Grappolaiuto.it

Discussioni => Principale => Topic aperto da: Manno - Luglio 16, 2008, 07:32:41 Mer

Titolo: Risvegli notturni
Inserito da: Manno - Luglio 16, 2008, 07:32:41 Mer
Salve Prof.ssa Cerbo,
ho notato che da quando è insorta la malattia ( 10 anni fa ) ho cominciato ad avere, periodicamente, dei frequenti risvegli notturni, dalle 3.00 alle 4.30 circa, anche non in periodo di grappolo. Le domando: può esserci una correlazione con la malattia ?
Grazie in anticipo per la risposta,
cordiali saluti, Mauro.
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: Prof.sa CERBO - Luglio 17, 2008, 17:59:12 Gio
In teoria potrebbe esserci un legame, perchè come probabilmente tu sai la CH si pensa essere dovuta ad un cattivo funzionamento del nostro "orologio degli orologi" (ipotalamo) che regola vari ritmi circadiani compreso quello del ciclio sonno-veglia. Questo potrebbe succedere anche al difuori del periodo del grappolo.
...però è solo teoria!
Sogni d'oro, con affetto e comprensione Rosanna Cerbo
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: Skianta - Luglio 23, 2008, 22:22:46 Mer
Professoressa Cerbo,
perdoni la mia intrusione.

Nella sua posizione di Professoressa Neurologa, legata professionalmente e deontologicamente alla comunità scientifica, comprendo pienamente il termine "In teoria".

Nella mia posizione, che invece e scollegata alle prove scientifiche, mi permetto di affermare che:

Sulla base dei continui confronti con i grappolati, che porto avanti da 6 anni a questa parte, sono dentro di me certo che, c'è un legame sicuro (anche se non scientificamente provato, doppio ceco triplo ceco o quadruplo ceco  ;D ;D) tra i risvegli notturni e la nostra patologia.

C'è anche'si un legame sicuro tra le problematiche di sonno/veglia con le quali noi purtoppo spesso dobbiamo convivere.

C'è un legame sicuro tra le grandissime difficoltà che spesso incontriamo nel passaggio tra la fase della veglia e quella del sonno e viceversa tra la fase del sonno e quella della veglia che spesso sono i momenti più difficili delle nostre 24 ore .

Le mie esternazioni non sono su base scientifica, ma su base di un confronto continuo che ho con i miei  amici grappolati .

Spero solo che il mio contributo a questo post non desti in Lei delle emozioni negative, in quanto sono quasi sicuro che Lei è (diversamente da molti) in grado di comprenderci e di capire l'autoaiuto che stiamo cercando di darci, e l'aiuto che desidereremmo  ricevere dalla comunità scientifica.

Non l'ho ancora fatto, in quanto per molte ragioni sono tremendamete assente dal forum in questi ultimi mesi, ma voglio cogliere l'occasione per ringraziarla, per il Suo contributo nel nostro forum,
non solo dal profondo del mio cuore, ma dal profondo della mia anima che ha un valore esponenzialmente più elevato delle emozioni.

PS: Come già ho scritto sul ns forum anni fa, ed il forum è una prova tangibile di quanto riaffermo in questa data, la CH non ha origine nell'ipotalamo, ma nelle amigdale.
La CH  avrà un incidenza sempre maggiore nel tempo (e di questo inizia ad accorgesene anche la comunità scientifica).
La CH oggi colpisce maggiormente le donne rispetto a prima; questo è esclusivamente legato allo stile di vita.

TVB


Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: RRODOLFO - Agosto 01, 2008, 20:02:59 Ven




                                 amigdale.!!!!!?????????????????????????????????????
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: RRODOLFO - Agosto 01, 2008, 20:35:20 Ven


 semmai amigdalA!!!!!


     è ANCHE
UN ORGANO PRIMORDIALE,COME L'IPOTALAMO ,MA CONTROLLAE RISPONDE SOLO A STIMOLAZIONI EMOTIVE,MENTRE NOI SIAMO SOGGETTTI A STIMOLI MOLTO PIU PRATICI

Lo studio sugli animali è informativo sul’essere umano nel’ambito delle neuroscienze perché molte strutture cerebrali e le loro relative funzionalità nei mammiferi non umani sono simili a quelle degli uomini (basta pensare alla similarità genetica tra uomo e molte specie di scimmie). I neuroscienziati dividono comunemente il cervello in una serie di regioni diverse che rispecchiano una combinazione di sviluppo evolutivo, funzionalità e fisiologia. La suddivisione più comune presenta una distinzione tra “cervello rettile”, responsabile per le fondamentali funzioni di sopravvivenza come respirare, dormire e mangiare, il “ceryello mammifero” che comprende le unità associate alle emozioni sociali, ed il “cervello ominide” che è caratteristico degli esseri umani comprendente la maggior parte della nostra corteccia, il fine strato che ricopre il cervello e che è responsabile di tutte quelle funzioni di alto livello come il linguaggio, la coscienza e la capacità di ragionare a lungo termine. Poiché la misurazione del’attività cerebrale in maniera invasiva, tramite cioè elettrodi inseriti direttamente dentro il cervello, è limitata agli animali, essa ha fino ad ora fornito utili informazioni soprattutto in relazione a quei processi motivazionali ed emozionali che ’uomo condivide con gli altri mammiferi piuttosto che sui processi di alto livello come il linguaggio e la coscienza.


CHE CI SIA UNA IPERTROFIA IPOTALAMICA NON LO DICO IO ,MA I RISULTATI SCENTIFICI E LE CONSEGUENZE ORMAI SONO CHIARE!!!!!!!!

 








                                    COME DIRE !!!!......EM HEM   TI STAI SBAGLIANDO!!!!!!
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: Skianta - Agosto 01, 2008, 23:52:14 Ven
Le amigdale sono due una per emisfero. L'ipotalamo del grappolato non è ipertrofico (più grosso), ma iperattivo in fase di attacco, mandando troppi segnali in corteccia.

Estratto da

http://www.maran-ata.it/psicologia/htm/intelligenza_emotiva.htm


BEVITORE DACCI UNA LETTA; FORSE COMPRENDI L'ORIGINE DELLE MIE SUPPOSIZIONI
[/b]


L’intelligenza emotiva: l’amigdala
«Ma ciò che esce dalla bocca viene dal cuore, ed è quello che contamina l'uomo. Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni. Queste sono le cose che contaminano l'uomo; ma il mangiare con le mani non lavate non contamina l'uomo». Matteo 15: 18-20

Noi tutti abbiamo avuto a che fare con l’amara esperienza della perdita del controllo emozionale... Cercate di ricordarvene qualcuna e in modo particolare soffermatevi a quello che maggiormente è rimasta impressa nella vostra mente per la sua carica emotiva.

