8-9 MArzo è una mission impossible o sarebbe per te fattibile? CREDIMI e FIDATI quando ti dico che un Meeting OUCH CAMBIA LA VITA di un grappolato!! ;)

Purtroppo è una mission "molto" impossible e ripeto purtroppo, anche se non ci sarò mi raccomando con tutti voi di "combattere" con i denti e con le unghie per le questioni dell'ossigeno e del riconoscimento effettivo della Ch come invalidità in ambito lavorativo anche al di fuori della regione Lombardia.... facciamoci valere!!!!!!!!

Offline fra

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Re: Domanda per tutti: quanto e in quale misura la CH può condizionare la vita?
« Risposta #8 il: Febbraio 20, 2008, 23:22:13 Mer »
Sono d'accordo con Lucius: è innegabile  che la ch condizioni la nostra vita ma quanto dipende da da molti fattori.
Personalmente ho vissuto malissimo il periodo precedente alla diagnosi, in quei lunghi sei anni ho seguito tantissime strade senza arrivare a nulla. Avevo almeno un attacco al giorno e sempre immancabilmente dopo cena, oltre al problema di per sé avevo quello di rovinare la serata a quelli che avevo intorno.
Più di una volta ho avuto la sensazione di essere considerata se non pazza, almeno un pò disturbata.
Avere una diagnosi che metteva nero su bianco che quei sintomi esistevano e corrispondevano ad una malattia fu una liberazione, la risposta positiva al verapamil  fu poi la gioia immensa di riprendere a vivere "normalmente".
Adesso  sono di nuovo un pò alle prese con la bestia ma sono più vecchia, conosco mille strategie e soprattutto ho la sensazione di poter combattere tenendo la bestia per le corna.
Quanto alla gente, prima ci pativo un pò quando qualcuno mi diceva "anch'io soffro di mal di testa"(sottointeso però non faccio queste scene), adesso non me ne frega più nulla. Se qualcuno mi chiede che cosa ho cerco di spiegarglielo se mi sembra che effettivamente stia cercando di capire, altrimenti lascio perdere ma non mi faccio più nessun problema sull'incidenza della mia ch sulle vite altrui.
Ma inevitabilmente, credo, provo un sentimento di affetto verso chi a suo tempo mi è stato vicino...

Piccola considerazione:   a tutt'oggi ritengo che soprattutto per i perenni sia difficile una diagnosi veloce, perché, non avendo il "grappolo" "confondono le idee"ai vari medici, medici di base, otorini ,dentisti che dei loro studi unversitari ricordano la cefalea a grappolo, appunto per il grappolo che nei perenni non c'è.

   
 
« Ultima modifica: Febbraio 21, 2008, 00:25:55 Gio da fra »

Offline Peppermint Patty

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Re: Domanda per tutti: quanto e in quale misura la CH può condizionare la vita?
« Risposta #9 il: Febbraio 21, 2008, 10:12:10 Gio »
Che bella domanda!

Secondo me, come ti hanno detto tutti, dipende.
Dipende dalle caratteristiche della CH, dipende dalla propensione o meno all'ottimismo e dipende infine da fattori esterni (famiglia, amici, conoscenti, compagni di università/lavoro).

Anche io prima di avere una diagnosi nero su bianco (avvenuta solo a ottobre di questo anno!), ho passato anni non proprio "carini"... un po' perchè si viene visti stile "alieno", un po' perchè sicuramente ci saranno dei problemi psicologici sotto, un po' perchè "ma sono solo attacchi di panico e poi nella situazione famigliare che ha è normale!", un po' perchè "non ha voglia di fare niente!", ecc....
In sostanza prima di una diagnosi, non sapendo di che cosa stessi soffrendo, mi affidavo ai pareri di chi mi girava intorno, pensando che cmq una qualche valenza potesse esserci.
Non sai quante volte mi hanno preso per matta, quanti "amici" mi parlavano alle spalle, oppure quanti "amici" pensassero che fossero solo palle, o quante volte hanno detto a mia mamma che avrei dovuto fare la cura di psicofarmaci che mi aveva prescritto il primo neurologo che avevo visto (perchè la sua diagnosi è stata: "non ha amici, non ha un ragazzo: è depressa"... ovviamente solo una sua deduzione, io non mi sarei mai sognata di parlargli della mia vita privata, e infatti gli ho riso in faccia, tant'è che avevo sia amici che ragazzo!), che non facendomela seguire era solo una madre snaturata. Ma immagino che sia successo anche a voi.

