Autore Topic: Cure palliative: emendamenti per la cannabis terapeutica  (Letto 5265 volte)

Offline marcello

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Cure palliative: emendamenti per la cannabis terapeutica
« il: Gennaio 28, 2010, 21:31:42 Gio »
Cure palliative: emendamenti per la cannabis terapeutica
È arrivato in aula al Senato il disegno di legge sulle cure palliative, licenziato ieri dalla commissione Sanità del Senato con alcune modifiche rispetto al testo già approvato dalla Camera. «Un testo giunto già valido dalla Camera- ha commentato il senatore del Pdl Stefano De Lillo - e che, dopo il lavoro in commissione, agevola ulteriormente e regola ancor meglio quella rete di centri che la legge stessa istituisce a livello nazionale. Si procede, altresì, alla semplificazione dell'accesso alle terapie da parte delle famiglie del malato. Il tutto, al fine di conferire maggiore dignità alla persona».

In aula sono stati presentati 50 emendamenti e 4 ordini del giorno. Fra gli emendamenti proposti la richiesta di inserimento dei derivati della cannabis, già usati anche in Italia per la cura di diverse malattie, nell'elenco delle sostanze terapeutiche. A chiederlo sono tre emendamenti presentati dai radicali del Pd, con la firma anche di esponenti del Pdl. Alcuni farmaci che contengono i principi attivi della cannabis sono già in uso in molti paesi nella terapia del dolore in una serie di malattie tra cui la Sla e i tumori in fase terminale. Nel nostro paese non è possibile produrli ma devono venire importati, con costi che arrivano a 500 euro per ogni ciclo di terapia, coperti dal Ssn solo in alcune regioni. In Italia si stima in alcune centinaia di migliaia il numero di pazienti che potrebbe averne bisogno. «Una situazione che spesso costringe i pazienti all'illegalità - ha spiegato la senatrice radicale del Pd Donatella Poretti - quando da noi ci sono strutture come i laboratori farmaceutici militari che potrebbero produrli in maniera controllata».

Il provvedimento sulle cure palliative contiene anche nuove norme sulla somministrazione della morfina per uso terapeutico, riviste in senso più restrittivo rispetto al testo licenziato alla Camera. «In 30 anni l'Italia è stata sempre agli ultimi 3 posti in Europa nella somministrazione della morfina - ha spiegato il senatore del Pd Luigi Manconi - il problema maggiore è che c'è un gigantesco tabù che va a discapito del diritto dei pazienti a provare meno dolore».

«Sconfiggere il dolore - ha sottolineato la senatrice del Pd Fiorenza Bassoli, capogruppo in commissione Sanità a palazzo Madama - quando questo rischia di rubare la dignità, ricevere aiuto e sostegno nella fase finale della vita, non essere abbandonati, avere accanto a sé la famiglia nel momento della morte, sono diritti umani e sociali, sono bisogni che una società moderna, attenta alle persone, dovrebbe soddisfare». Fondamentale, quindi, l'importanza di una ampia e convinta collaborazione tra maggioranza e opposizione sulle cure palliative su cui, ha detto «il nostro paese sconta un forte ritardo, sia per quanto riguarda la cura del dolore sia per le cure e il sostegno nel fine vita. Per questo l'approvazione di una legge che incide sulla vita delle persone e sul loro diritto di esseri umani é un grosso passo in avanti, che consente al nostro paese di allinearsi agli standard proposti a livello europeo per ciò che riguarda questo genere di cure». (N.Co.)
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Marcello
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Offline Shikkio

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Re: Cure palliative: emendamenti per la cannabis terapeutica
« Risposta #1 il: Febbraio 08, 2010, 18:10:58 Lun »
Sapendo bene quanto è bigotto e arretrato il nostro paese (soprattutto la sua classe politica), non nutro grandi speranze che si vada in questa direzione... ma non si sa mai.
Marcello, hai novità per caso? Grazie
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Offline marcello

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Re: Cure palliative: emendamenti per la cannabis terapeutica
« Risposta #2 il: Febbraio 08, 2010, 19:04:54 Lun »
Bisognerà attendere per vedere come va a finire, ma almeno qualcosa si muove!
Un abbraccio