Nei nostri cuori soggiacciono ferite emozionali attive, che al minimo sussulto sismico (esperienze che la vita comporta) emergono con una forte carica emotiva paragonabile alla potenza di un vulcano in eruzione, provocando, il più delle volte, danni irreparabili a noi stessi e alle persone che più amiamo. Gli aspetti di un io bisbetico, irrequieto, insaziabile, volubile, capriccioso, offeso, timido, pauroso, frustrato, ribelle, testardo, sottomesso, aggressivo egocentrico, passionale, paragonabili al magma, al gas, ai vapori, allo zolfo e ai prodotti piroclastici di un vulcano, costituiscono uno stato latente o palese di situazioni molto pericolose endogene ed esogene della persona.

Perché? Come mai? Che cosa succede nella nostra mente? Dove avviene questo processo di reazione emozionale fuori dalla norma e che erroneamente cerchiamo di giustificare con accuse?

L’amigdala è un centro del sistema limbico del cervello. Il termine deriva dalla parola greca che significa mandorla. É un gruppo di strutture interconnesse, a forma appunto di mandorla, posto sopra il tronco cerebrale, vicino alla parte inferiore del sistema limbico.

Il sistema limbico è il punto centrale del sistema regolare endocrino, vegetativo e psichico; elabora stimoli provenienti dall’interno del corpo e dall’esterno. Descrive le strutture cerebrali che si trovano al confine tra l’ipotalamo e le strutture connesse, da un lato, la corteccia cerebrale dall’altro.

L’amigdala, ne abbiamo due, è specializzata nelle questioni emozionali. Se viene resecata dal resto del cervello, il risultato è una evidentissima incapacità di valutare il significato emozionale degli eventi, conseguentemente si diventa cechi affettivamente (cecità affettiva).

L’amigdala funzione come un archivio della memoria emozionale ed è quindi depositaria del significato stesso degli eventi; la vita senza l’amigdala è un’esistenza spogliata di significato personale.

All’amigdala è legato qualcosa di più dell’affetto: tutte le passioni dipendono da essa. Le lacrime, un segnale emozionale esclusivo degli esseri umani, sono stimolate da essa. Asportando o resecandola negli animali, questi perdono ogni impulso a cooperare o a competere e non provano più rabbia o paura.

1. L’amigdala è un grilletto molto sensibile.
I segnali di entrata provenienti dagli organi di senso consentono all’amigdala di analizzare ogni esperienza andando, per così dire, a ‘caccia di guai’. É una sentinella psicologica che scandaglia ogni situazione e ogni percezione, sempre guidata da un unico interrogativo, il più primitivo: E’ qualcosa che odio? Qualcosa che mi ferisce? Qualcosa che temo? Se la risposta è affermativa - se in qualche modo la situazione profila un «Si» - l’amigdala scatta immediatamente, come un sorta di grilletto neurale e reagisce telegrafando un messaggio di crisi a tutte le parti del cervello.

Nell’architettura cerebrale, l’amigdala è come una di quelle centraline programmate per inviare chiamate di emergenze ai vigili del fuoco, alla polizia... ogni qualvolta il sistema di allarme istallato all’interno di un’abitazione o di una banca segnali un problema.

Quando scatta l’allarme della paura, ad esempio, l’amigdala invia messaggi di emergenza e tutte le parti principali del cervello; stimola la secrezione degli ormoni che innescano la reazione di combattimento o fuga, mobilita i centri del movimento e attiva il sistema cardiovascolare, i muscoli e l’intestino. Altri segnali vengono dati per secernere piccole quantità di adrenalina, oppure al tronco cerebrale, facendo assumere al volto un’espressione spaventata, ecc. Simultaneamente, i sistemi mnemonici corticali vengono riorganizzati con precedenza assoluta per richiamare ogni informazione utile nella situazione di emergenza contingente.

Nell’architettura del cervello l’amigdala ha una posizione privilegiata in qualità di sentinella delle emozioni capace all’occorrenza di sequestrare il cervello.

Gli input sensoriali provenienti dall’occhio o dall’orecchio viaggiano dapprima diretti al talamo e poi servendosi di un circuito monosinaptico all’amigdala (esiste un fascio molto sottile di fibre nervose che vanno direttamente all’amigdala); un secondo segnale viene poi inviato dal talamo alla neocorteccia - il cervello pesante o pensante. Questa ramificazione permette all’amigdala di cominciare a rispondere prima della neocorteccia.

Quest’ultima, infatti, elabora le informazioni attraverso vari livelli di circuiti cerebrali prima di poterle percepire in modo davvero completo e di formulare infine una risposta, che risulta quindi molto più raffinata rispetto a quella dell’amigdala.

2. L’amigdala è specialista della memoria emozionale.
Le nostre emozioni hanno una mente che si occupa di loro e che può avere opinioni del tutto indipendenti da quelle della mente razionale.

L’ippocampo (parte del lobo temporale) - per lungo tempo considerato la struttura chiave del sistema limbico - è coinvolto nella registrazione e nella comprensione degli schemi percettivi più che non nelle reazioni emotive - come in un computer.

La principale funzione dell’ippocampo sta nel fornire un ricordo particolareggiato del contesto, vitale per il significato emozionale; è l’ippocampo che riconosce il diverso significato, tanto per fare un esempio, di un orso visto allo zoo o nel cortile di casa.

Mentre l’ippocampo ricorda i fatti nudi e crudi, l’amigdala ne trattiene, per cosi dire, il sapore emozionale. Ad esempio: nel caso in cui avessimo fatto un sorpasso rischioso tale da creare un certa paura, l’amigdala, da quel momento in poi, ogni qualvolta che, in qualche modo, ci si ritrova in circostanze simili, ci fa sentire ansiosi. L’ippocampo è fondamentale per riconoscere in un volto quello di tua cugina. Ma è l’amigdala ad aggiungere che ti è proprio antipatica.

3. Meccanismi di allarme neurale e associazioni
In quanto archivio della memoria emozionale, l’amigdala analizza l’esperienza corrente, confrontando ciò che sta accadendo nel presente con quanto già accaduto nel passato. Il suo metodo di confronto è associativo: quando la situazione presente e quella passata hanno un elemento chiave simile, l’amigdala lo identifica come una associazione.

Ecco perché questo circuito è, per cosi dire, sciatto: agisce prima di avere una piena conferma. Ci comanda precipitosamente di reagire ad una situazione presente secondo modalità fissate molto tempo fa, con pensieri, emozioni e reazioni apprese fissate in risposta ad eventi forse solo vagamente analoghi - e tuttavia abbastanza simili da metterla in allarme.

Perché essa dichiari lo stato di emergenza basta solo che pochissimi elementi della situazione presente ricordino quelli di una passata circostanza pericolosa. Il guaio che oltre ai ricordi, carichi di valenze emozionali, che hanno il potere di scatenare questa risposta di crisi, possono anche essere superate le modalità di reazione. In tali momenti, l’imprecisione del cervello è aumentata anche dal fatto che molti vividi ricordi emozionali risalgono ai primi anni di vita e riguardano il rapporto fra il bambino e chi si prendeva cura di lui. Questo è vero soprattutto per gli eventi traumatici, ad esempio se un piccolo veniva percosso o apertamente trascurato.