Ora con la diagnosi in mano e con il forum è tutta un'altra storia.
E' stato il mio medico di base a convincermi a tornare da un neurologo... e pover'uomo, ce ne ha messo! E' stato lui il primo a parlarmi di cefalea a grappolo, lui ha visto l'inizio di un attacco, ma proprio solo inizio, quindi nessun dolore allucinante.
-- Pensare che la dottoressa che avevo prima mi aveva visto sotto kip 10 almeno 3 volte, e aveva concluso che ero matta perchè non riusciva nemmeno a toccarmi o a farmi stare ferma!!!! --

Tornando al discorso di prima, tralasciando l'incompetenza della mia vecchia dottoressa, con la diagnosi in mano, si è quasi più "credibili" agli occhi degli altri, o almeno agli occhi di quelli che tentano di capire, anche se prima e forse sotto sotto ancora, continuano a pensare che sia tutto un fattore psicologico.
Ai miei occhi e a quelli dei miei cari (famiglia, famiglia allargata e amici stretti stretti stretti) la diagnosi è un sollievo, si capisce finalmente che non sto per morire ogni volta, che non è una cosa "rischiosa", che è una malattia e basta.
Fa paura tantissimo, forse da un lato più agli occhi degli altri che a me, per il dolore che si sopporta, io per fortuna se arrivo a kip 10, non sono poi così coscente da sentirlo del tutto il dolore, mentre chi mi vede se lo immagina soffrendo tantissimo.

L'aver trovato il forum è un enorme sollievo e un cambiamento radicale della qualità della vita. Si capisce finalmente che non si è alieni (cosa che cmq prima in qualche modo continuavi a sospettare!) e che i sintomi che si hanno, li hanno anche gli altri.
Oddio i conoscenti e i "cretini" che continuano a prenderti per matto ci sono... ma ormai ho imparato a pesare le parole dette a seconda del "coefficiente di sale in zucca" che dò (e lo so che è brutto da dire) a questa o quella persona. Se il coefficiente di sale in zucca è basso, quanto dice, non mi tocca nemmeno....

Il morale quindi, non sentendosi più alieni e riuscendo a conoscere meglio la malattia è risalito di molto. Ora so quando si ripresenta, so identificarla meglio, so come farla passare, oppure so quando ritornerà.
Prima non ero in grado di capirlo e non avevo medicine da prendere, prendevo il feldene fast, mai fatto niente, solo che pensavo che visto che il dolore passava nel giro di un'ora dall'assunzione della pastiglia (dopo due ore che me lo sopportavo), fosse lui a farmelo passare.... PIRU!

Poi che dire.. sì.. se riuscissi a trovare lavoro sarei anche più contenta e la cosa mi renderebbe una persona più felice, ma per ora non c'è verso e mi continuo a barcamenare tra siti internet e lavoretti qua e là...
Se non avessi avuto la CH sarei laureata (progetto che ho dovuto buttare alle ortiche) e chissà, magari avrei un lavoro come contabile da una ditta che ho dovuto mollare perchè leggere mi fa partire anche più di un attacco al giorno.... mentre se leggo solo una certa quantità "consentita", ho solo due giornate di attacchi in una settimana!
Cmq la vita è fatta di scelte e necessità. Io non avendo per ora la necessità assoluta di lavorare posso permettermi di lavoricchiare. Se dovessi lavorare full-time, sarei in condizioni pietose tutti i giorni e probabilmente il morale ne risentirebbe eccome.