A seguire la versione approvata dal Senato.
ODG G202
Il Senato,
premesso che:
i principi attivi dei cannabinoidi, sintetici o naturali, sono inseriti ufficialmente tra le sostanze dotate di efficacia terapeutica (tab II-B: il Delta-9-tetraidrocannabinolo, TBC; il Trans-delta-9tetraidrocannabinolo, denominato anche Dronabinol; il Nabilone);
i farmaci a base di cannabinoidi sono da anni impiegati nel mondo nel trattamento dei sintomi di diverse patologie (come per esempio la nausea e il vomito nei pazienti sottoposti a chemioterapia, sindromi dolorose neuropatiche, reumatiche, di origine tumorale e di altra natura, stati di stress post-traumatico, alcuni effetti delle terapie retrovirali nei pazienti affetti da BIV, etc.);
in Italia, pur essendo consentita la prescrizione di terapie che fanno uso di questi farmaci, il loro approvvigionamento da parte dei pazienti è possibile, nei termini previsti dalle leggi, esclusivamente grazie all’importazione dall’estero, attraverso le procedure previste dal decreto ministeriale 11 febbraio 1997 (Importazione di specialità medicinali registrate all’estero);
nel nostro paese infatti, non esistono in commercio farmaci registrati a base di cannabinoidi, né sintetici né naturali, e non esistono produttori autorizzati di cannabis per scopi medici per mancanza di richiste di autorizzazione alla produzione da parte delle nostre industrie farmaceutiche e per mancanza di richieste di AIC (Autorizzazione all’immissione in commercio) da parte di industrie produttrici straniere;
l’importazione di tali farmaci per il paziente comporta un notevole aggravio di spesa rispetto al vero prezzo del farmaco, cui vanno aggiunti costi di centinaia di euro per ogni singola pratica d’importazione, che va ripetuta dopo due mesi, mentre solo poche Asl forniscono la terapia in regime di day hospital;
si tratta di una strada tortuosa, costosa e burocratica che tende i più a scoraggiarsi o in alcuni casi a indirizzarsi verso il mercato nero dello spaccio della cannabis da una parte, e dell’autoproduzione, reato passibile di condanna anche con reclusione fino a diversi anni, dall’altra;
considerato che:
la soluzione al problema di rendere sempre, immediatamente e a minor costo disponibili i preparati a base di cannabinoidi, potrebbe essere quella di produrre a livello nazionale questa sostanza per scopi medici;
a Rovigo è operativo il Centro di ricerca per le colture industriali, un istituto pubblico autorizzato che da anni è in grado di produrre chilogrammi di cannabis di diverso tipo e con varie combinazioni di cannabinoidi, materiali vegetali che devono essere periodicamente distrutti.
considerato anche che:
il prodotto vegetale, per essere fruibile dai pazienti, deve essere trasformato in preparazione medicinale e perciò deve essere lavorato da un laboratorio autorizzato, di tipo farmaceutico;
una struttura pubblica che ha la possibilità di fare questa trasformazione è lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, che tra le sue mission porta avanti le attività congiunte di ricerca e formazione, per la produzione anche di medicinali orfani;
lo Stabilimento, seppure tenuto a soddisfare prioritariamente le esigenze sanitarie delle Forze Armate, oltre ad essere autorizzato alla produzione di farmaci, può anche acquistare, impiegare e distribuire sostanze stupefacenti e psicotrope e loro preparazioni;
impegna il Governo a considerare l’opportunità e la fattibilità, previa valutazione congiunta del Ministero della salute e del Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, di una produzione in Italia di medicinali a base di cannabis, tramite il centro di ricerca per le colture industriali di Rovigo e lo stabilimento farmaceutico militare di Firenze.
Marcello
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Offline marcello

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Re: Cure palliative: emendamenti per la cannabis terapeutica
« Risposta #3 il: Febbraio 08, 2010, 19:06:52 Lun »
29/01/2010
Cure palliative: farmacie soddisfatte per il testo approvato in Senato
'Siamo molto soddisfatti per il ddl sulle cure palliative approvato ieri dal Senato' afferma il presidente di Federfarma Annarosa Racca, che sottolinea come le novità contenute nel testo rappresentino 'una svolta importante per favorire la diffusione della terapia del dolore evitando inutili disagi ai malati e ai loro familiari'.
La semplificazione della prescrizione dei farmaci antidolore (per i quali sarà sufficiente la normale ricetta SSN), la possibilità per il farmacista di effettuare consegne frazionate delle confezioni prescritte qualora il paziente lo richieda per esigenze particolari, o la possibilità di consegnare il numero di confezioni necessario per coprire 30 giorni di terapia anche se il numero di unità posologiche contenute nelle confezioni prescritte supera il limite dei trenta giorni, sono importanti elementi di flessibilità che agevolano l'accesso alla terapia del dolore e consentono al farmacista di soddisfare in maniera più rapida le necessità dei malati.
Le positive novità in materia di cure palliative sono state introdotte al Senato grazie agli emendamenti presentati dal senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri e rappresentano, conclude Annarosa Racca, 'un rilevante risultato dell'impegno di tutta la categoria nel sensibilizzare su questo delicato tema le istituzioni e le autorità politiche'.
Il testo passa ora alla Camera per l'approvazione definitiva.
Marcello
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Offline lussi

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Re: Cure palliative: emendamenti per la cannabis terapeutica
« Risposta #4 il: Febbraio 08, 2010, 22:14:27 Lun »
Grazie per le info  ;)
Lussi

Offline Don

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Re: Cure palliative: emendamenti per la cannabis terapeutica
« Risposta #5 il: Febbraio 09, 2010, 06:42:11 Mar »
Grazie Marcello,

interessantissimo tema..

Claudio Geraci
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Offline casper60

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Re: Cure palliative: emendamenti per la cannabis terapeutica
« Risposta #6 il: Febbraio 14, 2010, 18:50:39 Dom »
grazie Marcello, tienici informati

casper ;)

Offline Andrea82

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Re:Cure palliative: emendamenti per la cannabis terapeutica
« Risposta #7 il: Novembre 27, 2012, 13:51:11 Mar »
Ragazzi,
leggete questo interessante articolo:
http://www.giornalettismo.com/archives/347222/la-cannabis-in-ospedale/

Sicuramente utile x i dolori neuropatici, in questo articolo inseriscono anche la cefalea a grappolo...

Mi sorge un dubbio, ma la cannabis non è vasodilatatore?

Offline casper60

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Re:Cure palliative: emendamenti per la cannabis terapeutica
« Risposta #8 il: Novembre 27, 2012, 17:23:51 Mar »
certo che è vasodilatatore, difatti va usata come prevenzione :D e non come terapia.
Conosco grappolati a cui  in grappolo è fattore scatenate.


casper ;)