L’amigdala può reagire con delirio di collera o di paura prima che la corteccia sappia che cosa sta accadendo, e questo perché l’emozione grezza viene scatenata in modo indipendente dal pensiero razionale, e prima di esso.

4. Il centro che controlla le nostre emozioni
Mentre l’amigdala lavora per scatenare una reazione ansiosa e impulsiva, altre aree del cervello emozionale si adoperano per produrre una risposta correttiva, più consona alla situazione. L’interruttore cerebrale che smorza gli impulsi sembra trovarsi all’estremo di un importante circuito diretto alla neocorteccia - precisamente ai lobi prefrontali o frontali.

Quest’area cerebrale neocorticale consente di dare ai nostri impulsi emotivi una risposta più analitica o appropriata, modulando l’amigdala e le altre aree limbiche. Quando si scatena un’emozione, nel giro di qualche istante i lobi prefrontali eseguono la reazione che ritengono migliore fra una miriade di possibilità, in base al criterio del rapporto rischio/beneficio… ad esempio: quando attaccare, quando darsi alla fuga e anche quando calmarsi, persuadere, cercare comprensione, tergiversare, provocare sensi di colpa, piagnucolare, indossare una maschera di spavalderia, essere sprezzanti, ecc.

La neocorteccia è al lavoro tutte le volte che registriamo una perdita e ci rattristiamo, o ci sentiamo felici dopo un trionfo, o ci maceriamo rimuginando su qualcosa che qualcuno ha detto o ha fatto facendoci sentire feriti o in collera.

Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: evi - Agosto 02, 2008, 00:29:48 Sab
Le amigdale sono due una per emisfero. L'ipotalamo del grappolato non è ipertrofico (più grosso), ma iperattivo in fase di attacco, mandando troppi segnali in corteccia.

Estratto da

http://www.maran-ata.it/psicologia/htm/intelligenza_emotiva.htm


BEVITORE DACCI UNA LETTA; FORSE COMPRENDI L'ORIGINE DELLE MIE SUPPOSIZIONI
[/b]


L’intelligenza emotiva: l’amigdala
«Ma ciò che esce dalla bocca viene dal cuore, ed è quello che contamina l'uomo. Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni. Queste sono le cose che contaminano l'uomo; ma il mangiare con le mani non lavate non contamina l'uomo». Matteo 15: 18-20

Noi tutti abbiamo avuto a che fare con l’amara esperienza della perdita del controllo emozionale... Cercate di ricordarvene qualcuna e in modo particolare soffermatevi a quello che maggiormente è rimasta impressa nella vostra mente per la sua carica emotiva.

Nei nostri cuori soggiacciono ferite emozionali attive, che al minimo sussulto sismico (esperienze che la vita comporta) emergono con una forte carica emotiva paragonabile alla potenza di un vulcano in eruzione, provocando, il più delle volte, danni irreparabili a noi stessi e alle persone che più amiamo. Gli aspetti di un io bisbetico, irrequieto, insaziabile, volubile, capriccioso, offeso, timido, pauroso, frustrato, ribelle, testardo, sottomesso, aggressivo egocentrico, passionale, paragonabili al magma, al gas, ai vapori, allo zolfo e ai prodotti piroclastici di un vulcano, costituiscono uno stato latente o palese di situazioni molto pericolose endogene ed esogene della persona.

Perché? Come mai? Che cosa succede nella nostra mente? Dove avviene questo processo di reazione emozionale fuori dalla norma e che erroneamente cerchiamo di giustificare con accuse?

L’amigdala è un centro del sistema limbico del cervello. Il termine deriva dalla parola greca che significa mandorla. É un gruppo di strutture interconnesse, a forma appunto di mandorla, posto sopra il tronco cerebrale, vicino alla parte inferiore del sistema limbico.

Il sistema limbico è il punto centrale del sistema regolare endocrino, vegetativo e psichico; elabora stimoli provenienti dall’interno del corpo e dall’esterno. Descrive le strutture cerebrali che si trovano al confine tra l’ipotalamo e le strutture connesse, da un lato, la corteccia cerebrale dall’altro.

L’amigdala, ne abbiamo due, è specializzata nelle questioni emozionali. Se viene resecata dal resto del cervello, il risultato è una evidentissima incapacità di valutare il significato emozionale degli eventi, conseguentemente si diventa cechi affettivamente (cecità affettiva).

L’amigdala funzione come un archivio della memoria emozionale ed è quindi depositaria del significato stesso degli eventi; la vita senza l’amigdala è un’esistenza spogliata di significato personale.

All’amigdala è legato qualcosa di più dell’affetto: tutte le passioni dipendono da essa. Le lacrime, un segnale emozionale esclusivo degli esseri umani, sono stimolate da essa. Asportando o resecandola negli animali, questi perdono ogni impulso a cooperare o a competere e non provano più rabbia o paura.

1. L’amigdala è un grilletto molto sensibile.
I segnali di entrata provenienti dagli organi di senso consentono all’amigdala di analizzare ogni esperienza andando, per così dire, a ‘caccia di guai’. É una sentinella psicologica che scandaglia ogni situazione e ogni percezione, sempre guidata da un unico interrogativo, il più primitivo: E’ qualcosa che odio? Qualcosa che mi ferisce? Qualcosa che temo? Se la risposta è affermativa - se in qualche modo la situazione profila un «Si» - l’amigdala scatta immediatamente, come un sorta di grilletto neurale e reagisce telegrafando un messaggio di crisi a tutte le parti del cervello.

Nell’architettura cerebrale, l’amigdala è come una di quelle centraline programmate per inviare chiamate di emergenze ai vigili del fuoco, alla polizia... ogni qualvolta il sistema di allarme istallato all’interno di un’abitazione o di una banca segnali un problema.

Quando scatta l’allarme della paura, ad esempio, l’amigdala invia messaggi di emergenza e tutte le parti principali del cervello; stimola la secrezione degli ormoni che innescano la reazione di combattimento o fuga, mobilita i centri del movimento e attiva il sistema cardiovascolare, i muscoli e l’intestino. Altri segnali vengono dati per secernere piccole quantità di adrenalina, oppure al tronco cerebrale, facendo assumere al volto un’espressione spaventata, ecc. Simultaneamente, i sistemi mnemonici corticali vengono riorganizzati con precedenza assoluta per richiamare ogni informazione utile nella situazione di emergenza contingente.

Nell’architettura del cervello l’amigdala ha una posizione privilegiata in qualità di sentinella delle emozioni capace all’occorrenza di sequestrare il cervello.

Gli input sensoriali provenienti dall’occhio o dall’orecchio viaggiano dapprima diretti al talamo e poi servendosi di un circuito monosinaptico all’amigdala (esiste un fascio molto sottile di fibre nervose che vanno direttamente all’amigdala); un secondo segnale viene poi inviato dal talamo alla neocorteccia - il cervello pesante o pensante. Questa ramificazione permette all’amigdala di cominciare a rispondere prima della neocorteccia.