Oh mamma che poema che ho fatto!
Non so nemmeno se  èveramente risposto... ho tolto i filtri tra mente e mani e il poema è quello che ne è uscito.
Non rileggo per ovvi motivi... già ieri sera e stanotte non sono stata molto bene e non vorrei che oggi fosse il giorno "x" da dolore a kip 10... quindi non voglio scatenarlo leggendo!
Che poi oggi c'è yoga e non voglio perderlo!!!  ;D

Scusatemi.... sono stata veramente prolissa! ::)
Eli
*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*
Voglio avere dei dubbi più chiari
M. Paolini (Aprile '74 e 5)
*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*

Offline Nikita

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Re: Domanda per tutti: quanto e in quale misura la CH può condizionare la vita?
« Risposta #10 il: Febbraio 21, 2008, 10:52:15 Gio »
Gabry, che dire? Quoto quanto già detto da altri.
Secondo me, differenza fondamentale è episodici/cronici.... se ti fai un giro all'inferno una volta l'anno, sei condizionato per un breve periodo...se all'inferno ci sei tutti i santi giorni (e spesso, più volte al giorno), beh, la musica..cambia, eccome!
Personalmente la CH la vita me l'ha condizionata, eccome, soprattutto da maggio dello scorso anno ad oggi...e sotto tutti i punti di vista, lavorativo, famigliare, sociale....non mi ci metto nemmeno più a fare discorsi con i colleghi di cosa significhi soffrire di CH, meno che meno con il mio titolare, al quale NON GLIENE PUO' FREGARE DI MENO....anzi, spesso fà battutacce cattive se ho l'aria stravolta, al mattino, perchè magari ho avuto 3 attacchi in una notte..... L'unica persona che capisce VERAMENTE cosa mi capita (dentro e fuori), incredibile, è mio figlio, che ha solo 7 anni, ma dimostra MOLTO più buonsenso di tanti altri adulti....è lui la mia forza, lui e gli amici che ho trovato qui....siete stati una MANNA, almeno per l'umore...ed è già un successo.
Grazie a tutti, perchè occupate una parte importante nelle mie giornate  :-*
barby
Nikita

Offline RRODOLFO

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Re: Domanda per tutti: quanto e in quale misura la CH può condizionare la vita?
« Risposta #11 il: Febbraio 21, 2008, 10:52:57 Gio »
rispondo solo alla domanda!!!

A ME!, MI HA ROVINATO ,DISTRUTTO ,ANNIENTATO ,LA VITA SOCIALE ,FAMIGLIARE,LE AMICIZIE ,IL LAVORO , HO DUVO RICOMINCIARE GIA MOLTE VOLTE,LAVORI DIVERSI ,CASE E NAZIONI DIVERSE,MA PER COMBATTERE PIù CHE LA MALATTIA LA IGNORANZA E IL POCO RISPETTO DI TUTTI.

mi fermo qui.

Offline Gabriele85

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Re: Domanda per tutti: quanto e in quale misura la CH può condizionare la vita?
« Risposta #12 il: Febbraio 21, 2008, 13:19:20 Gio »
Personalmente ormai le reazioni della gente e le relative opinioni in merito cominciano a starmi strette e non ci faccio più nemmeno caso. Mi spiego meglio: a quelli che mi dicono che le crisi dipendono da un fattore emotivo (?!?!) e/o tensivo ormai non sto più nemmeno a spiegare che la CH è una cosa diversa, a sè stante...mi limito semplicemente a dire: "sì, ok ok..." ma poi dentro di me penso: "se invece di parlare a vanvera per far prendere aria ai denti provassi anche una sola volta il male terribile di un attacco di CH vedi un po' se non conteresti fino a 10 prima di parlare..." e dentro di me esplode il nervosismo ma poi lascio perdere tutto....

Offline jude

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Re: Domanda per tutti: quanto e in quale misura la CH può condizionare la vita?
« Risposta #13 il: Febbraio 21, 2008, 14:51:00 Gio »
La ch condiziona la vita, è innegabile... la misura però credo che siamo noi stessi a stabilirla... la capacità di reazione che abbiamo è diversa per ognuno e c'è chi riesce meglio a sopportare e andare avanti e chi invece si butta giù più facilmente... e qui entra il forum, che aiuta tantissimo quest'ultimo tipo di persone (e non solo). però io credo che siamo noi a dover trovare la forza che ci permette di non rinunciare ai nostri sogni!! (Peppermint io ho la ch e doppia operazione agli occhi: ho 2 lauree e mezzo. fatti forza e ricomincia!)

Offline RRODOLFO

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Re: Domanda per tutti: quanto e in quale misura la CH può condizionare la vita?
« Risposta #14 il: Febbraio 21, 2008, 15:37:13 Gio »
jude,dici a me ricomincia!!!!!????????????????????????


si grazie....


a presto.