Joselita da quello che racconti, se pur con la coscienza che per ognuno di noi è comunque diverso, mi sembra chiaramente di distinguere la ch.
Riesci a distinguere l'attacco acuto dai disturbi tra un attacco e l'altro? Per attacco acuto intendo parlare di quando il dolore e i sintomi improvvisamente e rapidissimamente decollano fino all'apice e restano tali per un periodo più o meno definito (quanto nel tuo caso mediamente?), poi con la stessa rapidità decrescono e a volte resta un alone come una traccia di quel dolore, l'intorpidimento, per qualcuno resta anche un dolore sottile di varia forma, faccia, viso, denti, cuoio cappelluto, parestesie, formicolii, acido lattico, braccio e spalla e collo del lato colpito, pulsare o tremare della palpebra, del sopracciglio, per qualcuno scompare del tutto e non resta che una grande stanchezza e sfinimento.
Alcuni riescono a comprendere che arriverà l'attacco qualche attimo prima, con segnali per ognuno diversi, per altri non ci sono segnali, l'attacco arriva e basta.
Durante l'attacco di solito proviamo la necessità di muoverci, sdraiarsi o stendersi o stare fermi invece solitamente provocano un incremento del dolore, soprattutto cercare di stare fermi a letto. Qualcuno soffre di fotofobia, fastidio alla luce (io per esempio non potrei mai affacciarmi a una finestra, preferisco soffocare), fonofobia, caldo, freddo, sudorazione, cardiopalmo, nausea.
All'inizio dell'attacco, quando ancora sta salendo, quello è il momento per tutti più efficace per intervenire. E' la priorità Joselita, comincia subito a farlo in quel momento. Con l'ossigeno se puoi da adesso, con ghiaccio, NON SULLA TESTA, sulle mani, sul corpo, raffredda il corpo bevendo acqua nella misura in cui riesci, spegni la luce, muoviti. Se non hai altro che ti placa e vuoi usare un farmaco fallo in quel momento, anche se preferirei non dovertelo dire, se aspetti probabilmente non funziona per una questione di tempo non di inefficacia del rimedio.
Forza Jo, ce la puoi fare.
Qualcuno di noi soffre di altre forme cefalgiche in concomitanza con la CH, in quel caso a volte si confondono i sintomi dell'una e dell'altra, è più difficile curarle e differenziarle, ma l'attacco di ch è unico nel suo genere ed è praticamente impossibile non distinguerlo. Ti esorto con tutto il mio cuore a intervenire in primis su quest, prova a seguire le indicazioni che trovi in questo forum, hai provato di tutto, prova anche questo.
Ti abbraccio forte