Quest’ultima, infatti, elabora le informazioni attraverso vari livelli di circuiti cerebrali prima di poterle percepire in modo davvero completo e di formulare infine una risposta, che risulta quindi molto più raffinata rispetto a quella dell’amigdala.

2. L’amigdala è specialista della memoria emozionale.
Le nostre emozioni hanno una mente che si occupa di loro e che può avere opinioni del tutto indipendenti da quelle della mente razionale.

L’ippocampo (parte del lobo temporale) - per lungo tempo considerato la struttura chiave del sistema limbico - è coinvolto nella registrazione e nella comprensione degli schemi percettivi più che non nelle reazioni emotive - come in un computer.

La principale funzione dell’ippocampo sta nel fornire un ricordo particolareggiato del contesto, vitale per il significato emozionale; è l’ippocampo che riconosce il diverso significato, tanto per fare un esempio, di un orso visto allo zoo o nel cortile di casa.

Mentre l’ippocampo ricorda i fatti nudi e crudi, l’amigdala ne trattiene, per cosi dire, il sapore emozionale. Ad esempio: nel caso in cui avessimo fatto un sorpasso rischioso tale da creare un certa paura, l’amigdala, da quel momento in poi, ogni qualvolta che, in qualche modo, ci si ritrova in circostanze simili, ci fa sentire ansiosi. L’ippocampo è fondamentale per riconoscere in un volto quello di tua cugina. Ma è l’amigdala ad aggiungere che ti è proprio antipatica.

3. Meccanismi di allarme neurale e associazioni
In quanto archivio della memoria emozionale, l’amigdala analizza l’esperienza corrente, confrontando ciò che sta accadendo nel presente con quanto già accaduto nel passato. Il suo metodo di confronto è associativo: quando la situazione presente e quella passata hanno un elemento chiave simile, l’amigdala lo identifica come una associazione.

Ecco perché questo circuito è, per cosi dire, sciatto: agisce prima di avere una piena conferma. Ci comanda precipitosamente di reagire ad una situazione presente secondo modalità fissate molto tempo fa, con pensieri, emozioni e reazioni apprese fissate in risposta ad eventi forse solo vagamente analoghi - e tuttavia abbastanza simili da metterla in allarme.

Perché essa dichiari lo stato di emergenza basta solo che pochissimi elementi della situazione presente ricordino quelli di una passata circostanza pericolosa. Il guaio che oltre ai ricordi, carichi di valenze emozionali, che hanno il potere di scatenare questa risposta di crisi, possono anche essere superate le modalità di reazione. In tali momenti, l’imprecisione del cervello è aumentata anche dal fatto che molti vividi ricordi emozionali risalgono ai primi anni di vita e riguardano il rapporto fra il bambino e chi si prendeva cura di lui. Questo è vero soprattutto per gli eventi traumatici, ad esempio se un piccolo veniva percosso o apertamente trascurato.

L’amigdala può reagire con delirio di collera o di paura prima che la corteccia sappia che cosa sta accadendo, e questo perché l’emozione grezza viene scatenata in modo indipendente dal pensiero razionale, e prima di esso.

4. Il centro che controlla le nostre emozioni
Mentre l’amigdala lavora per scatenare una reazione ansiosa e impulsiva, altre aree del cervello emozionale si adoperano per produrre una risposta correttiva, più consona alla situazione. L’interruttore cerebrale che smorza gli impulsi sembra trovarsi all’estremo di un importante circuito diretto alla neocorteccia - precisamente ai lobi prefrontali o frontali.

Quest’area cerebrale neocorticale consente di dare ai nostri impulsi emotivi una risposta più analitica o appropriata, modulando l’amigdala e le altre aree limbiche. Quando si scatena un’emozione, nel giro di qualche istante i lobi prefrontali eseguono la reazione che ritengono migliore fra una miriade di possibilità, in base al criterio del rapporto rischio/beneficio… ad esempio: quando attaccare, quando darsi alla fuga e anche quando calmarsi, persuadere, cercare comprensione, tergiversare, provocare sensi di colpa, piagnucolare, indossare una maschera di spavalderia, essere sprezzanti, ecc.

La neocorteccia è al lavoro tutte le volte che registriamo una perdita e ci rattristiamo, o ci sentiamo felici dopo un trionfo, o ci maceriamo rimuginando su qualcosa che qualcuno ha detto o ha fatto facendoci sentire feriti o in collera.



Cito tutto perchè lo trovo magnificamente illustrato.

Il vissuto emotivo influenza in modo palese le risposte autonomiche nonchè endocrine, PALESE!

                                                                                                                                                                ::) Evi
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: RRODOLFO - Agosto 02, 2008, 03:01:03 Sab



    io vorrei dire che quello che intendo ,è che le relazioni emotive come vengono descritte sia nel funzionamento che nella chimica e tutto quello che implica ,è diverso dai sistemi ancora più primordiali ,per fare un esempio semplice!!!!



         LO STIMOLO DELLA FAME A LIVELLO PRIMORDIALE E PRIMITIVO è COMANDATO DALL'IPOTALAMO  !!!

         COSIì COME LO STIMOLO CHIMICO E TUTTO IL MECCANISMO CHE NE COMPORTA DELLA SAZIETà!!


 la differenza da questi stimoli, dallo stimolo ,per esempio da uno stato emozionale di golosità ,sia per cultura ,per deficienze ,per patologie,anche neuropsichiatriche come psicologiche sono mosse dall'amigdala-e!!!

come dire che nelle funzioni dell'amigdala-e cè un livello superiore di meccanismi rispotto al' ipotalamo che al contrario ha funzioni e meccanismi più primari e primordiali!!!

secondo me la conferma sta anche nel fattto che i trigger sono molto semplici e primordiali!
 come ritmi  di luce e buio, soggezzione alla temperatura ambientale e corporea,suoni,pressione atmosferica,altitudine,ossigeno ,anidrite carbonica,idratazione,stimoli olfattivi ,visivi,sessuali,di paura ,o rabbia,e forse dimentico qualcosa.......ma credo che se per questi fattori primitivi sia interessato in primis l'ipotalamo,ed essendo alterato sia per ipertrofia che per iper attività sia nel rispondere che nel recepire  di conseguenza, il livello superiore, le amigdale hanno una ricezione delle informazioni alterata!!!anche a livelllo e sopratutto emozionale!!!!

 per fare un esempio ,dallo stimolo sessuale primordiale riproduttivo,diciamo, esagerato con l'ipotalamo alterato ,la conseguenza con l'amigdala-e alterata-e si passa alle fissazioni e alle manie!!!!!!!


tra l'altro la amigdale,sono organi cosi superiori ,che tra le loro funzioni cè anche quello del linguaggio

 l'esempiio è semplice !!!

http://www.mednat.org/cervello/amigdala_ippocampo.htm

leggendo questo link si puo vedere cosa succede se ci sono alterazioni dell'amigdale quali siano le conseguenze,o anche la mancanza ,ma sopratutto si denotano delle alterazioni comportamentali ,che nei grappolati possono anche esserci ,ma sono fonte delle percezionei basilari alterate dall'ipotalamo.
ritengo una conseguenza!!!!

