Autore Topic: litio. ed effetti collaterali (e continuano a darlo)  (Letto 16288 volte)

davide21

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litio. ed effetti collaterali (e continuano a darlo)
« il: Luglio 11, 2009, 15:05:33 Sab »
Indicazioni: stati di eccitazione o di depressione, forme maniacali o ipomaniacali, psicosi maniaco-depressive, psicosi depressive croniche, profilassi delle recidive maniacali e depressive, cefalea a grappolo.

 

Effetti indesiderati:  molti degli effetti collaterali di cui il litio è responsabile sono collegati alla dose (il margine tra dose terapeutica e dose tossica è particolarmente stretto: con livelli di litio tra 1.5 e 2mEq/l si possono avere reazioni tossiche lievi o di media gravità e tra 2 e 2.5mEq/l si verificano reazioni tossiche gravi). Gli effetti collaterali che si possono verificare all'inizio del trattamento comprendono nausea, vertigini, fini tremori alle mani, poliuria con polidipsia, debolezza muscolare, sensazione di sonnolenza e letargia. Alcuni di questi effetti scompaiono con il proseguire della terapia. Gli effetti collaterali che si possono manifestare una volta raggiunte le concentrazioni seriche terapeutiche includono anoressia, stipsi o diarrea, dolore epigastrico, sapore metallico, cefalea, vertigini, leggero tremore, poliuria con polidipsia, edema (che non deve essere trattato con diuretici), aritmie cardiache con modificazioni dell'ECG, calo ponderale, esacerbazione di patologie cutanee come acne e psoriasi. In seguito a trattamenti a lungo termine si possono manifestare ipotiroidismo e/o gozzo, raramente ipertiroidismo: l'interessamento tiroideo sembra essere favorito da una preesistente malattia tiroidea che comunque non costituisce una controindicazione all'utilizzo del farmaco; un attento controllo della funzionalità tiroidea durante la stabilizzazione ed il mantenimento della terapia permette una correzione delle variazioni dei parametri tiroidei. Può verificarsi una leggera insufficienza mnemonica e delle capacità cognitive. Esiste la possibilità di danno renale o persino di insufficienza renale irreversibile (soprattutto dopo intossicazione acuta). A livello oculare possono comparire: offuscamento del visus, alterazioni della retina, gonfiore della congiuntiva e della palpebra, irritazione del bulbo oculare, fotofobia, rapido peggioramento della cataratta senile: tutti reversibili. Alterazioni dermatologiche legate all'assunzione di alti dosaggi di litio carbonato sono: secchezza e assottigliamento dei capelli, alopecia, prurito, eruzioni acneiformi agli arti, psoriasi o aggravamento di una forma preesistente, dermatite seborroica o desquamativa, manifestazioni dermatologiche del Lupus eritematoso: compaiono anche dopo settimane o anni di trattamento; possono scomparire spontaneamente dopo un certo periodo o risultano comunque reversibili con la sospensione del litio.

 

Posologia da individualizzare col proprio medico curante in base alla gravità della malattia:

 

Adulti
 600-800mg al dì, equidistanti nel corso della giornata
 
Ragazzi sotto i 35 Kg
 300-900mg al dì, equidistanti nel corso della giornata
 

 

Corretta modalità d'assunzione: a stomaco pineo.
 

 

Controindicazioni: il margine tra la concentrazione di litio terapeutica e quella tossica è stretto; pertanto, le concentrazioni seriche devono essere controllate regolarmente secondo protocolli standardizzati e tenendo conto che possono essere alterate da molte variabili. La somministrazione dello ione risulta controindicata in caso di grave insufficienza cardiovascolare o renale e nei pazienti debilitati, disidratati, sodio-depletati o con gravi squilibri elettrolitici. Il litio risulta controindicato in caso di morbo di Addison, psoriasi, eruzioni acneiformi, gravidanza, allattamento, interventi chirurgici.

 

Precauzioni d'uso: è buona norma che, durante il trattamento, venga monitorata con regolarità le funzionalità tiroidea, cardiaca e renale. Il litio dovrebbe essere somministrato con cautela agli anziani i quali, a causa di una riduzione della funzionalità renale con conseguente diminuzione della capacità di eliminazione del farmaco, sono particolarmente sensibili agli effetti tossici. I pazienti in terapia con sali di litio devono essere in grado di riconoscere i primi sintomi di uno stato di tossicità per eventualmente interrompere subito la terapia; si consiglia a riguardo di effettuare controlli periodici della litiemia.


un centro molto conosciuto continua ad somministrarlo ai pazienti in cura che soffrono di cefalea a grappolo insistendo il continuo della terapia e dicendo loro non si preoccupi cerchi di avere pazienza,i fortunati sono queli che si informano e si tengono controllati e ai primi segni di malessere fanno il possibile per scalarlo e sospenderlo,ma ci sono persone che non si informano e credono cecamente ai medici e si lasciano distruggere l'organismo ,e si fanno convincere di continuare ,e poi quando i medici vedono che gli organi sono in un possibile pericolo,convincono i pazienti sofferenti di ch ad farsi fare gli interventi chirurgici ,e i pazienti in quel caso plagiati dai medici ,e inbottiti anche di psicotici ,si lasciano operare ,conviti che è la soluzione migliore ,e loro i sofferenti ne sono convinti ,e non si rendono conto che sono stati usati e basta,e alcune persone continuano a pensare che gli è stata salvata la vita,e senza rendersene conto che invece sono stati rovinati e usati come cavie .