.................................................................
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: RRODOLFO - Agosto 02, 2008, 11:27:39 Sab
http://www.dica33.it/argomenti/neuroscienza/cervello6.asp

http://www.scienzeinvestigazione.it/lezioni/Lezioni%20pdf%20psicologia%20fisiologica/10.pdf

http://w3.uniroma1.it/anat3b/didatticanew/lezioni%20html/CircuitiMemoria1.pdf

http://www.salesbrain.net/users/folder.asp?FolderID=6360

                         bevo alla salute di noi tutti Davide,anche alla tua!!!
""(pensierino personale ,le emozioni ,e troppe, come dire ,ehm confondono!)" ;)



mancini e destrorsi avevo domandato!!! http://www.grappolaiuto.it/smf/index.php?topic=6252.0

percheee!!!

http://diablog.myblog.it/archive/2007/10/19/emisfero-destro-o-sinistro.html
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: RRODOLFO - Agosto 02, 2008, 11:49:05 Sab
http://spazioinwind.libero.it/risvegliodiadamo/la_dinamica_del_cervello.htm


per concluere con la mia personale teoria:


altre conferme ,che sia interessato in primis l'ipotalamo sta nel fatto della ciclicità della  ch,l'amigdala non è nelle sue funzioni avere cicli!!!!!!

le terapie dei protocolli previsti per la ch sia dai cortisonici ,che i calcio antagonisti ,antinfiammatori,agiscono ,o meglio cercano di agire sulla ipertrofia ipotalamica ,anche perchè agisco semplicenmente .l'amigdala ne sarebbe ineressata solo emotivamente!!??

nel senso che quando le terapie agiscono e sembrano attenuare i grappoli ,agiscono sullo stato emozionale???
come conseguenza di un benessere temporaneo probabilmente si!
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: evi - Agosto 02, 2008, 15:57:26 Sab
http://spazioinwind.libero.it/risvegliodiadamo/la_dinamica_del_cervello.htm


per concluere con la mia personale teoria:


altre conferme ,che sia interessato in primis l'ipotalamo sta nel fatto della ciclicità della  ch,l'amigdala non è nelle sue funzioni avere cicli!!!!!!

le terapie dei protocolli previsti per la ch sia dai cortisonici ,che i calcio antagonisti ,antinfiammatori,agiscono ,o meglio cercano di agire sulla ipertrofia ipotalamica ,anche perchè agisco semplicenmente .l'amigdala ne sarebbe ineressata solo emotivamente!!??

nel senso che quando le terapie agiscono e sembrano attenuare i grappoli ,agiscono sullo stato emozionale???
come conseguenza di un benessere temporaneo probabilmente si!


  :( Rudi, te lo dico con il più grande rispetto, ed anche con la più grande e DOVEROSA umiltà: qui, da quello che mi sembra d'aver capito, non sono presenti neuroscienziati; non lo sono io, non lo è Davide, non lo sei tu...persino la dottoressa Cerbo presumo non si definirebbe tale...
Le questioni intorno alle quali esponiamo le nostre MODESTISSIME opinioni sono di una tale complessità che mi verrebbe da compiangere uno che si alzasse e dicesse "Eureka, ho capito TUTTO!" Magari mi sbaglierei, ma sarei molto scettica...
Non è mancanza di fiducia nell'intelligenza umana, è solo consapevolezza del fatto che il cervello, ed a maggior ragione l'organismo  umano,  è l'oggetto più complesso di cui si conosca l'esistenza!!!

Calmati: qui siamo nell'ambito delle mere opinioni, ed in questo ambito l'orientamento di pensiero abituale di una persona gioca un ruolo importante...

Io ho l'impressione che, rispetto  a me e Davide, tu tenda a separare maggiormente MENTE e CORPO, emozione e fisiologia...

Se proprio dovessi voler romperti le scatole ti consiglierei la lettura - nel caso tu non l'abbia già letto- di un bellissimo testo divulgativo scritto da un neuroscienziato, Damasio, che s'intitola "L'errore di Cartesio".

Io sono donna, femmina, a 11 anni suonati ho avuto il menarca e da allora per moltissimi anni i miei cicli mestruali hanno seguito i cicli lunari che era una meraviglia: ovulazione luna piena, novilunio mestruazione.
Ebbene Rudi, io so, tu sai, tutti sanno, che "forti" emozioni ( e cosa si intenda per forte ahinoi non è misurabile...) possono incidere pesantemente su questi cicli. Conosco una donna che dopo la maturità non ha avuto il suo "ciclo" per anni, fino a quando non si è innamorata per la prima volta...e l'innamoramento mi pare corrisponda a funzioni "elevate"...
Io ho vissuto il puerperio ed ho allattato, e posso dirti che  il suono del pianto del mio bambino aveva sulla mia amigdala, a causa dell'assetto ormonale particolare in cui si trovava il mio organismo, un effetto molto diverso da quello che aveva per mio marito o per una donna non in puerperio. Io, com'è FISIOLOGICAMENTE per le puerpere, lo vivevo con angoscia, con ansia, era un suono "d'allarme"; e, se il bambino piangeva per la fame, dal mio seno cominciava ad uscire il latte... L'attivazione dell'amigdala era influenzata dagli ormoni ed allo stimolo "pianto" determinava una risposta emotiva alla quale corrispondeva una risposta fisiologica assai specifica mediata dall'ipotalamo e dll'ipofisi... Cioè l'amigdala influenza tanto funzioni superiori che la bruta fisiologia... Questo, molto molto molto modestamente, sono portata a pensare, MA HO IL PIU' GRANDE RISPETTO PER IL TUO DI PENSIERO  e lungi da me credere d'aver ragione o che tu possa aver torto e via discorrendo...
Parliamone, ma senza litigare, vi prego! A chi giova?

                                                                                                                                                                 :-\ Evi
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: casper60 - Agosto 02, 2008, 21:02:52 Sab
http://spazioinwind.libero.it/risvegliodiadamo/la_dinamica_del_cervello.htm


per concluere con la mia personale teoria:


altre conferme ,che sia interessato in primis l'ipotalamo sta nel fatto della ciclicità della  ch,l'amigdala non è nelle sue funzioni avere cicli!!!!!!

le terapie dei protocolli previsti per la ch sia dai cortisonici ,che i calcio antagonisti ,antinfiammatori,agiscono ,o meglio cercano di agire sulla ipertrofia ipotalamica ,anche perchè agisco semplicenmente .l'amigdala ne sarebbe ineressata solo emotivamente!!??

nel senso che quando le terapie agiscono e sembrano attenuare i grappoli ,agiscono sullo stato emozionale???
come conseguenza di un benessere temporaneo probabilmente si!


  :( Rudi, te lo dico con il più grande rispetto, ed anche con la più grande e DOVEROSA umiltà: qui, da quello che mi sembra d'aver capito, non sono presenti neuroscienziati; non lo sono io, non lo è Davide, non lo sei tu...persino la dottoressa Cerbo presumo non si definirebbe tale...
Le questioni intorno alle quali esponiamo le nostre MODESTISSIME opinioni sono di una tale complessità che mi verrebbe da compiangere uno che si alzasse e dicesse "Eureka, ho capito TUTTO!" Magari mi sbaglierei, ma sarei molto scettica...
Non è mancanza di fiducia nell'intelligenza umana, è solo consapevolezza del fatto che il cervello, ed a maggior ragione l'organismo  umano,  è l'oggetto più complesso di cui si conosca l'esistenza!!!

Calmati: qui siamo nell'ambito delle mere opinioni, ed in questo ambito l'orientamento di pensiero abituale di una persona gioca un ruolo importante...

Io ho l'impressione che, rispetto  a me e Davide, tu tenda a separare maggiormente MENTE e CORPO, emozione e fisiologia...

Se proprio dovessi voler romperti le scatole ti consiglierei la lettura - nel caso tu non l'abbia già letto- di un bellissimo testo divulgativo scritto da un neuroscienziato, Damasio, che s'intitola "L'errore di Cartesio".

Io sono donna, femmina, a 11 anni suonati ho avuto il menarca e da allora per moltissimi anni i miei cicli mestruali hanno seguito i cicli lunari che era una meraviglia: ovulazione luna piena, novilunio mestruazione.
Ebbene Rudi, io so, tu sai, tutti sanno, che "forti" emozioni ( e cosa si intenda per forte ahinoi non è misurabile...) possono incidere pesantemente su questi cicli. Conosco una donna che dopo la maturità non ha avuto il suo "ciclo" per anni, fino a quando non si è innamorata per la prima volta...e l'innamoramento mi pare corrisponda a funzioni "elevate"...
Io ho vissuto il puerperio ed ho allattato, e posso dirti che  il suono del pianto del mio bambino aveva sulla mia amigdala, a causa dell'assetto ormonale particolare in cui si trovava il mio organismo, un effetto molto diverso da quello che aveva per mio marito o per una donna non in puerperio. Io, com'è FISIOLOGICAMENTE per le puerpere, lo vivevo con angoscia, con ansia, era un suono "d'allarme"; e, se il bambino piangeva per la fame, dal mio seno cominciava ad uscire il latte... L'attivazione dell'amigdala era influenzata dagli ormoni ed allo stimolo "pianto" determinava una risposta emotiva alla quale corrispondeva una risposta fisiologica assai specifica mediata dall'ipotalamo e dll'ipofisi... Cioè l'amigdala influenza tanto funzioni superiori che la bruta fisiologia... Questo, molto molto molto modestamente, sono portata a pensare, MA HO IL PIU' GRANDE RISPETTO PER IL TUO DI PENSIERO  e lungi da me credere d'aver ragione o che tu possa aver torto e via discorrendo...
Parliamone, ma senza litigare, vi prego! A chi giova?

                                                                                                                                                                 :-\ Evi


concordo

casper ;)
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: Lucius - Agosto 02, 2008, 23:27:15 Sab
Viva i post di confronto (anche con qualche scintilla) sulla CH, perchè portano sviluppi e spunti, soprattutto se vengono inclusi articoli e citate le fonti...

L'unica osservazione (piccolo "richiamo") che mi sento di fare è.... che siamo nella sez.: "Il Medico RISPONDE!"

 ::)


 ;)
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: casper60 - Agosto 03, 2008, 00:27:29 Dom
Viva i post di confronto (anche con qualche scintilla) sulla CH, perchè portano sviluppi e spunti, soprattutto se vengono inclusi articoli e citate le fonti...

L'unica osservazione (piccolo "richiamo") che mi sento di fare è.... che siamo nella sez.: "Il Medico RISPONDE!"

 ::)


 ;)

sarebbe molto interessante conoscere il parere della Cerbo i merito

casper ;)
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: jude - Agosto 04, 2008, 08:15:14 Lun
Io proporrei di spostare l'intera discussione in un'altra sezione e, a chi ha delle domande per la Prof. Cerbo, di riformularle.
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: evi - Agosto 04, 2008, 09:02:53 Lun
Io proporrei di spostare l'intera discussione in un'altra sezione e, a chi ha delle domande per la Prof. Cerbo, di riformularle.

Hai ragione, Jude...mi sento, come dire, un tantino in imbarazzo... :-[

                                                                                                                                               Evi
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: Lucius - Agosto 04, 2008, 12:39:40 Lun

(http://www.ualberta.ca/~droles/aviation/Concord3.jpg)

Concord(o)!!

 ::)
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: la zia Dany - Agosto 04, 2008, 21:38:42 Lun

(http://www.ualberta.ca/~droles/aviation/Concord3.jpg)

Concord(o)!!

 ::)

ma come ti vengono??????????

la zia Dany
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: evi - Agosto 04, 2008, 22:12:42 Lun

(http://www.ualberta.ca/~droles/aviation/Concord3.jpg)

Concord(o)!!

 ::)

ma come ti vengono??????????

la zia Dany

Zia, sono, siete, dei genii...Lucius poi è un amore, ha tutto ciò che si può desiderare in una persona...che gente, ragazzi!!!

                                                                                                                             :-* :-* :-* :-* Evi
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: casper60 - Agosto 04, 2008, 22:34:53 Lun

(http://www.ualberta.ca/~droles/aviation/Concord3.jpg)

Concord(o)!!

 ::)

ma come ti vengono??????????

la zia Dany

ricordati zia che Lucius è di Diano san Pietro

casper ;D
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: RRODOLFO - Agosto 04, 2008, 23:44:31 Lun
PER RIPRENDERE ,IL TEMA DEL POST,e senza polemiche ,ma solo una ricerca tutti in sieme!!

  rileggendo l tema tecnico del post ,ho riflettuto molto anche sul titolo!

cè palesemente la risposta nel titolo!!!

bisogna sapere che le fasi del sonno ,si differenziano in 4 tipologie!!!
senza dilungarmi nelle altre ,prendiamo in esame quello che piu ci interessa!!!!!

  cioè la fase !REM  !!!!in questa fase del sonno l'unica parte del cervello attiva davvero ,cioè sveglia è la zona ipotalamica!!!!

 tutto il resto del cervello diciamo è in stanby....ma sopratutto la parte emotiva!!!!

 voglio dire che ;
   ci svegliamo con un dolore non con una emozione!!! e difatti reagiamo istintivamente!!! non emozionalmente ,o probabilmente entra la parte emotiva ormai da svegli!!!

a me par evidente :) che sia evidente :) che ;) in primis è la zona ipotalamica la parte interessata!!! -alterata.

aggiungo un'altra cosa !!! meccanicamente cioè con la vasocostrizione e quindi con le terapie di triptani ,ossigeno ,freddo ,acqua, le sole efficenti nel sintomatico ,hanno effetto appunto per vasocostrizione,la quale non è possibile che possano alterare il nucleo delle zone dell'amigdala! ma in questo caso si ed velocemente ed efficentemente sulla zona ipotalamica!!!!!!


questo è un link che para bene di ipotalamo!!! estimolozopni sugli animali !!!anche qui si capisce ...secondo me il perchè cè la teoria della DBS, dato che cerca di agire sull'ipotalamo e non sul nucleo della amigdala. ;)

 :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :)
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: evi - Agosto 05, 2008, 02:11:35 Mar
Rudi, sono convinta del fatto che se la dottoressa Cerbo fosse chiamata ad esprimersi sulla questione, la sua posizione sarebbe molto vicina, se non coincidente, con la tua, per l'ovvia ragione che l'ipotalamo è indubbiamente e pesantemente implicato nell'eziopatogenesi...chi lo mette in dubbio? Non solo è intuitivo crederlo -le belle nottate in grappolo...il sonno come trigger...la puntualità della Bestiaccia etc...- ma, a quanto ho capito, esistono anche EVIDENZE a favore di questa tesi...
L'ipotesi di Davide -tale la considero- tuttavia, non è affatto antitetica rispetto a questa evidenza...
Davide dice: "Ok, l'ipotalamo funziona male, è un dato di fatto...ma PERCHè funziona male?" La risposta che lui si è dato è che l'ipotalamo abbia ricevuto una stimolazione, diciamo così, "abnorme", da parte dell'amigdala...
Il mio meno che modesto parere è che si tratti di un'ipotesi tutt'altro che peregrina, dal momento che, come certamente tu sai, amigdala e ipotalamo sono tanto funzionalmente che anatomicamente connesse. Queste connessioni un senso, un valore, un'utilità, un significato ce l'avranno, o no?
Ogni struttura del nevrasse ha una sua autonomia di funzionamento, alla quale va a sovrapporsi l'influenza di altre strutture, influenza in genere gerarchicamente ordinata...ubi maior minor cessat
Persino il midollo spinale ha un suo modo di funzionare autonomamente, cosa che sanno perfettamente, e loro malgrado, i mielolesi...
"Normalmente", però, nè il midollo spinale nè le altre strutture, ipotalamo incluso, funzionano in modo del tutto autonomo...grazie a Dio, in genere...
Il sistema nervoso non è fatto a compartimenti stagni, è quanto di più "integrato" si possa concepire, come tutto l'organismo, d'altronde!

Mi dici tu Rudi cosa hanno a che vedere le ovaie con gli osteoclasti? Eppure c'entrano, eccome, le donne con l'osteoporosi lo sanno bene!

Il grande difetto dell'ipotesi di Davide sai qual'è, secondo me? E' che noi non siamo attrezzati, nè culturalmente nè in altro modo, per verificare se si tratti di un modello valido oppure no...dobbiamo rimanere nell'ambito delle mere speculazioni...e in quest'ambito, perdona il linguaggio scherzoso, VINCI tu, perchè hai dalla tua le sole evidenze attualmente in nostro possesso...a meno che quel diavolo d'uomo di uno Skianta non abbia qualche asso nella manica  ;D

Perdonami se ti ho attribuito un'animosità che non c'era...sono molto sensibile a tutte le situazioni anche solo apparentemente conflittuali, è una mia idiosincrasia...come direbbe Depejo, mi fanno venire i "conati"

Ti abbraccio

                                                                                                                         :-* :-* :-* Evi

                       

Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: Lucius - Agosto 05, 2008, 10:19:09 Mar

ZiaD: saranno gli stupefacenti?!?  ;)

Evi: troppo buona, rischi di farti amare... anche carnalmente... ::) :P

Piero: porca l'oca... avendo traslocato a Diano Marina ora perderò il mio charme? ??? :)
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: Lucius - Agosto 05, 2008, 10:30:30 Mar
In merito al discorso ipotalamo/amigdala... credo che l'unica via per indagare più a fondo sia attraverso esami specifici sotto attacco (e non) come la PET (Tomografia a Emissione di Positroni) ed anche le misurazioni di imaging mediante risonanza magnetica funzionalela (fMRI).


Secondo il mio modestissimo e "trasgressivo" parere, l'ipotalamo si (iper)attiva A SEGUITO di un'altro processo. Tradotto= l'iperattività dell'ipotalamo è una CONSEGUENZA del "tilt" che sta a monte....

Da quel che mi risulta non è stata trovata alcuna ipertrofia ipotalamica sui grapppolati, ma solo una iperattività neuronale!!
I grappolati NON hanno l'ipotalamo più grosso..... (chissà però altrove... ::))
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: RRODOLFO - Agosto 05, 2008, 13:25:54 Mar
ohhh brava!!!!

è QUESTA LA QUESTIONE!!!!Davide dice: "Ok, l'ipotalamo funziona male, è un dato di fatto...ma PERCHè funziona male?" La risposta che lui si è dato è che l'ipotalamo abbia ricevuto una stimolazione, diciamo così, "abnorme", da parte dell'amigdala...

IO DICO CHE è IL CONTRARIO E QUINDI TUTTE LE CONSEGUENZE!!!!
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: evi - Agosto 05, 2008, 14:01:27 Mar
ohhh brava!!!!

è QUESTA LA QUESTIONE!!!!Davide dice: "Ok, l'ipotalamo funziona male, è un dato di fatto...ma PERCHè funziona male?" La risposta che lui si è dato è che l'ipotalamo abbia ricevuto una stimolazione, diciamo così, "abnorme", da parte dell'amigdala...

IO DICO CHE è IL CONTRARIO E QUINDI TUTTE LE CONSEGUENZE!!!!

Quindi sarebbe l'ipotalamo a stimolare in maniera abnorme l'amigdala? Intendi questo? Certo, può essere... perchè e in che modo lo farebbe? E quali segni comportamentali a tuo parere dà l'amigdala iperstimolata dall'ipotalamo?

Lucius, pienamente d'accordo con te, ma come fare? Chi lo farebbe?

                                                                                                                                                                 :-\ Evi
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: evi - Agosto 09, 2008, 23:30:53 Sab
PER RIPRENDERE ,IL TEMA DEL POST,e senza polemiche ,ma solo una ricerca tutti in sieme!!

  rileggendo l tema tecnico del post ,ho riflettuto molto anche sul titolo!

cè palesemente la risposta nel titolo!!!

bisogna sapere che le fasi del sonno ,si differenziano in 4 tipologie!!!
senza dilungarmi nelle altre ,prendiamo in esame quello che piu ci interessa!!!!!

  cioè la fase !REM  !!!!in questa fase del sonno l'unica parte del cervello attiva davvero ,cioè sveglia è la zona ipotalamica!!!!

 tutto il resto del cervello diciamo è in stanby....ma sopratutto la parte emotiva!!!!

 voglio dire che ;
   ci svegliamo con un dolore non con una emozione!!! e difatti reagiamo istintivamente!!! non emozionalmente ,o probabilmente entra la parte emotiva ormai da svegli!!!

a me par evidente :) che sia evidente :) che ;) in primis è la zona ipotalamica la parte interessata!!! -alterata.

aggiungo un'altra cosa !!! meccanicamente cioè con la vasocostrizione e quindi con le terapie di triptani ,ossigeno ,freddo ,acqua, le sole efficenti nel sintomatico ,hanno effetto appunto per vasocostrizione,la quale non è possibile che possano alterare il nucleo delle zone dell'amigdala! ma in questo caso si ed velocemente ed efficentemente sulla zona ipotalamica!!!!!!


questo è un link che para bene di ipotalamo!!! estimolozopni sugli animali !!!anche qui si capisce ...secondo me il perchè cè la teoria della DBS, dato che cerca di agire sull'ipotalamo e non sul nucleo della amigdala. ;)

 :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :)

Vedi Rudi, esitono malattie gravissime, genetiche, in cui una lunga serie di "guasti" vengono a determinarsi a causa di un solo minuscolo piccolissimo errore di trascrizione di una singola base azotata di una singola tripletta di un singolo gene...alcuni di questi "guasti" trovano una risposta, parziale e sintomatica, in farmaci e rimedi d'altro genere, che in nessun modo però riparano l'errore che è a monte. Ti porto l'esempio di una malattia terribile ed invalidante, la fenilchetonuria: ebbene, si è visto che per "salvare" i pazienti è sufficiente diagnosticarla precocemente e ridurre drasticamente l'assunzione di alimenti contenenti fenilalanina...ma la fenilalanina NON è la CAUSA della fenilchetonuria, così come un cattivo funzionamento di pancreas e polmoni NON è la CAUSA della fibrosi cistica, ma una conseguenza dell'errore genetico che ne è la vera causa...
I vasocostrittori agiscono sulla vasodilatazione che è nella patogenesi del dolore della CH, nella vasodilatazione è implicato un anomalo funzionamento dell'ipotalamo...chiedersi COSA possa aver determinato quell'anomalo funzionamente è, in una sola parola, legittimo...
La relazione esistente tra vissuto emotivo e funzionamento dell'ipotalamo è stato già lungamente studiata per patologia legate a disturbi dell'accrescimento di origine non organica, ad esempio. Gli esempi che ti ho portato circa la relazione tra i cicli mestruali ed il vissuto emotivo sono assolutamente significativi...
Esiste una branca della medicina nota come psico-neuro-endocrino-immunologia che studia la relazione tra vissuto psichico e malattia...mica me lo sono inventato...non è che mi diverta a farti agitare od a concepire baggianate...
Detto questo, poichè non ho gli strumenti, nè culturali, nè d'altra natura, per verificare l'ipotesi amigdala (e già dire amigdala, per quello che mi riguarda, è semplificare), la chiudo qui: pensa come vuoi, ognuno a casa propria, amici  come prima...

                                                                                                                                                                       Evi
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: Lucius - Agosto 13, 2008, 12:12:48 Mer
[Lucius, pienamente d'accordo con te, ma come fare? Chi lo farebbe?

Beh io sarei anche pronto a mettere il mio cranio a disposizione x la causa, ma il problema è trovare un'equipe medica disposta ad avviare uno studio in questa direzione.

Se non sbaglio chi ha impiantato la DBS ha fatto questo tipo di esami in Germania.
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: evi - Agosto 13, 2008, 16:19:46 Mer
[Lucius, pienamente d'accordo con te, ma come fare? Chi lo farebbe?

Beh io sarei anche pronto a mettere il mio cranio a disposizione x la causa, ma il problema è trovare un'equipe medica disposta ad avviare uno studio in questa direzione.

Se non sbaglio chi ha impiantato la DBS ha fatto questo tipo di esami in Germania.

Se penserete "Eccola, è arrivata lei... ::) ::) ::)" vi capirò: ci vorrebbe una raccolta di fondi del tipo Neurothon...la situazione veramente drammatica per non dire orrenda di alcuni grappolati, la sofferenza di tutti, giustificherebbero ampiamente questa ed altre analoghe ricerche...
Certo, ragazzi, se tanti grappolati non si iscrivono neppure all'OUCH!!! Forza, ragazzi, ma come possiamo farci/farvi aiutare se neppure voi che soffrite in prima persona accettate di versare un obolo di poco più di DUE euro, dico DUE, al MESE?! ISCRIVIAMOCI IN MASSA!!! Il primo passo DEVE essere questo! Fatelo per voi stessi...poi, quando in molti avremo fatto questo, saremo veramente credibili quando andremo a chiedere dindini a gente che non ha idea di quanto possa apparire LETTERALE l'espressione "Mi scoppia la testa!"

                                                                                                                                                                 Evi
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: Sten - Agosto 13, 2008, 21:08:14 Mer
Ragazzi,

mi permetto solo di ricordare che dei REALI meccanismi che regolano il Funzionamento di IPOTALAMO e AMIGDALE si sa ancora ben poco.

Le nostre intuizioni, ipotesi, teorie in merito, ai fini scientifici, valgono come "scorregge di mosca" e, dal punto di vista PRATICO (ovvero, per stare meglio) forse anche meno... Almeno OGGI...

Bello e stimolante comunque lo scambio di opinioni e gli spunti di riflessione che questo apre... A patto che NON inneschi "Zuffe".

 ;)
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: evi - Agosto 13, 2008, 21:51:46 Mer
Ragazzi,

mi permetto solo di ricordare che dei REALI meccanismi che regolano il Funzionamento di IPOTALAMO e AMIGDALE si sa ancora ben poco.

Le nostre intuizioni, ipotesi, teorie in merito, ai fini scientifici, valgono come "scorregge di mosca" e, dal punto di vista PRATICO (ovvero, per stare meglio) forse anche meno... Almeno OGGI...

Bello e stimolante comunque lo scambio di opinioni e gli spunti di riflessione che questo apre... A patto che NON inneschi "Zuffe".

 ;)

Onorario Presidente, Sten, adoro la levità con la quale correggi le scorregge...ehm...le storture del mondo...

Non lo facciamo più...anzi, ci proviamo... :-[

                                                                                                                                                     :-* :-* :-* Evi
Titolo: Re: Risvegli notturni
Inserito da: DepeJo - Agosto 19, 2008, 09:08:19 Mar
Bello e stimolante comunque lo scambio di opinioni e gli spunti di riflessione che questo apre... A patto che NON inneschi "Zuffe".

Perché? Sono così divertenti le zuffe (flames) telematiche!!  ;D